Affermare che la mobilità, sia essa urbana, extraurbana, micro o macro, stia subendo un cambiamento rivoluzionario può apparire quasi scontato. Per definizione la mobilità è sempre in movimento, ma i cambiamenti che la stanno investendo sono profondi e radicali. A cambiare, infatti, è l'idea stessa del viaggio, del tragitto, della fruizione dei mezzi con cui ci spostiamo o dei servizi che chiediamo. Sta cambiando il modo di utilizzo della strada e il tempo passato su di essa.
Il settore automotive sta già costruendo il futuro progettandolo con veicoli elettrici, car sharing, guida autonoma, mobilità attiva e servizi per la sicurezza stradale. Ma, dopo la pandemia, questa rivoluzione ha subito un'ulteriore accelerazione per cercare di rispondere alle nuove esigenze emerse a livello di mobilità. Ad approfondire il tema è stato Stefano Porro, Future Mobility Manager Pirelli, in occasione dell'edizione 2020 del Salone della CSR e dell'Innovazione Sociale dove, insieme ad altri player del settore, ha trattato il tema del cambiamento della mobilità urbana e del ruolo che le aziende possono ricoprire in questo ambito.
Tra i temi emersi, la necessità, prima di tutto, di trovare nuove idee e soluzioni per le smart city del futuro, dove il futuro non è fra cinque o dieci anni ma domani. Perché gli spostamenti casa-lavoro si sono significativamente ridotti per effetto del Remote working e la fruizione del trasporto pubblico locale ha subito un sostanziale rallentamento con un conseguente aumento del ricorso al mezzo privato, dall'auto alla bici passando per il monopattino.
È proprio a questo scopo, ovvero proporre nuove idee pensando alla mobilità del futuro, che è nato a Milano, (la città in movimento per eccellenza, “che è sempre quella perché non è mai la stessa” come recita lo spot di YesMilano), un gruppo di Mobility Manager composto da rappresentanti di Istituzioni (l'Università di Milano-Bicocca e il Consiglio Nazionale delle Ricerche) e aziende dell'area Bicocca, fra cui Pirelli, che hanno proposto a Regione e Comuni di creare infrastrutture quali velo-stazioni, collegamenti ciclistici e pedonali, nuove ‘Zona 30, specialmente nel quartiere di Bicocca, e nuove strade e superstrade ciclabili tra cui la super-ciclabile Milano-Monza.
Misure pensate per vivere la cosiddetta “nuova normalità”, dove le infrastrutture urbane devono mutare per consentire la coesistenza di mezzi tradizionali e mezzi nuovi, come monopattini e biciclette elettriche. In questa fase di cambiamento le aziende hanno l'opportunità di mettere in campo nuove idee e soluzioni, ha ricordato Porro, come i servizi concreti e innovativi proposti da Pirelli per la micromobilità a supporto non solo delle nuove esigenze dei consumatori ma anche di una mobilità sempre più sostenibile. Ed è proprio con questo scopo che Pirelli valorizza l'uso della bici e della bici elettrica nei contesti dove tale mezzo si esprime al meglio, come negli spostamenti urbani o nel tempo libero.
A tale scopo, Pirelli ha lanciato il progetto CYCL-e around, il servizio di noleggio e-bike per hotel e per le aziende che vogliano mettere a disposizione di dipendenti e visitatori un mezzo pratico e sostenibile.
Durante la fase più acuta dell'emergenza sanitaria, Pirelli ha poi lanciato l'iniziativa RIDE SAFE che ha consentito ai dipendenti dell'Ospedale dei Bambini “Vittorio Buzzi” e dell'Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano di usufruire gratuitamente di una flotta di e-bike Pirelli CYCL-e around. Successivamente il programma è stato offerto anche ai dipendenti Pirelli e stanno nascendo collaborazioni con altre aziende del territorio milanese.
È solo un primo passo, forse, in un momento storico dove le tendenze in atto sono condivise da quartiere a quartiere, da città a città, e dove il ruolo delle aziende diventa sempre più cruciale per sensibilizzare oggi la mobilità di domani: sempre più pulita e sostenibile.