Madrid e Barcellona: bellissime, piene di attrazioni, sempre vivaci, E' il dualismo che ha reso grande la Spagna. Due grandi città che sono frequentate da turisti di tutto il mondo. Ma il paese iberico è talmente ampio e ‘profondo' che offre tanti spunti interessanti per il viaggiatore curioso, pronto a non accontentarsi delle mete scontate, per quanto siano interessanti. Noi ne abbiamo scelte cinque, con la consapevolezza che potevano essere il doppio o il triplo o ancora di più. Ma queste ci piacciono e piaceranno anche a voi.
IL MEGLIO DELL'ANDALUSIA
È la regione più calda della Spagna: in Andalusia è nata la corrida, la tradizione delle tapas, il flamenco. Con Barcellona è l'area iberica più visitata, in misura maggiore della capitale. Si può vagare, senza fretta, per l'intera regione, che si estende dall'Atlantico sino al confine con il Portogallo, penetrando nel cuore della Spagna: tra parchi naturali, la mitica Sierra Nevada, il deserto di Tabernas. Gustandosi il mare di Cadice e Marbella o la bellezza di Malaga. L'importante è non trascurare i tre centri principali. Siviglia, la capitale, è la patria di Carmen, Don Giovanni e Figaro. Offre una serie di splendidi monumenti, piazze e giardini: dalla Giralda alla Cattedrale, dall' Alcázar a Plaza de España. A Cordoba, invece, è obbligatorio visitare la Grande Moschea del 785 d.C., trasformata in Cattedrale nel 1236 per volere di San Ferdinando III, il sito archeologico di Madinat Al-Zahara (poco distante) e il quartiere-suk della Juderia. Infine, Granada con la celeberrima Alhambra, piccola città murata costruita durante la dominazione araba dove all'interno si trovano un incantevole giardino, palazzi, torri, cortili chiusi e un convento. Bellissimo anche il Palazzo della Madraza, prima università dell'Andalusia fondata nel 1349.
PERDERSI NELLA MANCHA
Castilla La Mancha è la regione centrale della Spagna, nota per le peregrinazioni del famoso Hidalgo de La Mancha, i mulini a vento e le colline brulle a perdita d'occhio. Un territorio che riserva sorprese, perché mischiale città medioevali e i castelli color ocra con le reminiscenze arabe ed i paesini circondati dagli uliveti. La Castiglia, lo dice il nome, è regno dei castelli mentre la seconda è terra arida, con le più vaste pianure desertiche in Europa occidentale. Il territorio vanta anche catene montuose che toccano i 1000 metri e nonostante la già citata aridità della zona, scorre il Tago che sfocia nell'Atlantico. A Toledo - Patrimonio dell'Umanità Unesco, al pari di Cuenca - c'è un meraviglioso Alcazar con museo annesso. Nella città visse 37 anni El Greco e per questo motivo molte sue opere si trovano nelle chiese più belle. Una maniera alternativa per visitare la regione è seguire la Ruta de Don Quijote, un itinerario segnalato che passa per i luoghi più importanti del grande romanzo di Miguel de Cervantes: dalla casa dove vive Dulcinea a El Toboso passando per la prima locanda lungo il cammino e seguendo le orme della seconda sortita dell'hidalgo.
BISCAGLIA, IL CUORE DEI PAESI BASCHI
Affacciata sull'Atlantico, la Biscaglia esprime al meglio l'essenza dei Paesi Baschi: è un territorio verde, pieno di scorci e colori che lasciano senza fiato. Non a caso, è denominato “la terra dei contrasti” a causa delle differenze paesaggistiche ed architettoniche di ogni città. Quella più importante è Bilbao, ricca di attrazioni culturali, gastronomiche e naturalistiche. Famosa per il museo del Guggenheim, ha una movida ben diversa da quella catalana ma è piena di locali e localini dove si può cenare con le tipiche stuzzicherie del nord, i pintxos. Imperdibile lungo la costa una tappa al Monastero di San Juan de Gaxtelutxe che si erge su una roccia in mezzo al mare ed è collegato con la terraferma da una scalinata, resa celebre dalla serie tivù "Il trono di spade". Come è emozionante è la visita alla cittadina di Guernica, conosciuta in tutto il mondo per l'omonimo capolavoro di Picasso ispirato all'orrore del bombardamento avvenuto durante la Guerra Civile spagnola. Ci si può allungare sino a San Sebastian, splendida città sull'Atlantico: la vicinanza della Francia le ha fatto mantenere lo stile architettonico della Belle Epoque. Ed è anche una della ‘capitali' culinarie spagnole con tanto di festival annuale e una presenza notevole di grandi tavole.
MINORCA, SIGNORA DELLA BALEARI
Ogni isola delle Baleari ha le sue peculiarità e viene scelta da un particolare tipo di pubblico. Non ci sono dubbi che Minorca sia quella preferita da chi non ama affollamenti in spiaggia e la movida serale. Non a caso, è conosciuta come l'isola ‘della calma' per i suoi ritmi rilassati, la pace e la tranquillità che trasmette. E' un'isola incantevole, oltre 80 le spiagge da scoprire, dalle calette più piccole e selvagge alle grandi distese di sabbia fine, alternate da scogliere, pinete, riserve e grotte. Non meno interessanti sono i paesini dove il tempo sembra essersi fermato, i resti archeologici di civiltà preistoriche e le eleganti dimore inglesi. Ma oltre ad aspetti naturali e storici, Minorca offre anche una discreta animazione serale, con locali di buon gusto. Mahón, la capitale dell'isola, alterna luoghi e palazzi storici alle stradine zeppe di botteghe artigianali che vendono prodotti locali. Ma ancora più suggestiva è Ciutadella, l'antica capitale, che è un vero incanto: Es Born, il luogo più significativo, si trova nel centro storico e sbuca nell'omonima piazza, sede di quasi tutte le feste e gli eventi sociali della città. Le tre spiagge imperdibili? Cala Galdana, San Bou e Santo Tomàs.
VALENCIA, TRA PASSATO E FUTURO
Il capoluogo della Comunitat Valenciana racchiude il fascino dell'antica Spagna e la dinamicità dell'architettura modrna in un contesto frizzante e rispettoso delle tradizioni. Ha una storia ricca di cui sono testimonianza i numerosi monumenti e i luoghi di vario stile che caratterizzano il centro: Plaza de la Almoina, Torre Miguelete, la Basilica della Vergine, la Lonja de la Seda (Patrimonio Unesco) e Plaza de Toros. Il centro è anche sede dei pittoreschi ed affollati mercati. Ma Valencia è soprattutto innovazione. La trasformazione urbanistica vissuta dalla città all'inizio degli anni ‘90 è unica in Spagna e l'ha segnata profondamente, facendone una tra le mete turistiche più popolari, anche per gli eventi sportivi. Tra le principali novità che ne hanno modificato il volto c'è stata la deviazione del fiume Turia, sul cui alveo sono stati realizzati i Giardini del Turia e gli edifici ultramoderni che compongono la Città delle Arti e delle Scienze, progettata da Santiago Calatrava. Ad essi si aggiungono i non meno impressionanti Ponte di Assut de l'Or e l'Agora, il tutto incorniciato da fontane e giochi d'acqua. Vanto culinario è la Paella, associata ovunque alla Spagna, ma in realtà originaria di Valencia: prende il nome dal recipiente di metallo in cui viene preparata, detto paellero in valenciano.