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Lungo il Reno, attraverso le Langhe o tra i castelli della Cornovaglia: breve guida ai percorsi da non perdere in autunno

Ci sono diversi motivi per non digerire l'autunno: le giornate si accorciano, il sole è meno caldo e il freddo, quello vero, è alle porte. Ma ne basta uno solo per amarlo ed è la possibilità di viverlo in bicicletta. Pedalare nel vento, osservare i colori che cambiano, ascoltare il crepitio delle foglie secche schiacciate dalle gomme. Autunno e due ruote sono una combinazione eccellente per godersi la natura infuocata di questa stagione, in cui i rossi, gli arancioni, i gialli e i marroni prendono il sopravvento. Le temperature sono più fresche, anche l'aria è più pulita. Una natura da osservare e da gustare. Perché questo è il periodo perfetto anche per una full immersion nelle specialità enogastronomiche del territorio fra cantine, sagre e agriturismi. Combattete il freddo con un abbigliamento adeguato, tessuti tecnici antivento e idrorepellenti. Tutto il resto è bici. Noi vi proponiamo cinque itinerari perfetti per l'autunno e per tutti i gusti: da chi ama una pedalata lenta in pianura agli indomiti che non si fanno spaventare dalle salite impervie e dalla pioggia fitta.

PZeroVeloValle del Reno (1.233 km) - La Germania è pianeggiante e a misura di ciclista. Ci sono ciclovie attrezzate, protette e ricche di officine per riparazioni. Fra i percorsi più battuti, c'è senz'altro quello che costeggia il Reno: il fiume nasce in Svizzera, sale a Nord verso il Lichtenstein, si sposta a Ovest, attraversa Basilea e il confine tra Francia e Germania toccando Strasburgo prima di entrare nelle regioni del Baden Wurttenberg e Rheinland Platz. Da qui il Reno punta decisamente a Nord, attraversa Francoforte e Colonia, fino ad arrivare ai Paesi Bassi. Non è necessario percorrere tutti i 1.233 km. Si può iniziare a pedalare dalla Francia - il fiume passa dall'Alsazia - oppure da Worms, la città dei Nibelunghi. Da non perdere la Gola del Reno, patrimonio dell'Unesco: il simbolo del tipico paesaggio tedesco, tra castelli in rovina, storie di fantasmi (cercate il castello di Marksburg) e borghi medievali. Insomma, un percorso tra leggenda e realtà. Il consiglio è di pedalare su entrambe le sponde del fiume. Informatevi sui battelli dove si possono caricare le biciclette.

Seguire il folliate 01
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Langhe (105 km) - Pedalabilità al 100% con il profumo inebriante del tartufo a rendere l'autunno ideale per un'esperienza unica sulla propria bici tra le colline piemontesi. Partite da Bra, capitale del gusto, fate il pieno di energia (e di formaggi) per poi scendere nel Barolo, circa 20 km a Sud. Il cin cin è d'obbligo, come lo è tornare in sella per risalire verso Alba, dove a novembre il tartufo bianco è il principe della tavola, anche in termini di costi. Proseguite il viaggio attraversando le colline del Barbaresco con i suoi vigneti rosso fuoco alternati a vedute spettacolari. Neive è uno dei borghi più belli d'Italia. Vale la pena un pit stop per controllare la pressione delle gomme. Ripartite verso Nord, direzione Asti, patria del Moscato. E per chi non ha pedalato abbastanza, a 40 km c'è Casale Monferrato, un'altra area piemontese dalla grande tradizione vinicola, tra castelli e noccioleti.

Seguire il folliate 02
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Provenza-Camargue (70 km) - Anche in Francia, quanto a cicloturismo, c'è l'imbarazzo della scelta. Questo tour mette insieme storia, arte e terre selvagge. Partenza da Avignone, città dei papi. Da non perdere è la pedalata sul ponte, quello della canzoncina del 1800 Sur Le Pont D'Avignon. Attraversate il fiume Durance, costeggiate il Parc Natural Regional Des Alpilles per sostare ad Arles, città di abbazie e monumenti romani dove Vincent Van Gogh decise di trascorrere i suoi ultimi giorni. Da qui comincia il Parco Naturale della Camargue: lasciate che sia la vostra bicicletta a guidarvi. Fenicotteri rosa, tori e cavalli bianchi allo stato brado sono all'ordine del giorno, tra saline, spiagge e paludi sul delta del Rodano. Tappa finale a Saintes Maires de la Mer, per gustarvi un risotto tipico della zona.

Seguire il folliate 03
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Seguire il folliate 04
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Cornovaglia (300 km circa) - Percorso ideale  per gli indomiti ciclisti a cui salite, vento e pioggia non fanno paura. Siamo a Sud-Ovest della Gran Bretagna, in una contea abitata da pescatori, dove la vita si assapora lentamente. Il clima è tra i più caldi d'Inghilterra (d'estate si fa il bagno) ma in autunno la temperatura oscilla intorno ai nove, dieci gradi. Strade quasi deserte, prezzi da bassa stagione e quindi giù a strapiombo, come le scogliere che, viste dalla propria sella, fanno venire i brividi lungo la schiena. Il mare è perfetto per i surfisti (da vedere la spiaggia di Sennen Cove), inoltre in zona si erge il Tintagel, non un castello qualunque: la leggenda narra che qui abbia regnato Re Artù. Altre mete irrinunciabili sono Land's End, il punto più a Ovest della Gran Bretagna con veduta mozzafiato dell'Oceano Atlantico, i porticcioli di Saint Ives (buon punto di partenza per il vostro giro) e Falmouth, pittoresca cittadina tra mercatini e colori sorprendenti. Infine, nell'estremo Sud attraverso strade di campagna, pedalate in direzione Marazion verso l'isola di St Michaels. Sulla cima svetta un castello a dir poco fiabesco. Una postilla per gli appassionati di storia: da Plymouth, quattro secoli fa, partirono i Padri Pellegrini per recarsi in America.

Seguire il folliate 05
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La Via dello Zolfo, Enna (33 km) - Pedalare d'estate nel Sud Italia è sconsigliabile. Meglio l'autunno: il clima è caldo, ma piacevole. La Sicilia presenta tantissimi itinerari a misura di pedale. Il più estremo è la scalata sull'Etna, su bici da corsa o mountain bike è indifferente. Il punto di arrivo è il Rifugio Sapienza, la struttura più a rischio quando il vulcano è in eruzione. Per chi ha meno fiato, il percorso giusto potrebbe essere “A' Piducchiusa”, la Via dello Zolfo. Un'affascinante pedalata che si snoda per  le ferrovie abbandonate dell'isola tra Piazza Armerina, Valguarnera e Dittaino, attraversando i parchi di Ronza e Floristella-Grottacalda. Il nome trae origine dai minatori che per decenni, in questi luoghi, hanno fatto avanti e indietro per raggiungere le miniere.

Seguire il folliate 06
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