Un nuovo approccio alla sostenibilità, un nuovo cammino da percorrere: Pirelli, da anni, monitora i propri fornitori tramite audit focalizzati sulla responsabilità ambientale e sociale ma, dal 2012, ha chiesto a ciascuno di aderire alla sua nuova politica di Green Sourcing, basata sui concetti di Reduction, Reuse e Recovery. “Il nostro obiettivo è fare in modo che tutta la nostra catena di fornitura adotti un metodo concreto di relazionarsi alla sostenibilità”, afferma Guido Riva, Suppliers and Materials Quality Manager di Pirelli.
Una catena di fornitura complessa
I pneumatici sono costituiti da un'ampia gamma di materiali – gomma sintetica e naturale, carbon black, cordicella metallica, fibre cellulosiche naturali e sintetiche, silice, cera, oli e altre sostanze chimiche - provenienti da tutto il mondo (Europa, Russia, Medio Oriente e Africa, Asia, Nord e Sud America); la catena di fornitura coinvolge centinaia di aziende diverse, dai fornitori di materie prime alla logistica, alle società di servizi e utilities: si capisce quindi quanto sia grande l'impegno aziendale nell'illustrare a tutti i contenuti della Green Sourcing Policy. La condivisione degli stessi principi etici con la propria catena di fornitura favorisce sì una riduzione dell'impatto ambientale, ma genera anche opportunità che a loro volta creano innovazione, migliorando l'efficienza della filiera ed infine portando ad una riduzione dei costi.
Un approccio pionieristico La Politica di Green Sourcing di Pirelli è stata scritta da un ristretto team di cinque persone - provenienti dalle funzioni strategiche - Salute, Sicurezza e Ambiente (HSE), Acquisti, Qualità, R&D e Sostenibilità - coinvolgendo, di volta in volta, altri colleghi dai diversi dipartimenti, a seconda delle necessità. Dopo un anno di lavori, il testo è stato pubblicato nel 2012.
Pirelli è all'avanguardia in materia essendo il primo, tra i costruttori di pneumatici, a chiedere che i propri fornitori riducano al minimo il loro impatto ambientale, adottando una strategia integrata ben precisa. La scelta dell'azienda di comunicare il proprio progetto in modo chiaro e diretto è stata la chiave vincente per un loro coinvolgimento sempre più attivo.
Dopo la pubblicazione ufficiale sul web delle Green Purchasing Guidelines lo scorso settembre 2014 – figlie della Green Sourcing policy – , Pirelli ha avviato una serie di incontri con circa 120 fornitori strategici provenienti da tutto il mondo, per presentare la sua vision e ricevere un feedback diretto. “Non si tratta solo di essere una best practice ma di adottare un modo di agire diverso, migliore, che crea opportunità, che porta innovazione”, ha dichiarato Riva. “I fornitori che abbiamo già incontrato si sono dimostrati molto ricettivi. Li stiamo aiutando anche a capire come poter ottenere gli stessi risultati dai loro rispettivi fornitori creando così un effetto a catena”.
Coloro che hanno scelto di aderire alle Green Purchasing Guidelines hanno risposto con una serie di iniziative tra cui il miglioramento dell'efficienza energetica degli impianti produttivi, l'introduzione dell'illuminazione LED, il miglioramento della logistica con l'adozione di nuove soluzioni a basse emissioni, come il trasporto intermodale treno-autocarro, e l'introduzione di processi innovativi. Ciò che ora Pirelli chiede ai propri supplier, è di innescare, a loro volta, questo “processo a catena”di cambiamento.
Un ampio potenziale
Il numero di fornitori coinvolti nell'iniziativa è elevato, ed è proprio questo che rende il Green Sourcing un progetto così rilevante. Certamente gli investimenti non sono trascurabili ma queste trasformazioni, anche culturali, alla fine, avranno ritorni molto positivi.
Pirelli ha già visto in passato il concretizzarsi dei principi della policy, in particolare nell'industria automobilistica occidentale. La sfida consisteva nell'utilizzare metalli riciclati nei motori; quando i fornitori sono stati obbligati ad affrontarla e a trovare una soluzione, questi hanno anche fissato nuovi standard globali per il riciclo. Le esigenze del mercato hanno guidato l'R&D e, a sua volta, l'R&D ha guidato l'innovazione.
Tornando a Pirelli, nei vari incontri con la propria supply chian, l'Azienda è rimasta particolarmente colpita dalla reazione delle aziende cinesi, dove ormai da tempo è radicata la cultura del recupero, della rigenerazione e del riciclo. I fornitori cinesi hanno immediatamente compreso gli obiettivi, cogliendone le opportunità e ora stanno procedendo speditamente.
L'impatto positivo
La politica di Green Sourcing è più di un semplice incoraggiamento. Pirelli svolge un'attività di monitoraggio sulle emissioni di Scope 3 della propria catena di fornitura e, laddove venga individuata un'opportunità, supporta i propri fornitori per trovare il modo di ridurle. Benché il progetto sia ancora in una fase iniziale, i primi risultati sono incoraggianti; il primo anno il CDP Supply Chain, attivato dalla policy, ha già registrato - per i fornitori Pirelli - una riduzione delle loro emissioni globali di CO2 di 65 milioni di tonnellate, generando un risparmio economico di oltre 681 milioni di euro.
“Questa è un'ottima notizia”, afferma Riva. “Abbiamo appena iniziato e la differenza– in termini ambientali ed economici – è già sostanziale”.