Nel 1903 il Dottor Horatio Nelson Jackson, Sewall K Crocker e un bulldog di nome Bud, intrapresero il primo viaggio in auto, da San Francisco a New York City. Indossando occhiali speciali (sì, anche Bud) per proteggere gli occhi dalla polvere, guidarono una Winton da 20 cavalli per attraversare un'America che, ai tempi, aveva solo 150 miglia di strada asfaltata e nessuna stazione di rifornimento … il tutto in 63 giorni.
L'ente pubblico radiotelevisivo americano PBS, descrivendo un film di Ken Burns sulla traversata , spiega che Jackson "incontrò pionieri su carovane, cowboy che lo tirarono fuori dalle dune di sabbia con il lazo e le loro mogli che contrattavano un pasto caldo in cambio di un giro sulla 'Go-Like-Hell Machine' oltre a gente che indicava loro deliberatamente la strada sbagliata per fare sì che anche i loro parenti potessero osservare la prima automobile".
“Fai partire il motore …”
Come Jackson e Crocker, gli americani che all'inizio del XX secolo si potevamo permettere un'auto, non vedevano l'ora di esplorare il mondo. Peter J Blodgett, autore di Motoring West: Automobile Pioneers, 1900-1909, scrive che “si accampavano a bordo della strada e che si compiacevano della sensazione di libertà nei rozzi alloggi estivi, tiranneggiati dagli inflessibili orari di ferrovie e navi a vapore”.
Dopo la Seconda guerra mondiale, l'America si trovò a dover affrontare una serie di novità, tra cui un forte aumento demografico, una classe media crescente, un'espansione suburbana, un maggior benessere e, di conseguenza, un nuovo consumismo che contribuirono ad ampliare la cultura automobilistica del paese. Il fatto che la benzina avesse un prezzo ridotto fece sì che l'auto diventasse lo strumento più scontato per fare qualsiasi cosa, dal guardare un film o andare alla banca drive-through.
“Andate in autostrada …”
Nel 1956 il Presidente Eisenhower, ispirandosi alle Autobahn tedesche, autorizzò la costruzione di 41.000 miglia di autostrada interstatale . La realizzazione fu completata solo nel 1992, quasi 40 anni dopo, quando ormai gli americani viaggiavano in auto da anni, entusiasmandosi sulla Route 66 e sulle innumerevoli altre strade.
Oggi come oggi, i lunghi viaggi in auto sono il tipo di vacanza preferito degli americani, che vogliono visitare i parchi nazionali, come il grande parco nazionale di Yellowstone, i parchi tematici, ma anche altre destinazioni interne o raggiungere le navi da crociera. Questo è quanto emerge da un sondaggio svolto da AAA, un'organizzazione non profit che si occupa di informazioni sui viaggi. Spostamenti che spesso includono anche una tappa per fare visita a parenti che abitano altrove, in un continente comunque molto vasto. Nessun dubbio quindi che, in ciascun viaggiatore, sia presente un'anima che richiama agli antichi colonizzatori, all'antico e mai dimenticato sogno della frontiera, all'inebriante sensazione di libertà avvertita vedendo scorrere a tutta velocità il manto stradale sotto le ruote, e che spinge a salire sulla vettura e scoprire cosa c'è oltre l'orizzonte per vivere quella che è una delle più grandi libertà di questo paese.
“Alla ricerca dell'avventura…”
Questo desiderio si riflette anche nella cultura popolare. Artisti del calibro di Johnny Cash, Chuck Berry, The Beach Boys e Bruce Springsteen hanno spesso cantato di auto e di viaggi. Che si tratti di Little Deuce Coupe di Brian Wilson o dell'auto che l'operaio automobilistico Johnny Cash creò, One Piece at a Time, la prima musica rock 'n' roll ha celebrato la gioia dello stare al volante.
Per Hollywood, il cosiddetto "road movie", o film sul viaggio, divenne un tema ricorrente, affrontato sia con piglio drammatico come i classici Easy Rider, Rain Man e Thelma e Louise, o il comico di Little Miss Sunshine e Come ti rovino le vacanze.
Anche nella letteratura il viaggio eroico è una delle storie più antiche, che risale addirittura all'Odissea di Omero. Il classico viaggio della letteratura americana colloca l'eroe sulla strada, come nel romanzo Sulla strada di Jack Kerouac e Paura e disgusto a Las Vegas di Hunter S Thompson, famoso per avere creato il cosiddetto gonzo journalism.
“E qualsiasi cosa si incontri per strada…”
Con radici così profonde, non c'è da meravigliarsi che gli americani amino ancora i classici viaggi in auto, proprio come quello da 2.500 miglia lungo la Route 66, da Chicago a Los Angeles. Questa strada ha ufficialmente cessato di esistere nel 1985, quando è stata rimpiazzata dal moderno sistema di autostrade voluto da Eisenhower . Le città e le attività lungo di essa si sono mano a mano estinte e questo declino ha ispirato il cartone animato Cars di Pixar. Nonostante ciò, la maggior parte di questa strada esiste ancora e una nuova generazione di automobilisti ha iniziato a esplorarla, portando così una ventata di nuova vita ai motel lungo il tragitto, ai ristoranti vintage e alle città da tempo dimenticate.
Altri invece subiscono il fascino dell'imponente California State Route 1, l'autostrada che scorre lungo la costa del Pacifico e che collega San Francisco con Los Angeles, dove il panorama del Big Sur è assolutamente fantastico.
Sulla costa opposta troviamo invece la Overseas Highway, un percorso di 100 miglia lungo l'arcipelago Florida Keys che si snoda da isola a isola. La strada è la parte più meridionale della Route 1, che percorre la costa orientale in lunghezza, partendo dal Maine.
Il viaggiatore di oggi affronta queste trasferte seduto comodamente, all'interno di un abitacolo con aria condizionata, riscaldamento e collegamento WiFi. Ma, anche se i veicoli sono cambiati, continuano a viaggiare lungo le stesse strade percorse dagli automobilisti più di un secolo fa.
Viaggi e motori alla scoperta dell'East Coast, il fascino senza tempo della Route 1 e delle strade americane famose
Il fascino delle grandi strade americane ha contagiato da tempo anche i viaggiatori del vecchio continente. Sono sempre più numerosi i turisti che partono dall'Italia e dall'Europa alla volta degli USA e del Canada, desiderosi di ripercorrere la Route 66 o la Route 1 alla scoperta di paesaggi e città dalla bellezza unica e intramontabile.
Uno degli itinerari più belli da percorrere in macchina o in moto, da soli o in un gruppo di amici è quello che segue la vecchia Route 1, che si snoda da nord a sud lungo la east coast. Un percorso che offre l'opportunità di visitare alcune delle zone più suggestiva degli Stati Uniti, tra il mare e le spiagge della Florida e i paesaggi bucolici del North Carolina. Un itinerario lungo 1900 miglia, più di 1400 km, particolarmente apprezzato dagli amanti dei motori e della velocità e che saprà regalare a tutti i viaggiatori emozioni indimenticabili che li accompagneranno per il resto della vita.
Partendo da Miami, in Florida, e risalendo verso nord lungo la east coast, la Route 1 permette di visitare alcune delle città più belle e caratteristiche degli Stati Uniti come Orlando, con i suoi parchi a tema, Jacksonville, un pezzo di storia della guerra civile, Charlotte, in North Carolina, fino a giungere nella capitale Washington DC per poi proseguire verso Philadelphia e, per ultima Boston.
Gli amanti degli sport acquatici e del mare rimangono sempre incantati dalla bellezza delle spiagge della Florida e i più avventurosi non mancano di percorrere il breve itinerario che, seguendo la Overseas Highway, un percorso di 100 miglia che collega la Flordia alle isole Keys e che si sviluppa per larga parte su una sopraelevata costruita direttamente sulle acque dell'oceano, regalando un esperienza di guida tra le più suggestive al mondo.