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Un'avventura in elettrico tra le città europee

Oltre 700 chilometri di marcia a bordo della propria auto elettrica da Amsterdam a Copenaghen, passando per Amburgo

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Ad accompagnare il viaggio solo il suono delicato degli pneumatici sull'asfalto: non è il futuro, ma la realtà presente di chi sceglie di percorrere la strada su un'auto elettrica. Con l'espansione delle infrastrutture di ricarica e una crescente consapevolezza ambientale, le città europee stanno diventando veri e propri esempi di mobilità sostenibile, e seguendo un itinerario di oltre 700 chilometri, da Amsterdam fino a Copenaghen, passando per Amburgo, è possibile esplorare alcune delle metropoli più all'avanguardia dal punto di vista ecologico, e soprattutto attrezzate al passaggio di migliaia di viaggiatori che si muovono su mezzi elettrici.

Prima di partire

Anche se le auto elettriche aumentano di giorno in giorno la propria autonomia, avere una buona strategia di ricarica è importante. In tal senso, l'Europa è all'avanguardia con una infrastruttura capillare che collega le principali città.

- Stazioni di ricarica. In un road trip elettrico conoscere la rete di ricarica lungo il percorso è la prima regola. Si può sfruttare la tecnologia, utilizzando delle applicazioni cheaiutano a mappare le stazioni di ricarica in tempo reale.

- Abbonamenti. Diverse reti di ricarica richiedono l'utilizzo di carte specifiche e modalità di abbonamento.

- Velocità. Viaggiare in modo sostenibile non significa necessariamente rinunciare alla velocità, anzi. Le prestazioni di una moderna auto elettrica raggiungono un'autonomia superiore ai 400 chilometri: basterà non appesantire il veicolo, sfruttare la frenata rigenerativa e ridurre l'uso dei dispositivi elettronici come ad esempio l'aria condizionata.

Prima tappa: Amsterdam

È una delle capitali più verdi d'Europa. Oltre alla sua ormai quasi scontata rete ciclabile, Amsterdam si è dotata di una infrastruttura per veicoli elettrici con circa 4270 punti di ricarica che costellano la città: l'idea di sostenibilità è tangibile, e soprattutto percorribile. Amsterdam ha avviato il percorso per diventare completamente priva di emissioni entro il 2030. Tra le mete da non perdere per i viaggiatori elettrici vi è certamente il quartiere De Ceuvel, sorto sui resti di un'ex area industriale, per la precisione un vecchio cantiere navale, oggi trasformata in uno spazio completamente sostenibile fatto di case galleggianti e in grado di riutilizzare le acque reflue per i suoi orti urbani. Altro spot imperdibile in quel dell'Olanda è il museo dedicato a Van Gogh, ristrutturato completamente per seguire i più alti standard di efficienza energetica.

Seconda tappa: Amburgo

Lasciandosi alle spalle i Paesi Bassi, dopo circa 470 chilometri, il viaggio prosegue alla volta di Amburgo, nel nord della Germania. Esempio di città sostenibile, l'obiettivo è diventare una vera metropoli green al pari di Berlino, riducendo entro il 2050 le emissioni di carbonio del 95%. Con oltre 1000 stazioni di ricarica, Amburgo è sede di diversi progetti sperimentali per la mobilità sostenibile. Qui sarà possibile effettuare un cambio mezzo noleggiando un'imbarcazione a vela per scoprire l'area verde intorno al lago Alster. Come ad Amsterdam, anche ad Amburgo è possibile visitare un enorme quartiere esempio di riciclo nato sempre da un'ex area portuale e industriale, HafenCity. Si tratta di un laboratorio volto a promuovere un approccio sostenibile e inclusivo, sede, tra gli altri, di spazi di coworking all'interno del padiglione americano dell'Expo di Milano, riutilizzato ovviamente con una nuova destinazione.

Terza tappa: Copenaghen 

Altri 470 chilometri separano i viaggiatori dalla capitale danese, Copenaghen è un'altra città che punta a raggiungere le zero emissioni di carbonio entro il 2025. Esempio di sostenibilità, è nota per la sua integrazione urbana tra bici a noleggio e infrastrutture per aiuto elettriche, tanto che per queste ultime sono previste agevolazioni fiscali e una fitta rete di ricarica. Tra i siti da visitare a tema sostenibilità, si segnalano qui Copenhill, una centrale elettrica che produce energia dai rifiuti - si tratta infatti di un inceneritore che brucia 700 tonnellate di rifiuti all'ora e trasforma 440 tonnellate di rifiuti l'anno in energia pulita -, e Nordhavn, quartiere esempio di sviluppo urbano con l'energia eolica e quella solare in grado di alimentare l'intera area.

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