Un nuovo modo di cambiare il mondo

I membri della generazione Z rompono gli schemi, ma sanno essere anche gentili. Parlano dei loro valori e agiscono in base alla loro sfiducia nello status quo. Hanno dimostrato di essere straordinariamente resilienti di fronte a sconvolgimenti geopolitici, disordini sociali e incertezza economica. Nati tra il 1997 e il 2012, gli Zoomer sono orientati ai valori, hanno una mentalità globale, sono attenti all'ambiente, sono inclusivi, sono iperconnessi e, cosa più importante di tutte, sono propositivi e proattivi.

Lungi dall'essere egoisti o pretenziosi, cosa di cui spesso vengono accusati, sono "noi-centrici", sostiene Corey Seemiller, co-autore di Generation Z: A Century in the Making. "Si preoccupano dell'impatto che le leggi, le politiche e persino le interazioni sociali hanno sugli altri, anche se non ne sono direttamente interessati".

Roberta R Katz, antropologa presso Stanford, coautrice di Gen Z, Explained: The Art of Living in a Digital Age, respinge l'etichetta di "fragili", affermando che "in realtà sono piuttosto laboriosi e pragmatici. È una generazione straordinaria".

Come vedremo di seguito, il nuovo approccio della generazione Z al lavoro, all'attivismo, alla tecnologia, al benessere psichico, ai diritti e all'amore sta apportando cambiamenti, con la speranza di aprire la strada a un futuro più equo e luminoso per tutti noi.

Per un gruppo di Zoomer compassionevoli e socialmente responsabili, il lavoro raramente riguarda solo la retribuzione. Si tratta di equilibrio tra vita privata e lavoro, di benefici per la salute mentale, di sostegno alla carriera in un ambiente inclusivo e diversificato e di significatività. Rebecca Morse, 24 anni, insegnante in una scuola secondaria del Regno Unito, parla a nome della sua generazione quando dice che il suo senso di appagamento sul lavoro si basa sul fatto che "la scuola in cui lavoro è in linea con i miei valori (calorosa e accogliente): non credo che potrei lavorare in un istituto che non sia".

Gli Zoomer sono inoltre intraprendenti e innovativi: il 65% di essi desidera creare personalmente qualcosa che cambi il mondo, secondo un rapporto dell'organizzazione no-profit statunitense Girls With Impact. Dasia Taylor, dell'Iowa, Stati Uniti, è riuscita in questo intento. All'età di 17 anni, al liceo, si è imbattuta in una ricerca che mostrava come le persone di colore fossero colpite in modo sproporzionato da complicazioni post-chirurgiche e, a tale scopo, ha inventato suture a reazione rapida che cambiano colore per identificare le ferite chirurgiche infette. Oggi è amministratore delegato di VariegateHealth, un'azienda di dispositivi medici incentrati sull'inclusione che sta cercando di rendere la sua stessa invenzione utilizzabile a livello medico. Taylor si descrive, con la tipica abnegazione della generazione Z, come un "recipiente per il cambiamento". 

Gli appartenenti alla generazione Z sono persone che agiscono. Si pensi al cosiddetto "Effetto Greta", poiché questa generazione non si limita a parlare del cambiamento climatico, ma agisce per arrestarlo.

Secondo l'agenzia specializzata in brand Ogilvy, il 67% dei membri della generazione Z trova importante dare voce alle proprie convinzioni. Chi si ricorda di Greta Thunberg che, con il suo "Come osate?", sfida i leader mondiali nel 2019? Non serve aggiungere altro. Dopo l'omicidio dell'afroamericano George Floyd a Minneapolis, Stati Uniti, nel 2020, manifestanti di appena 15 anni hanno promosso una riforma della polizia. Si tratta di un'azione di sensibilizzazione e di un cambiamento in grande stile.

Gli Zoomer conoscono il loro potere e sfidano il consumismo boicottando la "moda veloce", ad esempio, o diventando vegani. Per loro, cambiare il modo di vivere è una scelta di vita positiva, rappresentata dalla venticinquenne Mikaela Roach, attivista per la giustizia climatica e autrice. Acclamata dalla rivista Cosmopolitan come "gioiosa rivoluzionaria", Roach cattura l'etica di sensibilizzazione della sua generazione quando dice: "Il ruolo del movimento per il clima è quello di fornire un'attraente alternativa praticabile al mondo: un'alternativa così eccitante che la gente non possa fare a meno di muoversi in tale direzione".

Gli Zoomer sono cresciuti con la tecnologia digitale, Internet e i social media. È un'estensione della loro realtà, una parte della loro esperienza vissuta e un mezzo di emancipazione, sebbene siano anche consapevoli dei suoi lati negativi. Hanno sfruttato la tecnologia e l'hanno fatta propria.

La usano per l'espressione creativa e per raggiungere il successo. La ragazza americana Emma Chamberlain, manifesto della generazione Z, aveva solo 16 anni quando ha rivoluzionato YouTube con i suoi vlog senza tagli e realistici. Oggi, a 23 anni, è un'icona dei podcast, un'influencer di lifestyle e un'imprenditrice estremamente ricca.

La usano anche per realizzare invenzioni che aiutano gli altri. SoundMind, una piattaforma di musicoterapia, è stata fondata nel 2021 da Brian Femminella, 23 anni, e Travis Chen, 24 anni, per affrontare la crisi della salute mentale dei giovani, rivolgendosi alla loro generazione.

La generazione Z è all'avanguardia nel vivere e lavorare con l'intelligenza artificiale, in particolare con l'IA generativa. Alcuni si stanno avvicinando ai cambiamenti utilizzandola come aiuto per la redazione di saggi e la revisione del codice, come citato da un recente articolo del Washington Post. Altri temono l'impatto che avrà sulle loro carriere: il 44% dei membri della generazione Z ha dichiarato alla KPMG US Talent Survey 2023 di essere "estremamente o molto preoccupato".

Secondo l'indagine Deloitte Gen Z and Millennial 2023, i giovani della generazione Z hanno sicuramente molte preoccupazioni sociali da affrontare in tema di salute mentale, con il costo della vita, la disoccupazione e il cambiamento climatico in cima alla lista. Quasi la metà degli intervistati, provenienti da 44 Paesi, si sente stressata o ansiosa per la totalità o la maggior parte del tempo.

Molti Zoomer sono cresciuti durante la pandemia, che li ha visti lavorare in remoto; ora, la maggior parte lavora in ufficio solo per una parte del tempo. Per quanto iperconnessi, la solitudine è un fattore unificante, con il 73% dei lavoratori di età compresa tra i 18 e i 22 anni che "a volte o spesso si sentono soli", secondo il Cigna US Loneliness Report 2020. Questo non sorprenderà il professore della NYU Stern, psicologo sociale e autore Jonathan Haidt, che sottolinea: "Più una generazione è connessa digitalmente, più si sente sola".

Secondo Medical News Today, i giovani della generazione Z sono maggiormente consapevoli della propria salute mentale rispetto alle generazioni precedenti e di aver bisogno di sostegno.

Non c'è da stupirsi che la cantautrice Billie Eilish, vincitrice di un Grammy, sia emersa come la popstar della generazione Z per eccellenza. Quando canta di depressione, di autenticità identitaria o di cambiamento climatico, lo fa per una generazione.

Com'è tipico della generazione Z, la ventitreenne Yara Shahidi, una delle protagoniste di Grown-ish, lo spin-off del teen drama Black-ish, non è solo una star di Hollywood, ma anche un'attivista. Portavoce non ufficiale della sua generazione, usa la sua piattaforma per parlare di femminismo, consapevolezza STEM, mobilitazione del voto giovanile e uguaglianza.

Il benessere, ovvero l'attenzione alla salute, alla sanità e ai diritti umani, "è al centro dei pensieri della generazione Z, per gli altri e per il pianeta", afferma Corey Seemiller. "Molti sono sconvolti nel vedere che i progressi compiuti per alcuni gruppi vengono limitati o ridimensionati... Le persone si chiedono perché stiamo facendo passi indietro in termini di giustizia sociale".

È sul posto di lavoro che si viene a conoscenza delle preoccupazioni e delle priorità di molti giovani. Secondo un rapporto del 2021 della piattaforma di networking Tallo, il 99% dei giovani della generazione Z ha dichiarato che la diversità sul posto di lavoro, che comprende il sostegno alle disabilità, l'equità e l'inclusione, è importante per loro; l'80% ha affermato che sarebbe più propenso a candidarsi in un'azienda inclusiva e diversificata. Non si tratta tanto di attivismo da cartelli per strada quanto, piuttosto, di reagire. A quanto pare, gli Zoomer non accettano le ingiustizie sul posto di lavoro, compreso il mobbing. Ecco perché è diventata virale la famigerata clip di Andi Owen, amministratore delegato di MillerKnoll, che ha detto ai suoi dipendenti di lasciare la "città della pietà" quando hanno chiesto se avrebbero perso i loro bonus.

Da sempre pionieri, gli appartenenti alla generazione Z hanno una mentalità aperta nei confronti dei moderni appuntamenti, dell'amore e del sesso, così come dell'identità sessuale e delle politiche di genere. L'autenticità è la priorità assoluta quando si tratta di stabilire un legame significativo. Secondo il Future of Dating Report 2023 di Tinder, l'80% dei giovani tra i 18 e i 25 anni concorda sul fatto che la cura di sé (prendersi cura della propria salute fisica e mentale, del proprio patrimonio e delle proprie relazioni) è la loro priorità assoluta e il 79% desidera lo stesso per un futuro partner.

Qualunque sia il legame, che si tratti di un incontro o di una relazione a lungo termine, "è di moda usare un'app di incontri", dice Karl (nome di fantasia), un consulente creativo di 24 anni del Regno Unito. "È online che si incontrano le persone in modo romantico, piuttosto che in un caffè. Sarebbe strano incontrare un estraneo", dice, attribuendo questo fatto in parte all'odierna cultura post-MeToo, "tranne, forse, a una festa, se c'è un consenso implicito".

Qualunque sia la natura del legame, la compassione e l'inclusività continuano ad andare di pari passo, quindi l'amore, in qualsiasi sua forma, non rappresenta un problema. Questa libertà è accompagnata da nuove regole di fidanzamento e da una terminologia emergente in materia di appuntamenti. Permette a questa generazione, estremamente pratica, di ottenere ciò che desidera nel più breve tempo possibile. Ha trovato il modo di segnalare ciò che sta cercando, ciò che sta offrendo e quanto di più significativo vi si frappone.