Il Tour de France: la celebrazione delle 110 edizioni
A proposito del Tour
23 giorni e 21 tappe dopo, si è conclusa la 110esima edizione del Tour de France. Il percorso di 3404 chilometri è iniziato in Spagna e si è concluso a Parigi, e ancora una volta, il Tour de France si è rivelato un evento iconico sin dal suo concepimento nel 1903.
La "Grande Boucle" è il più antico dei tre Grand Tour ed è spesso considerato il più prestigioso. Anno dopo anno, questa competizione ha unito i francesi e il resto del mondo e in particolare dopo la seconda guerra mondiale, il Tour è diventato il simbolo per eccellenza della Francia, mostrando l'unione di una nazione determinata a superare i tempi cupi degli anni precedenti.
Il Tour tutt'oggi ha infatti la missione di ispirare le persone a rendere il ciclismo parte della loro vita quotidiana.
Edizione 2023
Gli organizzatori del Tour quest'anno hanno realizzato uno dei percorsi più impegnativi degli ultimi decenni mantenendo il consueto modello di 21 tappe, con un mix di percorsi pianeggianti, collinari, montuosi e rendendolo così davvero unico.
Questa edizione ha avuto una vasta gamma di distanze e nel corso delle settimane abbiamo assistito ad una competizione imprevedibile che ha messo a dura prova i Pro e i loro team.
Il re della montagna Giulio Ciccone
Vincere la maglia a pois non è mai facile. Ci vuole un'enorme quantità di grinta, determinazione, e lavoro di squadra.
L'atleta che ottiene più punti in cima alle salite presenti durante il percorso infatti guadagna il titolo di Re della Montagna (KOM) diventando il miglior scalatore del Grand Tour. Quest'anno sia Vingegaard che Pogačar sembravano essere in cima alla lista dei papabili vincitori tuttavia molti altri hanno scommesso sul corridore italiano della Lidl-Trek Giulio Ciccone. Scalatore collaudato e vincitore del titolo di Re della Montagna al Giro d'Italia del 2019, Ciccone ha dimostrato di avere le carte in regola per conquistare quest'impresa impegnativa.
Il ciclista della LIDL-Trek infatti è noto per i suoi attacchi grintosi e incisivi e grazie a questa sua caratteristica è riuscito a conquistare la maglia a pois nella tappa del Monte Bianco e indossandola poi per la prima volta durante la cronometro di Combloux. Da quel momento il capitano della Lidl-Trek ha sempre guadagnato punti rispetto ai rivali più temuti come Vingegaard e Pogačar riuscendo anche a battere durante la crono l'atleta della Jumbo-Visma. In questa tappa ha poi conquistato i primi 4 GPM di giornata e con 23 punti di vantaggio su Gall, ha ufficializzato il primato nella classifica scalatori divenendo così il primo successo italiano per questa maglia dal 1992.