Parole d'ordine: leggerezza, digeribilità, gusto. Se valgono quotidianamente per un'alimentazione corretta, figuriamoci quando si deve affrontare un viaggio in auto dove si resta seduti a lungo rallentando quindi la digestione. E in qualche caso bisogna anche pensare a chi soffre di nausea o non sta troppo bene di suo.
Senza sottoporsi a diete particolari, qualche accortezza in più non guasta a partire dell'eliminazione delle cose pesanti per eccellenza: fritti, sughi troppo conditi, panini troppo farciti. Un'idea per alleggerire l'esodo estivo è il cibo da portare con sé: se ci si organizza bene, si può risparmiare tempo (nessuno ama le code nelle stazioni di servizio) e guadagnare in salute.
A colazione
Il giorno della partenza bisogna curare la colazione: niente brioche e caffè al bar, che fanno piacere ma non sono l'ideale. Meglio saziarsi in modo sano con del pane con la marmellata o il miele, oppure dei frollini secchi, o ancora un toast al prosciutto, il tutto accompagnato da un po' di frutta. Così si ingeriscono pochi zuccheri ma abbastanza sali minerali e vitamine per affrontare il caldo.
A chi soffre di nausea, si sconsiglia di bere prima di partire: meglio sorseggiare un po' d'acqua a bordo, ma non gonfiare lo stomaco con tè, caffè, cappuccini. Merendine, patatine, biscottini: tutto sfizioso, ma lasciate perdere. Le barrette energetiche: sì, vanno bene ma ne basta una.
Cosa portare in viaggio
In primis, armarsi di termos e borse termiche – non tutte le auto hanno vani refrigerati - con una bella scorta di acqua (meglio liscia, così non gonfia) mentre sono da evitare le bevande zuccherate, peggio se gasate, che stuzzicano la voglia di dolce e inducono a mangiare di continuo.
Da bandire ovviamente le “teglie da spiaggia” che contengono parmigiana o lasagna, le fritture, i dolci. In viaggio bisogna privilegiare le insalate di stagione: riso, pollo, verdure è un mix ideale. Oppure una caprese con mozzarella e pomodori, o anche un'insalata di pasta, con magari del tonno o dell'altro pesce: l'importante è che sia condita con molte verdure. E poi una scorta di frutta. Perché nei viaggi lunghi in cui per la scarsa mobilità si accumula ritenzione idrica, è molto importante fare il pieno di acqua, potassio e sali minerali che arrivano appunto da frutta e verdura.
Viva le soste
Portarsi il cibo da casa non significa che non ci si debba mai fermare: anzi, una sosta sarebbe necessaria ogni due ore per sgranchire le gambe. E ormai su tante auto consigliano di mollare il volante: merito del rilevatore di stanchezza che fa apparire sul display una tazzina o simboli del genere.
La soluzione classica è un'area di servizio che in qualche caso allinea un'offerta ricca e articolata, basata sullo street food e le pizze d'autore, a cui è dura resistere. Liberissimi di cedere ma se la mettiamo dal punto di vista nutrizionale bisognerebbe limitarsi a un piatto di bresaola, un'insalata e una macedonia di frutta.
E già che ci siamo, riempite pure il cestino (di prosciutti al pepe come pani di ogni tipo) passando nell'immancabile negozio che porta all'uscita. Ma servirà per la dispensa e non per il viaggio. La soluzione per chi non ha fretta è invece uscire dall'autostrada e fermarsi in uno dei tanti locali nelle vicinanze del casello, spesso ‘portatori' di buone mangiate.
Evidente che se non si ha modo di riposare, chi riprende il volante non deve aver bevuto alcolici (nè esagerato con il cibo) e deve sentirsi in piena forma. Al di là delle regole è sempre questione di buon senso.