Pirelli diventa Global Tyre Partner dell'Inter
Oltre 25 anni di matrimonio sono nozze di argento. Quello tra Pirelli e Inter è un amore fuori dal comune, eccezionale, sia nella durata temporale sia nella filosofia.
Pirelli è entrata ufficialmente nella storia nerazzurra il 14 giugno 1995, con la firma della prima sponsorizzazione. Oggi un nuovo contratto fa cambiare veste a Pirelli che lascia la maglia e diventa Global Tyre Partner fino alla stagione 2023/2024.
Sempre insieme
La vittoria del 19° scudetto è l'occasione giusta per celebrare una delle partnership più durature del calcio contemporaneo, baluardo di uno sport in un momento di forte evoluzione. L'Inter è il club milanese che ha come simbolo il Biscione visconteo e quello della città e Pirelli è un'azienda storica, nata proprio a Milano nel 1872.
Da quando Pirelli è diventata lo sponsor dell'Inter, in campo si son viste maglie di diversi colori,con le strisce larghe o strette, orizzontali o sottilissime, anche irregolari. L'unica cosa che non è mai cambiata, qualsiasi sia stato l'anno, qualsiasi sia stato lo stile, è il logo Pirelli.
Oggi il gruppo della Bicocca ha scelto di diventare Global Tyre Partner, fornitore esclusivo di pneumatici della squadra, per rimanere sempre al fianco della società, dei calciatori e dei tifosi.
I successi e i campioni
Negli anni, sono stati molti i traguardi raggiunti insieme e il più importante è stato il Triplete nella stagione 2009-10: nessuna squadra in Italia aveva mai vinto lo Scudetto, la Coppa Italia e la Champions League nella stessa stagione sportiva.
In un quarto di secolo Inter e Pirelli hanno vinto sei Scudetti (cinque consecutivi, dal 2006 al 2011, più quello appena vinto), quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane. E poi la già citata Champions League, la Coppa Uefa e la Coppa del Mondo per club.
Sono stati molti i campioni che in questi 25 anni hanno onorato la maglia, da Ronaldo a Milito, da Zanetti a Lukaku, da Baggio a Vieri, solo per citarne alcuni. Come in panchina si sono alternati grandi allenatori, tra cui Roberto Mancini, l'attuale selezionatore della Nazionale Azzurra, Josè Mourinho che ha guidato il team nel Triplete e Antonio Conte.
Insieme sulla vetta del mondo
E' stato un cambiamento continuo, senza sosta, di uomini e situazione, ma il logo Pirelli è rimasto sempre lì, assoluto e immobile, quasi fosse la riproduzione estetica del sentimento più stupefacente che il tifo alimenta: la fedeltà, la durata nel tempo dell'oggetto del desiderio. Ogni squadra di calcio lega una parte della propria estetica a uno sponsor, alcuni dei quali restano impressi a lungo.
Eppure nessuna squadra italiana ha sovrapposto così a lungo i propri segni a quelli di un marchio come ha fatto l'Inter con Pirelli.. Una forma di sincretismo simbolico che ha toccato l'apice quando Pirelli ingaggiò Ronaldo nello spot del 1998, rendendo il giocatore interista più venerato del momento (e forse di sempre) un testimone del marchio. Stagliandosi su Rio de Janeiro come il Cristo Redentore, ovviamente con la suola del piede rivestita da un battistrada, il Fenomeno brasiliano è entrato nella storia della pubblicità, insieme al claim “La potenza è nulla senza controllo”. E ci resterà, per sempre.