Quando nel 2015 le Nazioni Unite hanno lanciato i propri Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) a New York, Pirelli era presente. In quanto partecipante all'iniziativa “UN Global Compact LEAD”, gruppo di aziende impegnate nel progresso di pratiche sostenibili all'interno delle proprie organizzazioni e nell'incoraggiare altri a fare altrettanto, Pirelli ha seguito attentamente la definizione dei 17 obiettivi, che hanno lo scopo di “mettere fine alla povertà, proteggere il pianeta e garantire la prosperità per tutti”, favorendo il progresso dei principi universali su ambiente, diritti umani, condizioni lavorative.
Già negli anni 2000, molto prima dell'introduzione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU, Pirelli aveva iniziato a comunicare una strategia incentrata sulla sostenibilità che prevedeva il potenziamento, piuttosto che l'esaurimento, delle risorse del pianeta. E nel piano di sostenibilità 2017-2020, con obiettivi selezionati per il 2025, Pirelli ha inserito i riferimenti specifici sul contributo che ciascun obiettivo può offrire agli SDG delle Nazioni Unite.
“Il nostro piano di sostenibilità si integra con quello industriale; l'obiettivo finale è rendere Pirelli sostenibile”, afferma Filippo Bettini, Chief sustainability e Risk governance officer di Pirelli. “Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile offrono un framework da utilizzare per indirizzare al meglio il nostro contributo. Siamo convinti che contribuire agli SDGs sia estremamente importante, in quanto ad ogni azienda viene chiesto di agire negli interessi del futuro del pianeta. Questo è il vero valore”.
Valutazione degli impatti
Bettini raccomanda che le aziende colleghino i propri obiettivi di sostenibilità agli SDG (qui è possibile leggerli tutti e 17), una volta identificate le aree in cui è possibile apportare i contributi più significativi in base ai rispettivi settori di attività, di business e di strategie di sviluppo. La stessa Pirelli ha collegato le sue priorità strategiche a 12 obiettivi dell'ONU (v. elenco completo sotto); alcune sono più comuni, come ad esempio le azioni riguardanti il clima, altre meno, come il benessere e le buone condizioni di salute.
Un aspetto del business può influire su vari SDG. Prendiamo ad esempio lo sviluppo dei pneumatici. Durante l'uso, la maggior parte dell'impatto ambientale dei pneumatici deriva dal suo grado di resistenza al rotolamento; in media fino al 20 percento del consumo totale di carburante di un'auto può essere indirettamente attribuito alla resistenza al rotolamento dei suoi pneumatici. Su questo aspetto è importante porre attenzione: infatti i pneumatici devono avere la giusta aderenza per garantire la sicurezza su strada nelle condizioni più diverse, ma allo stesso tempo devono contenere il consumo di carburante e le emissioni di anidride carbonica. Pirelli ne ha fatta una priorità in termini di innovazione, raggiungendo una riduzione della rolling resistance dei propri pneumatici per auto del 15%rispetto al 2009, anno di riferimento per gli obiettivi di sostenibilità, e puntando a una riduzione del 20% entro il 2020.
Pirelli ha collegato questo obiettivo a tre SDG: “azioni sul clima”, in quanto l'innovazione che porta alla riduzione della resistenza al rotolamento comporta un impatto diretto sulla riduzione delle emissioni in atmosfera ; “benessere e buono stato di salute”, in quanto la stessa innovazione punta contestualmente ad accrescere la performance di sicurezza su strada, e “città e comunità sostenibili”, in quanto il risultato è un miglioramento della qualità dell'aria.
Le prestazioni dei pneumatici sono un altro aspetto critico per le auto elettriche, considerate il futuro nel settore automobilistico e che, entro il 2025, si prevede supereranno il 20 percento nel mercato. I veicoli elettrici sono il 10-15 percento più pesanti rispetto alle auto diesel o benzina. Pirelli ha quindi sviluppato pneumatici in grado di tenere il passo di queste particolari richieste, riducendo al minimo la resistenza al rotolamento.
Pirelli ha collegato le innovazioni di prodotto agli SDG (sustainable development goals) su “industria, innovazione e infrastruttura” e su “città sostenibili”.
Oltre alla creazione di nuovi prodotti digitali, Pirelli è anche concentrata su un processo di trasformazione digitale del suo intero business, inclusi gli stabilimenti produttivi. Sono in corso investimenti in termini di formazione per accrescere le competenze dei lavoratori chiamati a contribuire ad una crescita sempre più igitale. Questo si lega agli SDG su “formazione sulla qualità” e “industria, innovazione e infrastruttura”.
“Stiamo lavorando a un programma di formazione e sviluppo molto importante per creare un approccio mentale agile e reattivo che ci permetta di competere nell'era digitale, e con un ruolo da protagonisti nella mobilità futura”, afferma Eleonora Giada Pessina, Group sustainability officer del Gruppo.
Network più ampi
Dal punto di vista di Pirelli, il contributo al successo degli SDG delle Nazioni Unite implica che, ogniqualvolta possibile, sia preferibile impegnarsi in una catena di valore globale, piuttosto che procedere unilateralmente come singole aziende. Ne è un esempio la catena di fornitura della gomma naturale, che si collega a cinque SDG dell'ONU, incluso uno di fondamentale importanza: “Lavorare in partnership per il conseguimento degli obiettivi”.
“Invece di lavorare da soli sulla gestione sostenibile della catena di fornitura della gomma, abbiamo adottato un approccio forse più impegnativo ma in cui crediamo molto in termini di capacità di impatto: dialogo e partnership, con ciascun attore chiave lungo la catena del valore della gomma naturale (coltivatori, ONG, rivenditori e lavoratori della gomma naturale, organizzazioni multilaterali, produttori di auto), e sostenendo un coinvolgimento comune nel settore”, illustra Bettini.
Lo scopo della politica Pirelli riguardante la produzione sostenibile della gomma naturale consiste nell'aumentare la trasparenza e tutelare i diritti umani e del lavoro, preservare lo sviluppo dele comunità locali, e prevenire la deforestazione attraverso modalità di coltivazione a più alta produttività. Grazie al dialogo e alla condivisione ccon i propri stakeholder, nel corso di quest'anno Pirelli pubblicherà il documento di implementazione della politica.
A prova di futuro
Oltre al miglioramento della qualità e della produttività della gomma naturale, a partire dalle modalità di coltivazione e raccolta, Pirelli sta inoltre sviluppando sistemi di impiego di nuovi materiali rinnovabili per la produzione dei pneumatici. L'obiettivo consiste nel raddoppiare la quota di materie prime rinnovabili e di ridurre del 30 percento i materiali di derivazione fossile utilizzati in prodotti specifici, tra il 2017 e il 2025. Questo si lega agli SDG “industria, innovazione e infrastruttura” e “azioni sul clima”.
Per Pirelli, il framework degli SDG dell'ONU ha offerto l'opportunità di identificare le aree in cui poter fare veramente la differenza sia per l'azienda che per il futuro del pianeta e dell'umanità. In questo articolo, è possibile solo illustrarne alcune. Queste priorità vanno di pari passo con la vision aziendale, finalizzata a ottenere successi a lungo termine.
“Per Pirelli, non si tratta di progetti specifici”, afferma Pessina. “Sostenibilità si traduce in strategia di sviluppo aziendale a lungo termine ”.
Il piano di sostenibilità Pirelli 2017-2020 si ripercuote su ben 12 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG):
- Obiettivo 1: Azzeramento della povertà
- Obiettivo 3: Benessere e buono stato di salute
- Obiettivo 4: Formazione sulla qualità
- Obiettivo 6: Acqua pulita e sanitizzazione
- Obiettivo 7: Energia pulita e sostenibile
- Obiettivo 8: Condizioni di lavoro accettabili e crescita economica
- Obiettivo 9: Industria, innovazione e infrastruttura
- Obiettivo 10: Riduzione delle disuguaglianze
- Obiettivo 11: Città e comunità sostenibili
- Obiettivo 12: Produzione e consumo responsabile
- Obiettivo 13: Azioni sul clima
- Obiettivo 17: Partnership per gli obiettivi