Cartoline da... Budapest | Pirelli

Cartoline da... Budapest

 

Chi sale e chi scende

Tempo di bilanci di metà stagione per la Formula 1, che in Ungheria è arrivata al termine del girone d'andata, visto che sono state disputate undici delle 22 gare rimaste in calendario dopo la cancellazione di Imola. Vediamo quindi chi si è migliorato di più e chi ha fatto più passi indietro rispetto al 2022 nelle classifiche iridate.

Fra i piloti, chi sorride di più dal punto di vista della quantità è sicuramente Fernando Alonso, che ha guadagnato 110 punti (da 29 a 139) ma qualitativamente valgono di più i 73 punti in più accumulati da Max Verstappen, primo in classifica oggi come allora. Chi invece vorrebbe tornare indietro di dodici mesi è Charles Leclerc, che ha visto più che dimezzato il suo bottino di punti, sceso da 170 a 80. Non hanno di che esser contenti nemmeno il suo compagno di squadra, Carlos Sainz, che ha raccolto 46 punti in meno (87 rispetto a 133), e Valtteri Bottas che nel suo secondo anno all'Alfa Romeo è passato da 46 a 5 punti all'attivo.

Fra le squadre, straordinario il balzo dell'Aston Martin, che dal nono posto con i miseri 18 punti del 2022 è balzata al terzo gradino del podio, con un progresso di 166 punti. Il secondo posto in termini di crescita lo porta a casa la Red Bull, che ha raccolto 93 punti in più dell'anno scorso, mentre profondissimo è il rosso – non solo cromaticamente – della Ferrari, che ha perso ben 136 punti (da 303 a 167). Sostanzialmente invariata è la McLaren (da 87 a 81) ma va considerato che 70 dei punti messi insieme quest'anno sono arrivati nelle ultime tre gare! Da notare come le ultime tre squadre della classifica 2023 – Haas, Alfa Romeo e AlphaTauri – hanno soltanto 22 punti mentre un anno fa ne avevano messi insieme 112. 

Record su record

Non passa Gran Premio che non si debba celebrare un record della Red Bull e/o di Max Verstappen. Stavolta è la squadra anglo-austriaca a stabilire un nuovo primato, visto che il successo del pilota olandese all'Hungaroring le ha permesso di staccare la McLaren nella classifica delle vittorie consecutive, arrivate a dodici. Da Abu Dhabi 2022 all'Ungheria l'inno austriaco ha suonato ininterrottamente nella cerimonia del podio ed è davvero difficile che la serie possa interrompersi questo fine settimana a Spa, basti pensare che l'anno scorso Verstappen trionfò partendo dalla quattordicesima posizione sulla griglia di partenza. È vero che sui saliscendi delle Ardenne le sorprese sono sempre in agguato ma bisogna essere razionali. 

Tre millesimi per un sogno

Chi a Budapest ha cullato nel suo intimo almeno per una notte il sogno di interrompere il dominio della Red Bull e di Verstappen è stato Lewis Hamilton, soprattutto dopo la straordinaria impresa nelle qualifiche, quando ha strappato all'olandese la pole position per soli tre millesimi di secondo. È stata una vera impresa quella di Sir Lewis, frutto dell'orgoglio di un pilota e di una squadra che fa una fatica tremenda ad accettare la nuova era di dominio dell'accoppiata Verstappen-Red Bull. Hamilton ha interrotto un digiuno che durava da 33 Gran Premi – l'ultima pole risaliva a quello dell'Arabia Saudita del 2021 – ed è diventato il pilota che ha ottenuto più partenze al palo nello stesso Gran Premio (9), un primato che prima condivideva con Senna (8 a Imola), Schumacher (8 in Giappone) e lui stesso (8 in Australia). 

Peccato che il sogno del pilota della Mercedes sia svanito poche centinaia di metri dalla linea di partenza della gara, quando è stato bruciato al via non soltanto da Verstappen che gli partiva a fianco ma anche dalle due McLaren dei giovani rampanti Norris e Piastri. La vittoria sarebbe stata probabilmente un'utopia ma Hamilton avrebbe certamente voluto rendere la vita un pochino più difficile al suo acerrimo rivale olandese….

Chi rompe paga ma i cocci …. non sono suoi!

Si soul dire che chi rompe paga ma almeno si tiene i pezzi dell'oggetto che ha rotto. La massima non si applicherà però a Lando Norris che sul podio dell'Hungaroring ha pensato bene di rompere il trofeo di porcellana (valore stimato 40mila Euro) destinato a Max Verstappen mentre apriva la sua bottiglia di bollicine Ferrari. Già a Silverstone Norris aveva fatto cadere la coppa del vincitore compiendo la stessa operazione ma il trofeo del BRDC (British Racing Drivers Club) si era dimostrato più resistente di quello ungherese! È vero che Verstappen di trofei sta facendo incetta ma siamo sicuri che – nonostante le apparenze – lo vorrà mettere nella sua bacheca personale: infatti, non ha mica lasciato lì i cocci ma se li è messi sottobraccio e se li è portati via! La prossima volta che si troverà con Norris sul podio magari starà più attento a non farlo avvicinare al suo trofeo…

Un doppio zero che fa male

Non è certamente un luglio da ricordare per la Alpine, che nelle tre gare disputate in questo mese ha raccolto appena tre punti, tutti in Austria e due grazie alla gara Sprint. L'unico punto domenicale è arrivato col decimo posto di Gasly a Spielberg ma da allora sono arrivati due zeri, prima a Silverstone e poi a Budapest. Tanta la sfortuna per i due piloti francesi nella gara di domenica scorsa, vittime incolpevoli della carambola innescata da Zhou e costretti al ritiro praticamente subito: soltanto tre i giri portati a termine, uno da Gasly e due da Ocon. Ora non resta che sperare che a Spa la Alpine riesca ad avere un fine settimana normale per cercare di recuperare il terreno perduto nella lotta con la McLaren per il quinto posto: a Spielberg il confronto vedeva la squadra francese in vantaggio 47 a 29, ora gli inglesi conducono 87 a 47…