Antonelli, primati di gioventù | Pirelli

Antonelli, primati di gioventù

 

È stata una domenica speciale per Andrea Kimi Antonelli. Non tanto per il sesto posto nella classifica del Gran Premio del Giappone – meglio aveva fatto, col quarto posto, al debutto di Melbourne – quanto per aver ottenuto tre primati che sembravano essere difficilmente battibili. I nove giri percorsi in testa – dal ventiduesimo, quando si sono fermati contemporaneamente Verstappen e Norris, al trentunesimo quando è stato l'italiano ad effettuare la sua unica sosta ai box per cambiare gomme – lo hanno fatto diventare il pilota più giovane ad aver mai condotto un Gran Premio nella storia della Formula 1.

 

Kimi ha tolto il record proprio all'olandese, che lo aveva ottenuto nel Gran Premio di Spagna del 2016, quando aveva 18 anni, sette mesi e quindici giorni. Kimi è riuscito a migliorare il record del quattro volte campione del mondo per soli tre giorni ma non avrà più la chance di toglierli un primato ben più importante, vale a dire quello del più giovane vincitore di un Gran Premio.

Quel giorno a Barcellona, Max vinse la gara, approfittando dell'incredibile scontro nel primo giro fra i piloti Mercedes, Lewis Hamilton e Nico Rosberg e strappando così il record a Sebastian Vettel, che aveva vinto a Monza nel 2008 quando aveva 21 anni, due mesi e undici giorni. In Bahrain, domenica prossima, sarà troppo tardi per Kimi: anche se dovesse conquistare il successo sarebbe di quattro giorni più vecchio – fa sorridere dirlo di un diciottenne – di quanto non lo fosse Max in Spagna. 


Peraltro, la grande speranza dell'automobilismo italiano ha stabilito oggi altri due primati, legati l'uno all'altro. Il tempo stabilito percorrendo il cinquantesimo giro, non gli ha consentito solamente di conquistare per la prima volta il primato – da quest'anno tornato platonico – del giro più veloce in gara ma anche di diventare il pilota più giovane ad ottenere un simile risultato in 75 anni di storia del campionato del mondo. E chi era il pilota che deteneva fino a stamattina questo record? Ancora Verstappen, che lo aveva conquistato in occasione del Gran Premio del Brasile 2016, quando aveva compiuto 19 anni da un mese e 14 giorni. 

Tanto per rimanere in tema di primati, il tempo di 1'30”965 è inoltre il più veloce mai fatto registrare in gara a Suzuka, migliorando di 18 millesimi il tempo stabilito da Lewis Hamilton nel 2019. Era dal Gran Premio del Bahrain del 2009 – Jarno Trulli con la Toyota - che un italiano non era il più veloce sul giro in una gara: qualcosa si muove per il Tricolore in Formula 1…