Una scossa al mercato
Ci vuole un motore elettrico per spingere il mercato della bicicletta fino in cima a una salita che appare decisamente faticosa. I dati di vendita del 2016 confermano una tendenza diffusa in tutta Europa: mentre calano le vendite delle bici tradizionali, crescono quelle delle e-bike. Stando ai dati Eurostat, l'import delle prime è calato di oltre il 10%, toccando quello che con ogni probabilità è il dato più basso di sempre, a quota 6,7 milioni di bici. Di contro, quelle elettriche da 250W – 25 km/h che arrivano dall'estero sono aumentate del 63,64% rispetto al 2015, superando il milione (1.187.835 unità), con la Cina a dominare il mercato con una quota dell'80% sul totale delle importazioni.
Si tratta di una tendenza riscontrabile anche nei singoli Stati europei, seppur con numeri e dati diversi a seconda dei casi. In Olanda, per esempio, il numero di e-bike vendute è rimasto sostanzialmente identico a quello del 2015, una piccola battuta d'arresto dopo anni di crescita. Ma le 270 mila unità del 2016 arrivano in un contesto generale del mercato tutt'altro che positivo. Il volume totale delle bici vendute nel 2016 nei Paesi Bassi, infatti, è sceso del 5,7%, toccando quota 928 mila, il dato più basso dal 1987. E se è stato possibile avvicinarsi al miliardo di euro di giro d'affari (+4,2%) è solo grazie alla strenua resistenza del settore e-bike, che ha guadagnato un altro punto percentuale nella sua quota di mercato (passando dal 28 al 29%) diventando la seconda categoria per vendite alle spalle di city e touring bike e portando il prezzo medio sui canali di distribuzione sopra i 1.000 euro per la prima volta (1.010 euro). Secondo Wouter Jager, presidente del settore bici della RAI (l'associazione di imprese che producono bici e automobili), “non è detto che il 29% di quota di mercato raggiunto quest'anno sia il limite massimo per le e-bike, pensiamo ci sia ancora un potenziale di crescita nella categoria”, evidenziando come le aziende produttrici presenti sul mercato al momento siano più di 90.
Situazione analoga in Germania, dove il dato complessivo del settore ha subito un calo del 6,9% rispetto al 2015, scendendo a 4,05 milioni di unità, mentre quelli relativi alle bici elettriche hanno visto una crescita a due cifre, tanto per le vendite quanto per le esportazioni, garantendo un incremento del prezzo medio e del giro d'affari (salito da 2,42 a 2,6 miliardi). Nel 2016 sono state 605 mila le nuove e-bike a entrare nel mercato tedesco, con un incremento del 13% rispetto all'anno precedente, con un prezzo medio al dettaglio cresciuto del 15%, a quota 643 euro. La quota di mercato delle bici elettriche è aumentata fino al 15% e la ZIV (l'associazione dell'industria ciclistica) si aspetta che la cifra possa crescere ancora nei prossimi anni, arrivando al 18-20% nel medio periodo e addirittura fino al 30% nel lungo periodo. Dato estremamente positivo anche per le e-bike prodotte in Germania e vendute all'estero, con 233 mila unità che si traducono in un +66%.
In Francia è stato invece tutto il mercato a crescere per il terzo anno consecutivo, con un volume di vendite complessivo aumentato dell'1,3% (oltre 3 milioni di unità per la prima volta dal 2012) e un giro d'affari salito al 6,4% (1.023 miliardi). Ancora più sensibile la crescita del settore dell'e-bike, salito a 134 mila unità con un incremento del 31,4% sull'anno precedente. A fare da traino i modelli urban e trekking, ma anche le e-MTB sono in costante ascesa (+72% e già 15.300 esemplari venduti sul mercato). Secondo quanto affermato da Jérôme Valentin, ceo di Cycleurope France e co-presidente della Union Sport & Cycle federation, sono 14 milioni le persone che negli ultimi 12 mesi sono salite su una bicicletta in Francia.
La dinamica francese, che aveva visto una partenza lenta del settore per poi registrare una netta impennata negli ultimi anni, fa ben sperare anche per un mercato come quello del Regno Unito, che pur registrando ancora cifre relativamente basse (50 mila unità vendute in più sull'anno, con la grande incognita di una sensibile crescita dei prezzi causa Brexit) mostra comunque segnali di crescita.
La situazione italiana ricalca le tendenze europee: dato complessivo in calo del 2,6%, e-bike a +120% con 124.400 unità vendute nel 2016 e 108.800 importate dall'estero (+148,9% sull'anno precedente). Pur con valori assoluti ancora piccoli, è incoraggiante anche il dato di crescita delle esportazioni (+135,3% da 3.400 a 8.000 unità con le e-MTB a farla da padrone grazie a una fetta del 50% sul totale delle vendite). Vero e proprio boom quello degli Usa: nei primi sei mesi del 2017 il giro d'affari del settore statunitense è raddoppiato passando da 16,7 a 31,8 miliardi di dollari, stesso trend registrato dal numero di unità vendute, da 8.213 a 15.930.
Le potenzialità di un settore in costante e sensibile espansione hanno portato le aziende a investire in questo segmento. Non è un caso che Pirelli abbia presentato alla fiera tedesca Eurobike 2017 la sua nuova gomma Cycl-e, concepita specificamente per le bici a pedalata assistita e figlia dell'esperienza dell'azienda tra le moto. Uno pneumatico che garantisce un'elevata aderenza anche sul bagnato e una maggiore resistenza alle forature che rendono ancora più sicura e confortevole l'esperienza con l'e-bike.