Se la Francia resta il Paese più visitato al mondo ci sarà una ragione. E non è solo merito di Parigi, capitale amatissima e meta turistica con pochi rivali. Non fosse che per la superficie – è la Nazione più estesa dell'Europa Occidentale – la Francia offre un ventaglio di luoghi come pochi. Ci sono l'Oceano Atlantico e il Mar Mediterraneo, i castelli e i fiumi più navigabili del Vecchio Continente, le Alpi e i Pirenei, foreste verdissime e pianure infinite. E la storia ovunque, non a caso qui è nata l'Europa. Parigi è un mondo a parte, ecco perché abbiamo deciso di proporre cinque itinerari lontano dalla Ville Lumière.
Borgogna, il paradiso del vino
Una terra che stupisce ad ogni sguardo e in ogni momento. Il modo migliore per visitarla è in macchina, quasi perdendosi nel reticolo di strade di campagna che regalano panorami mozzafiato, nella quiete delle antiche abbazie, indugiando nelle viuzze di un villaggio medievale. La Borgogna, paradiso degli appassionati enoici, è ricca di piccoli castelli gioiello che non hanno nulla da invidiare a quelli della vicina Loira. E' un territorio da vivere inspirando tutti gli umori che sanno di cultura, di vino ovviamente e di buon cibo. Tra le bellezze imperdibili citiamo le abbazie benedettine di Cluny e Fontenay, la basilica di Vézelay, l'Hotel Dieu a Bienne, i castelli di Cormatin, La Rochepot e Ancy le Franc, i villaggi medievali di Noyers sur Serein e Semur-en-Auxois. E poi ci sono le Strade del Vino, itinerari stradali che attraversano le colline con vigneti a perdita d'occhio. Qui è possibile fermarsi nelle numerosissime caves per degustare i vini rossi elaborati con le uve Pinot Noir, il più nobile e delicato dei cru ed i fantastici vini bianchi a base Chardonnay. E' un continuo viaggio nel passato dove la dolcezza del paesaggio si mescola con la tradizione, impreziosito dalla leziosità del bien vivre.
Il mare della Bretagna
La Bretagna è ricca di tante anime diverse, che la rendono unica in tutta Europa: dalla natura selvaggia ai siti preistorici, passando per le spettacolari cittadine medievali. Quasi al confine con la Normandia, si trova Saint Malo, la città corsara: un assaggio della storia leggendaria di questa terra. Incantevole e pittoresco il borgo di Dinan, che conserva intatta la sua bellezza medievale così come Quimper, Rennes e Vannes: in queste cittadine, le case a graticcio, i centri storici perfettamente conservati e i vicoli stretti, regalano ai visitatori un tuffo nel tempo. Decisamente più moderna Brest che punta sulla vocazione marittima e sulla cultura moderna. Per chi ama la mitologia, è bello recarsi nella Foresta di Paimpont: qui ogni angolo rigoglioso parla di Re Artù, di Merlino e Morgana, A Carnac si trova uno dei più grandi siti archeologici europei, con oltre 3000 menhir perfettamente allineati. La Bretagna è a vocazione oceanica: a Cancale, patria delle ostriche e a Concarneau, piccola cittadella fortificata, si capisce tutto l'amore per il mare che la regione custodisce gelosamente. Infine, imperdibile e maestosa, la Costa di Granito Rosa è il gioiello di tutto il litorale: qui il mare e il vento hanno modellato le rocce in stravaganti e bizzarre forme che al tramonto si incendiano con il particolare colore della pietra. Vi passa il famoso Sentiero dei Doganieri, un anello che permette di visitare tutta la Bretagna a piedi.
Lione, di tutto e di più
E' la seconda città della Francia, palcoscenico di più di 2.000 anni di storia, con un eccezionale patrimonio culturale. Estendendosi ad Est nel corso dei secoli, senza distruggere i siti esistenti, Lione è riuscita a conservare e iscrivere 500 ettari del centro storico come Patrimonio Mondiale dell'Unesco. Camminare lungo le sue strade, significa compiere un viaggio nel tempo: dall'antico sito di Fourvière ai traboule della rinascimentale Vieux-Lyon, passando per i vicoli scoscesi della collina della Croix-Rousse e i suoi edifici in stile Impero. Lione possiede numerose istituzioni di rilievo come il Museo Lumière (dove nel 1895 fu inventato il cinematografo dai fratelli Lumière), il Museo dei Tessuti (che ripercorre 2.000 anni di storia del settore) e il Museo Gadagne, dedicato alle marionette nel mondo e alla storia cittadina. Storico laboratorio del gusto e dell'innovazione nel campo della gastronomia, la città strabocca di locali. Dai tradizionali Bouchon Lyonnais, alla quindicina di ristoranti stellati, passando per le secolari brasserie e la cucina internazionale, ce n'è per tutti i gusti e portafogli.
Il Reno, i vini e l'Alsazia
L'Alsazia è una regione bilingue che si trova al confine con Germania e Svizzera, attraversata dal fiume Reno e conosciuta soprattutto per le specialità culinarie. A livello naturalistico, le principali attrazioni della zona sono indubbiamente la pianura dell'Alsazia e lo sconfinato Parc régional des Ballons des Vosges. Tra le principali località turistiche spiccano Strasburgo, con al centro il pittoresco quartiere di Petite France (patrimonio dell'umanità UNESCO) e i piccoli borghi medievali di Colmar, Eguisheim e Riquewihr, gemme architettoniche. Durante il viaggio in Alsazia non può mancare una tappa all'Écomusée d'Alsace, curioso museo all'aperto a Ungersheim e al Castello di Haut-Koenigsbourg, tra Obernai e Colmar. Altre due soste da non perdere sono la sede del Parlamento europeo a Strasburgo, e la Cité de l'Automobile di Mulhouse, il più grande museo al mondo riservato alle quattro ruote. L'Alsazia è attraversata anche dalla celebre Strada dei Vini, che va da Marlenheim a Thann, parallela al Reno. In questa regione si producono tre delle varietà enoiche francesi più conosciute in assoluto: Riesling, Gewürztraminer e Pinot grigio. Sulle tavole alsaziane, inoltre, non mancano mai grandi prodotti tradizionali come i crauti, il flammkuchen e il gugelhupf, un dolce a base di uvetta, mandorle e brandy di ciliegia.
La selvaggia Camargue
Questa piccola porzione di terra ai confini del Mediterraneo sembra un universo parallelo rispetto alla classica Provenza ma allo stesso tempo ne è infinitamente complementare. Non sembra Europa ma lo è in pieno. La Camargue è un lembo composto da circa 75mila ettari di sabbia, paludi, stagni e risaie: un immenso parco selvaggio e incontaminato, un tripudio di colori e di scorci inviolati, in cui l'uomo sembra essere ancora un ospite temporaneo. Un luogo che rapisce il cuore per il carattere duro della natura e dei suoi abitanti, ancora profondamente legati alle tradizioni: è la normalità imbattersi in vecchiette in costumi tradizioni, nei guardian (i butteri) col cappello di feltro nero, camicia a fiori e foulard al collo o nei gitani con la chitarra in mano. Ci sono esperienze imperdibili da fare: ammirare i tipici fenicotteri rosa che placidamente oziano negli stagni del Parc Ornithologique du Pont de Gau; una lunga gita in bici sulla Digue à la Mer; una passeggiata a cavallo sulle spiagge bianche al tramonto. E ancora assistere a una feria, ovvero la corrida non violenta, che si tiene sia ad Arles che a Sainte-Marie de la Mer, le cittadine più belle della zona. E infine una cena caratteristica a base di carne di toro o pesce nei tanti mas della zona.