Nelle nostre case, gli elettrodomestici, i termostati e persino le lampadine possono parlare col nostro telefonino o col nostro computer. Le nostre automobili, e in particolar modo quelle a guida autonoma, dovrebbero essere presto in grado di circolare utilizzando avvisi generati dai sensori nei segnali stradali, semafori e negli altri veicoli.
Gli stessi pneumatici, sempre attraverso i sensori, possono mandare messaggi a chi guida e attraverso la rete mobile condividere informazioni con altri automobilisti. Anche i processi della produzione industriale vengono esaminati in linea con i flussi di dati provenienti dai macchinari connessi.
E' questa la portata della diffusione dei sensori, ossia i componenti essenziali dell'Internet of Things, che sta rivoluzionando le nostre vite. Secondo una ricerca svolta da Gartner alla fine del 2019, i dispositivi connessi nel mercato commerciale, industriale e automobilistico erano circa 4,8 miliardi. Entro la fine del 2020 la cifra sarà aumentata di circa 1 miliardo.
I sensori non sono altro che minuscoli dispositivi elettronici, dalle dimensioni di pochi millimetri, creati per rilevare cambiamenti nell'ambiente che li circonda e generare un segnale elettrico. Essi possono monitorare la temperatura, l'umidità, la luce, il movimento e molto altro ancora. Rilevano la rotazione del telefono cellulare da ritratto a paesaggio, ad esempio, e orientano nuovamente lo schermo di conseguenza.
Il loro potenziale è talmente ampio che gli esperti immaginano già le nuove opportunità che essi possono offrire per venirci in aiuto, e i possibili campi di utilizzo sono sorprendentemente numerosi:
Individuare incendi nelle foreste
Nel momento in cui viene scoperto un incendio in una foresta, il fuoco si è già diffuso causando danni notevoli. Nella Spagna settentrionale vengono sviluppati sensori in grado di rilevare tempestivamente un incendio in oltre 200 ettari di foresta. Sono in grado di rilevare temperatura, umidità e fumo e di trasmettere queste informazioni in modalità wireless ad un centro di monitoraggio e, al primo segnale di incendio, viene attivato il servizio di emergenza.
Aiutare gli arbitri di rugby
I tifosi di rugby si trovano spesso in disaccordo sui possibili in-avanti, che rappresentano un'infrazione delle regole del gioco. L'azienda Sportable dichiara che i suoi sensori nella palla da rugby possono comunicare all'arbitro il verificarsi o meno di queste infrazioni. La palla può anche raccogliere informazioni in grado di amplificare l'esperienza dei tifosi, come ad esempio il monitoraggio della velocità con cui un giocatore corre o l'identificazione del passaggio più lungo.
Comprendere il corpo umano
Presto l'Internet of Things sarà dentro di noi grazie a ricerche pionieristiche. Gli scienziati sono ora in procinto di iniziare ad esplorare le possibilità di sensori che possono essere deglutiti per analizzare i gas presenti nello stomaco. Essi potrebbero sostituire esami invasivi come colonscopie ed endoscopie, agevolando e velocizzando la diagnosi di patologie come ad esempio il tumore del colon. Presto alcuni tipi di compresse potrebbero contenere sensori per informare i medici sull'assunzione del farmaco da parte dei pazienti.
Ottenere il massimo dagli pneumatici sul circuito da gara
Le automobili da gara sono da tempo dotate di numerosi sensori che forniscono le informazioni dettagliate utilizzate poi dai team per la propria strategia di gara. Nel 2019 Pirelli ha lanciato lo stesso progetto anche a livello amatoriale. Track Adrenaline è un'app per smartphone che legge i dati del GPS da una scatola all'interno dell'automobile e monitora la condizione degli pneumatici mediante sensori inseriti all'interno dei P Zero Trofeo R di Pirelli. Grazie ad essa i piloti del weekend riescono a sapere quando gli pneumatici sono pronti per un giro velocissimo.
Proteggere i rinoceronti a rischio di estinzione
I rinoceronti neri sono a grave rischio di estinzione a causa del bracconaggio: per questo motivo i parchi naturali africani hanno adottato la tecnologia dei sensori per proteggerli. La marcatura dei rinoceronti contribuisce al loro monitoraggio, e anche la marcatura di altri animali potrebbe aiutare a questo scopo. È risaputo che le prede, come ad esempio le zebre e gli impala, reagiscono in modo diverso a seconda del tipo di minaccia che devono affrontare, che si tratti ad esempio di un leone o di un uomo. Un progetto per la Welgevonden Game Reserve, in Sudafrica, a cura di MTN, fornitore di servizi di telecomunicazione, IBM e l'università di Wageningen, nei Paesi Bassi, sta cercando di capire se la marcatura delle prede sia in grado di creare un sistema di allarme rapido che contribuisca a proteggere i rinoceronti.
Conservare opere d'arte fragili
Un'eccessiva esposizione alla luce può danneggiare irreversibilmente le opere d'arte: per questo motivo i musei controllano l'illuminazione e spostano le opere per conservarle al meglio. Il museo spagnolo di Huesca utilizza i sensori per la luce per la misurazione precisa dell'esposizione. Il monitoraggio in tempo reale valuta i cambiamenti dell'illuminazione durante le diverse ore del giorno o nelle diverse stagioni dell'anno, aiutando così i restauratori a prendere le decisioni giuste per ciascuna opera.