Cartoline da... Monza
Quando la passione fa spettacolo
Se c'è una pista dove la passione si respira in ogni angolo e in ogni minuto del weekend del Gran Premio questa è Monza. È vero, il colore dominante degli ultimi anni della Formula 1 è l'arancione esportato praticamente dovunque dai tifosi di Max Verstappen ma a Monza il rosso – quello Ferrari – diventa una marea inarrestabile, come testimonia l'immagine sopra al titolo. Ecco, lo spettacolo che si può ammirare dal podio durante la cerimonia di premiazione è qualcosa di straordinario, che non ha eguali in nessuna parte del mondo. Le emozioni che dà essere lassù, quasi sospesi nel vuoto, sono difficili da descrivere con le parole, soprattutto se lo fai vestito di rosso…
Le prime volte di Sainz
…e lo potrebbe sicuramente confermare Carlos Sainz, che sì su quel podio c'era già salito – secondo nel 2020 – ma quell'anno il pubblico purtroppo non c'era, tenuto lontano da Monza dalle misure contro il COVID-19 e lui, peraltro, indossava ancora la tuta color papaya. Stavolta è stato ben diverso il sapore del terzo posto, sia perché è il primo della stagione per il pilota spagnolo, sia perché è arrivato al termine di un weekend in cui Carlos ha dato veramente fondo ad ogni energia, ad ogni stilla di sudore e di determinazione. Sabato è riuscito ad ottenere una fantastica pole position, superando per appena 13 millesimi di secondo Max Verstappen e per 67 il compagno di squadra Charles Leclerc. Domenica Sainz ha lottato praticamente per tutti i 51 giri della corsa contro avversari che si facevano sempre più minacciosi negli specchietti. I duelli contro Verstappen e poi Perez li ha persi perché in questo 2023 la Ferrari non ha la competitività necessaria per lottare per la vittoria contro la Red Bull. Nell'ultimo, quello con Leclerc, è riuscito a prevalere nonostante fosse ormai in crisi con le gomme: siamo certi che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non perdersi quella vista dal podio, dove è potuto salire per la prima volta indossando gli stessi colori delle migliaia di tifosi che lo applaudivano là sotto.
Un Tifone per Max
Avrà provato un brivido anche Verstappen lassù sul podio perché il ragazzo – non dimentichiamoci che deve ancora compiere 26 anni – non è poi così refrattario alle emozioni come talvolta vuol far pensare di sé. Del resto, a questa decima vittoria consecutiva, primato assoluto stabilito in solitaria dopo aver eguagliato a Zandvoort quello di Sebastian Vettel, ci teneva davvero, al punto di prendersi pure qualche rischio nel duello con Sainz che ha caratterizzato i primi 15 giri della corsa. Una volta sbarazzatosi dello spagnolo, Max ha accumulato un margine di sicurezza ma non si è lasciato trascinare dalla bulimia di punti come spesso gli è accaduto quest'anno: ad esempio, non si è messo a cercare di ottenere il giro più veloce della corsa nelle fasi finali, consapevole che una piccola sbavatura - su una pista che appare facile sulla carta ma non lo è affatto nella pratica – gli sarebbe potuta costare caro. L'importante era portarsi a casa il Tifone – questo il nome dell'oggetto d'arte realizzato da Ruth Beraha come trofeo del Pirelli Gran Premio d'Italia 2023 –, di cui la Red Bull ha fatto il pieno anche grazie al secondo posto di Sergio Perez. Come ha detto Christian Horner nel giro di rientro dei piloti, “i tori hanno battutto i cavallini rampanti”.
Aston Martin giù dal podio
Se la lotta per i titoli iridati è conclusa da tempo o, per meglio dire, non è mai iniziata, quella per i posti sul podio alle spalle di Max Verstappen e della Red Bull, rispettivamente nella classifica Piloti e in quella Costruttori, si fa sempre più accesa. A Monza ha fatto un passo indietro l'Aston Martin, che è stata scavalcata dalla Ferrari al terzo posto ed è scesa fuori dai primi tre per la prima volta nella stagione. Del resto, è difficile per la squadra di Silverstone tenere il passo quando soltanto un pilota, Fernando Alonso, riesce sempre portare a casa dei punti iridati, anche nelle gare dove la sua vettura non è certamente competitiva ai massimi livelli. Monza è stato un Gran Premio difficile per i “verdi” ma Fernando è riuscito a strappare un nono posto che gli permette di proseguire nella striscia di piazzamenti a punti in un Gran Premio: soltanto lui, Hamilton e, ovviamente, Verstappen non hanno alcuno zero nella classifica. Lo spagnolo continua a mantenere il terzo posto nel campionato Piloti ma il margine di vantaggio su Hamilton, suo reale avversario per questo traguardo, si è ridotto a sei lunghezze mentre davanti a lui Sergio Perez sta scappando via (+49), portandosi con sé il sogno di fregiarsi ancora una volta del titolo – platonico ma pur sempre significativo – di vicecampione del mondo.
Una Bottas di vita
Era un po' di tempo che l'Alfa Romeo non riusciva a piazzarsi in zona punti – l'ultima volta era successo in Canada, quando Bottas si piazzò al decimo posto. Da allora, un'estate a secco per la squadra di Hinwil, che sta vivendo una fase di transizione verso la trasformazione in team ufficiale dell'Audi, che si completerà col debutto nel 2026. Oggi la squadra è ancora iscritta al campionato come Alfa Romeo, tanto che a Monza, ancora una volta, ha corso con una livrea speciale ispirata al Tricolore di un marchio la cui sede storica dista pochi chilometri dall'Autodromo di Monza. E proprio nella gara che può quindi essere definita di casa per il team, Valtteri Bottas è tornato a piazzarsi fra i primi dieci, portando a casa un punticino che, perlomeno, smuove la classifica e avvicina l'Alfa alla Haas, ora distante una sola lunghezza. Davanti ai due team clienti della Ferrari in termini di power unit, rispettivamente all'ottavo e al nono posto della classifica Costruttori, sta però prendendo il largo la Williams, che anche a Monza ha ben impressionato, riuscendo a portare Alex Albon al settimo posto: la squadra inglese ha ora 21 punti all'attivo e si candida a quel settimo posto che resta l'obiettivo realistico di queste tre squadre fino al termine della stagione.