I benefici del verde in città sono moltissimi, a livello ambientale ma anche sociale e sanitario. Dall'abbassamento delle temperature alla creazione di aree di ritrovo, ecco perché nelle nostre città dovremmo avere più alberi, giardini e parchi.
L'estate 2022 è stata in molti Paesi europei e del mondo una delle più calde di sempre: il Regno Unito ha superato per la prima volta i 40 gradi, in Italia a luglio la temperatura è stata 2,26 gradi superiore rispetto alla media degli ultimi trent'anni, mentre gli Stati Uniti hanno vissuto le loro notti più calde degli ultimi 150 anni, da quando, cioè, vengono raccolti i dati. Le ondate di calore estremo, la siccità e gli incendi hanno ribadito un'altra volta che stiamo già vivendo gli effetti devastanti della crisi climatica, e soprattutto le aree urbane sono diventate invivibili in alcuni giorni. Per contrastare questa emergenza (destinata a peggiorare) occorrono interventi di mitigazione (abbassamento delle emissioni) e di adattamento a livello profondo e globale, ma intanto una grossa mano, soprattutto nelle città, può arrivare dal verde urbano, i cui benefici non sono solo ambientali e climatici, ma anche sociali, sanitari, psicologici.
I benefici ambientali del verde urbano
I risvolti positivi del verde urbano a livello climatico e ambientale sono quelli più noti ed evidenti. Nello studio The role of urban trees in reducing land surface temperatures in European cities uscito lo scorso anno su Nature communications, un team di scienziati ha misurato la temperatura della superficie terrestre (con dati satellitari ad alta definizione) di 293 città europee, per valutare il legame tra la presenza di alberi e la riduzione della temperatura. Bene, rispetto alle zone dove ci sono edifici e fabbriche, in quelle dove sono presenti gli alberi la temperatura in estate scende tra gli 0 e i 4 gradi nel sud dell'Europa e addirittura tra gli 8 e 12 gradi nell'Europa centrale.
Non va dimenticato poi che gli alberi sono straordinari catturatori di anidride carbonica, tra i principali gas a effetto serra responsabili della crisi climatica. Il verde urbano inteso come tetti verdi sugli edifici e le case private permette di migliorarne l'isolamento, consentendo un risparmio energetico tra il 10 e il 25 per cento a seconda della stagione. Gli alberi, inoltre, abbassano l'inquinamento acustico (riducendo il riflesso del suono nelle città).
I benefici socio-sanitari
Cecil Konijnendijk, il co-fondatore del Nature based solutions institute, ha ideato la formula 3-30-300, secondo cui ogni persona deve poter vedere almeno 3 alberi dalla sua casa, ci devono essere il 30 per cento di copertura arborea in ogni quartiere e 300 metri sono la distanza massima tra ogni abitazione e uno spazio di verde pubblico (una misura quest'ultima raccomandata anche dall'Organizzazione mondiale della Sanità).
Del resto, come ha detto l'Agenzia europea per l'ambiente, i parchi, le foreste urbane, i giardini, i viali e le rive alberate sostengono il benessere cittadino, mettendo a disposizione della gente spazi per rilassarsi, fare sport, socializzare. Gli spazi verdi devono aumentare nelle città e devono essere ben tenuti, perché solo in quel caso si possono trasformare in luoghi vivi, cruciali per una miglior vita cittadina.
Per citare un altro studio, Social benefits of urban green space, «i benefici sociali del verde urbano includono opportunità ricreazionali, divertimento, miglioramento del benessere psicologico e della salute fisica, aumento dei legami sociali e delle opportunità educative».