Cartoline da... SPA
Ferrari seconda forza Sprint
Chi sta vincendo il campionato Sprint? Nessuna sorpresa, in testa ci sono Max Verstappen e la Red Bull. In Belgio si è disputato il terzo dei sei Gran Premi col formato Sprint in calendario in questa stagione, dopo quelli corsi in Azerbaigian e in Austria. Così come avvenuto finora la domenica, anche il sabato la Red Bull è imbattuta con tre successi, due grazie a Verstappen e uno, a Baku, con Perez. Max guida la classifica Piloti con 22 punti, sette in più del suo compagno di squadra. Al terzo posto, con gli stessi punti del messicano, c'è Carlos Sainz, l'unico insieme al campione del mondo in carica ad essere riuscito a piazzarsi in tutte e tre le gare in zona punti. Al quarto posto c'è l'altro ferrarista, Charles Leclerc, a conferma di come la. Scuderia sia la seconda forza del sabato grazie ai 26 punti conquistati in totale: è vero che sono undici in meno della Red Bull ma sono comunque il doppio della terza classificata, la Aston Martin, che ne ha raccolti 13.
I piloti che hanno raccolto punti nella Sprint sono stati in totale 13, in rappresentanza di sette squadre: Williams, AlphaTauri e Alfa Romeo sono rimaste a secco. Restano ancora tre sabati Sprint – ad Austin, Losail e Interlagos – per confermare o rivoluzionare la classifica: chissà se la Red Bull vorrà provare a inseguire il filotto completo oltre a quello dei successi della domenica…
Piastri sull'altalena delle emozioni
Nella sua stagione da rookie Oscar Piastri aveva già offerto sprazzi del suo straordinario talento – è arrivato in Formula 1 sull'onda di tre campionati vinti consecutivamente dal 2019 al 2021 (Formula Renault Eurocup, Formula 3 e Formula 2) e da un anno da riserva con l'Alpine – e a Spa ha vissuto un weekend ricco di emozioni. Fantastiche il sabato, quando è arrivato a pochi millesimi dalla pole position nella Sprint Shootout – gliene sono mancati 14 per superare Max Verstappen – e ha conquistato il podio virtuale (non c'è una vera cerimonia su tre gradini per la Sprint) nel pomeriggio, gestendo magistralmente le gomme intermedie su un asfalto che era ormai praticamente asciutto, perlomeno nella traiettoria ideale. Di tutt'altro tenore le emozioni domenicali, concentrate nei pochi secondi che hanno separato lo spegnimento dei semafori dalla collisione con Carlos Sainz al tornante della Source che ha messo KO entrambi i piloti. Errore da rookie, come ha detto lo spagnolo, oppure uno di quegli episodi che alla partenza possono sempre accadere? Propendiamo per la seconda opzione, anche se l'australiano magari un filo di prudenza in più la poteva avere.
Una bella reazione
È stato un fine settimana molto particolare per l'Alpine, sin dall'inizio. L'annuncio della rimozione di Ottmar Szafnauer dal ruolo di Team Principal e di Alan Permane (34 anni di militanza nel team di Enstone attraverso innumerevoli denominazioni) da quello di direttore sportivo è stato un vero e proprio terremoto, le cui conseguenze - nel bene o nel male – si vedranno a lungo termine. Sarebbe stato comprensibile che la squadra e i piloti in pista, esposti ad un'attenzione mediatica fuori dal comune, avessero perso la bussola, invece, tutti hanno reagito con grande professionalità e impegno e i risultati si sono visti. Pierre Gasly ha conquistato un inaspettato terzo posto nella Sprint mentre Esteban Ocon ha concluso il Gran Premio in ottava posizione, rendendosi protagonista di alcuni bei sorpassi. Dieci i punti accumulati, mettendo fine ad un digiuno di due weekend, per il secondo miglior bottino dopo i 21 conquistati a Monte Carlo. La McLaren sembra ormai scappata via nella lotta per il quinto posto e non sarà facile mantenere alta la motivazione nella seconda parte del campionato ma da qualche parte si deve ripartire: la reazione di Spa è un buon inizio.
Compleanno in tono minore
A Fernando Alonso non piace festeggiare il suo compleanno, tantomeno sotto i riflettori della Formula 1. Peraltro, il 29 luglio quasi sempre ha coinciso con un weekend di gara e sono sempre stati inevitabili i festeggiamenti e le domande sui regali che il pilota spagnolo avrebbe desiderato ricevere: famosa, soprattutto per i ferraristi, la risposta del 2013, quando Fernando disse che avrebbe desiderato una vettura blu, con un sottinteso ma lampante riferimento alla Red Bull di Vettel, allora dominante. Dieci anni dopo la situazione è la stessa, con una Red Bull che domina la scena, stavolta con Verstappen, ma Fernando è diventato più riflessivo con l'età. Lo spagnolo non è riuscito a festeggiare nella maniera ideale in pista, visto che per un suo errore è finito contro le barriere nella Sprint ma si è almeno in parte rifatto il giorno successivo, chiudendo al quinto posto la gara “lunga”, eguagliando così il miglior piazzamento dell'Aston Martin nelle ultime quattro gare. Dieci punti non saranno un granché per un team e un pilota che avevano iniziato la stagione con un passo ben diverso ma almeno sono serviti a rintuzzare la rimonta della Ferrari nella classifica Costruttori: il margine di vantaggio del team di Silverstone è sceso a cinque lunghezze, il più basso dall'inizio del campionato.
Verstappen campione …. nel 2010 e nel 2012
Chissà come avrà valutato Max Verstappen il fatto che a Spa non sia riuscito a fare il pieno di punti a causa dello sgarbo di Lewis Hamilton, che si è permesso di rubargli all'ultimo giro il punto addizionale per la miglior prestazione cronometrica in gara: si sarà scrollato di dosso il fastidio oppure avrà rimbrottato per l'ennesima volta il suo ingegnere di pista Gianpiero Lambiase in quello che sta diventando il siparietto più divertente delle conversazioni radio 2023? Quello che è certo è che in Belgio la fame di successi di Max non è sembrata certo in via di esaurimento: pole position il venerdì, pole e vittoria nel sabato Sprint, vittoria nel Gran Premio di domenica, per un totale di 33 punti. Nei primi dodici appuntamenti del 2023 Max ha accumulato 314 punti (26,16 di media): gli sarebbero bastati per laurearsi campione del mondo sia nel 2010 che nel 2012! Di questo passo, l'olandese potrebbe agevolmente migliorare il record di punti in una stagione (454), peraltro da lui stesso stabilito lo scorso anno. Di solito i piloti dicono di non essere interessati ai record ma poi quando li conquistano amano farselo riconoscere: e Max non fa eccezione…