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Il fuoriclasse che vince su ogni terreno

La collaborazione tra il team World Tour Alpecin-Deceuninck, che vanta tra le sue fila il campione di gravel, strada e ciclocross Mathieu van der Poel, e Pirelli rappresenta un ulteriore passo dell’azienda italiana all’interno del World Tour e nella Coppa del Mondo XCO

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Il team Alpecin-Deceuninck annovera atleti di livello mondiale, tra cui proprio il ciclista olandese classe 1995, che si è distinto in modo straordinario nelle discipline di ciclismo su strada, ciclocross e mountain bike. Con un palmarès di vittorie di rilievo, van der Poel è oggi parte di una delle squadre più titolate e di successo dell'intero circuito World Tour. L'Australian Tour Down Under 2025 segnerà l'inizio ufficiale di questa nuova partnership con Pirelli, che fornirà per la competizione i pneumatici P ZERO RACE TLR RS.

Di recente, durante un training camp, van der Poel ha avuto modo di testare questi nuovi pneumatici. In questa intervista condivide prime impressioni sulla loro performance e ha colto l'occasione per raccontare di più sulla sua carriera da ciclista e delle varie discipline in cui compete.

Quali sono le caratteristiche che ritieni rendano uno pneumatico ideale per il ciclismo? Quali sono state le tue prime impressioni dopo aver testato gli pneumatici Pirelli durante il training camp?

Penso che ciò di cui si ha prima di tutto bisogno in uno pneumatico di qualità sia, naturalmente, il grip, ma direi anche la velocità. Questi sono, per me, gli aspetti più importanti. Come ciclista di classiche, direi che è anche importante avere comfort sui tratti in pavé e dopo i primi test posso dire che mi piacciono molto questi pneumatici. Li ho messi alla prova intensamente e non ho avuto problemi di forature, cosa davvero fondamentale. Inoltre, ho anche constatato che hanno un'ottima aderenza sulle strade spagnole, che a volte risultano scivolose, ma con questi pneumatici ho sempre sentito di avere il controllo della bici.

Quanto diresti che sono importanti le scelte riguardo agli pneumatici per avere successo nelle diverse discipline in cui gareggi? Come riesci a bilanciarle tutte?

Come squadra, ci alleniamo in diverse discipline. Io amo cambiare bici, penso che questo approccio mi tenga motivato e sempre a caccia di nuovi obiettivi. La mountain bike e, più recentemente, il gravel stanno diventando sempre più popolari, penso sia importante avere a disposizione una vasta gamma di pneumatici da provare in modo da trovare la giusta strategia. Anche nelle competizioni su strada gli pneumatici sono fondamentali per mantenere un alto livello di performance.

Il gravel sta crescendo rapidamente. Cosa ti piace di più di queste competizioni?

Il gravel è una disciplina che pratico già da un po' di tempo. Dove vivo, in Belgio, ho la fortuna di avere vicine delle bellissime piste gravel. Nell'affrontarle, assisti a un cambio di ritmo interessante rispetto alle gare su strada: l'approccio è un po' meno tattico, ma le gare sono molto dure. La fatica è tanta fin dall'inizio, è più una corsa di sopravvivenza, ed è la cosa che probabilmente mi stimola di più.

La mountain bike è stata il punto di partenza della tua carriera. Come ci si sente a tornare in questa disciplina dopo un lungo periodo passato concentrato su strada e ciclocross?

Ho sempre amato la mountain bike, soprattutto per quanto riguarda la parte dell'allenamento. Ti puoi allenare in luoghi bellissimi, che non potresti raggiungere con una bici da strada. Trascorrere del tempo in montagna mentre mi alleno è forse la cosa che amo di più.

Qual è il tuo ricordo o momento più bello in sella a una bici?

Quando penso ai ricordi a cui sono più affezionato, mi vengono in mente gli allenamenti con gli amici, semplicemente divertendoci insieme. Ma se dovessi scegliere i momenti migliori, direi sicuramente vincere grandi gare. È per queste sensazioni che mi alleno così duramente. Tagliare il traguardo per primo è il momento più bello.

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