Le vittorie più insolite nel motorsport
Arrivo in volata
Lo scorso anno il pilota Audi Laurens Vanthoor è entrato nella storia diventando il primo a vincere gara e Titolo sul tetto, dopo un terribile incidente nella FIA GT World Cup di Macao. Ed è stata quasi certamente anche la prima gara vinta da Pirelli in cui i pneumatici non fossero a contatto con il terreno. L'incidente ha causato le bandiere rosse, per cui Vanthoor è stato dichiarato vincitore, essendo stato l'ultimo a effettuare un giro completo. Ma prima di allora ci furono diverse altre vittorie insolite, quindi Vanthoor, che di recente ha firmato per Mercedes, è in buona compagnia.
Vittorio Brambilla: Gran Premio d'Austria 1975
L'unica vittoria di Brambilla in un gran premio arrivò sotto il diluvio del Gran Premio d'Austria 1975, una carneficina. Brambilla, al volante di una March, passò il leader della gara James Hunt – il cui motore girava con soli 7 cilindri – mentre la pioggia diventava più fitta. Nel giro 29 dei 54 previsti, gli organizzatori fermarono la gara. Con perfetto tempismo, Brambilla finì in testacoda passando sotto la bandiera e tagliò il traguardo di traverso prima di andare contro le barriere.
Michael Schumacher: Gran Premio di Gran Bretagna 1998
In uno degli incidenti più controversi della Formula 1®, a Michael Schumacher fu inflitto uno stop and gop in prossimità dell'arrivo per aver superato con le bandiere gialle molto prima nel corso della gara. Secondo le regole doveva scontare la penalità entro tre giri dalla notifica e la Ferrari lo fece. In modo ingegnoso, lo fecero rientrare nell'ultimissimo giro – per cui tagliò la linea del traguardo (nella pit lane) e vinse la gara.
Jochen Rindt, Campionato del Mondo di Formula 1® 1970
Jochen Rindt vinse il Campionato del Mondo di Formula 1® 1970 postumo: unico pilota nella storia. Fino a Monza l'austriaco era al comando del campionato con un ampio margine: a quattro gare dalla fine della stagione. Ma nelle prove ebbe un incidente fatale alla Parabolica. Il suo vantaggio era tale che nessuno dei suoi rivali riuscì a raggiungerlo e Rindt concluse la stagione con 5 punti su Jacky Ickx nella classifica finale.
Sebastien Loeb, World Rally Championship 2006
Dominò la stagione 2006 del Word Rally Championship, poi Loeb si fratturò il braccio in un incidente in mountain bike (più tardi ammise che si trattava di una moto) e dovette saltare gli ultimi quattro rally. Il pilota della Ford Marcus Gronholm non riuscì a recuperare i punti necessari per vincere, così il campionato alla fine andò a Loeb – per un solo punto – mentre stava seduto a casa sul divano, guardando in TV il Rally d'Australia decisivo per il Titolo.
Juan Manuel Fangio, Gran Premio d'Italia 1956
Fangio vinse il campionato del mondo arrivando secondo nel Gran Premio d'Italia, usando una macchina diversa da quella con cui aveva iniziato la gara. Il leggendario argentino stava per vincere il quarto Titolo in Italia, ma danneggiò lo sterzo della sua Ferrari. Il suo compagno di squadra Peter Collins – anche lui in lotta per il Titolo – rientrò ai box e cedette volontariamente la sua macchina a Fangio, che conquistò i punti necessari per diventare Campione.
Juha Kankkunen, World Rally Championship 1986
Il Finlandese Volante vinse l'ultimo Titolo dell'era del Gruppo B in un tribunale a Parigi: e non arrivò neppure in orario. L'udienza della FIA riguardava il Rally di Sanremo di inizio anno, in cui i commissari avevano deciso che le minigonne montate dal team Peugeot (per cui Kankkunen correva) erano in effetti delle appendici aerodinamiche illegali e quindi squalificarono l'intero team. La FIA poi ribaltò la decisione e cancellò tutti i risultati di Sanremo – per cui Kankkunen si ritrovò improvvisamente Campione.