Arte e cultura

Pirelli, una tradizione di cultura al Festival di Polignano

Le più recenti iniziative dell'azienda, dal magazine World all'Annual Report, hanno consolidato il ruolo di Pirelli come protagonista della cultura d'impresa.

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Così come “la potenza è nulla senza il controllo”, un successo è impossibile senza la tenacia. Ne è esempio il Festival del Libro Possibile, nato in Puglia 18 anni fa con l'obiettivo di portare il libro nelle piazze, cioè al di fuori di luoghi canonici come le librerie o le biblioteche, rendendolo così ‘possibile' per tutti e base di riflessione per un pubblico allargato. All'epoca, nel 2001, i Festival letterari erano rari e l'obiettivo per niente scontato. Da allora ‘Il Libro Possibile' è cresciuto grazie alla tenacia degli organizzatori, agli oltre 150 volontari che collaborano nelle serate della kermesse, al supporto del territorio e a un pubblico sempre più appassionato. E anche grazie al supporto fornito da Pirelli che, per il secondo anno consecutivo, ha scelto di sostenere il festival in qualità di main sponsor' della manifestazione. Un'iniziativa che quest'anno è dedicata all'affascinante tema de “Il passo dell'umanità”, in occasione dei 50 anni del primo passo che l'uomo fece sulla Luna, nel lontano luglio del 1969.

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Abbiamo visto ne ‘Il Libro Possibile' un'iniziativa di qualità che ci auguriamo possa crescere ancora anche grazie al nostro contributo”, spiega il vicepresidente esecutivo e amministratore delegato Marco Tronchetti Provera. “È un appuntamento letterario che lascia spazio anche all'attualità, con dialoghi e confronti che meritano un palcoscenico ampio. Il Libro Possibile porta alla ribalta il volto positivo del nostro Sud, fatto di bellezza, di tradizione e di cultura. Il tema di quest'anno, poi, rappresenta uno stimolo straordinario per riflettere sulla consapevolezza e la responsabilità dei passi che dovremo compiere e dei nuovi equilibri che dovremo trovare per abitare il mondo nuovo che arriva”.

La scelta di sponsorizzare il Festival si inserisce nel dialogo che Pirelli storicamente alimenta con la cultura. Oggi ne sono un esempio il magazine World che, così come avvenuto in passato con la storica Rivista Pirelli, nel corso degli anni ha ospitato contributi e interviste a grandi firme della letteratura, della scienza, della filosofia, del calibro, fra gli altri, di Zygmunt Bauman, Marc Augè, Franklin Foer e Andrew Sean Greer.

Il legame di Pirelli con la cultura e con nuove e innovative forme narrative è anche testimoniata dalla recente realizzazione di una graphic novel digitale in 5 episodi per raccontare i quasi 150 anni di storia aziendale. Un'operazione culturale e uno strumento agile che si è rivelato efficace tanto che, dal lancio avvenuto a metà aprile, la graphic novel ha raggiunto 6.4 milioni di persone. Per promuovere la conoscenza del mondo della gomma naturale, raccontando così la dimensione aziendale della sostenibilità, poi, Pirelli non si è affidata ai soli canali tradizionali, ma ha trovato un angolo narrativo diverso, realizzando la piattaforma digitale “Per andare veloci bisogna saper aspettare” per raccontare, attraverso un viaggio per immagini realizzate dal fotografo Alessandro Scotti, l'importanza di questa preziosa materia prima.

La storia di Pirelli si è inoltre legata agli artisti – grafici, registi e scrittori - che hanno contribuito a trasformare l'Annual Report dell'azienda da semplice bilancio a strumento di comunicazione in grado di raccontare con forme alternative un anno di storia societaria. Tra questi lo scrittore e sceneggiatore Hanif Kureishi, gli scrittori Mohsin Hamid, Tom McCarthy, Ted Chiang, Javier Cercas, Guillermo Martinez, H.M. Henzensberger, Javier Marias, William Least Heat-Moon, gli artisti e disegnatori Stephan Glerum, Liza Donnelly ed Emiliano Ponzi. Fino alla più recente pubblicazione dell'Annual Report 2018 con testi di Adam Greenfield, Lisa Halliday e del premio Pulitzer J.R. Moehringer.

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