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Spiagge 2.0 - Le spiagge più hi-tech e di lusso

Finalmente arrivano le vacanze e abbandonare le quotidiane abitudini tecnologiche lasciando spento il proprio smartphone non è facile. 

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Con la diffusione dei social network, delle app tutto fare e dei servizi prenotabili con un tap dallo smartphone o dal tablet, rimanere lontani da internet e dal web è difficile, anche al mare.

Lo sanno benissimo i frequentatori delle spiagge 2.0, località balneari organizzate di tutto punto per non far sentire tristi i vacanzieri hi-tech e gli amanti della tecnologia più estrema. L'Italia sembra essere all'avanguardia da questo punto di vista. Vediamo perché.

Spiagge 2.0 - Le spiagge più hi-tech e di lusso 01
Spiagge 2.0 - Le spiagge più hi-tech e di lusso 01

L'Italia è uno dei paesi più belli del mondo, patria del benessere e, come tale, molti decidono di passarci le vacanze. Sardegna, Toscana, Calabria, Sicilia, Emilia Romagna e tante altre regioni offrono servizi di prima qualità per le vacanze dei tantissimi turisti che frequentano le loro coste: ristoranti con cucine gourmet, camere e suite in hotel di lusso e all'avanguardia, lounge bar fashion ed eleganti.

E le spiagge private? Il mare e le località balneari sono il fiore all'occhiello del Belpaese, ma i proprietari di lidi e bagni marini sono attrezzati per assicurare il massimo del comfort ai turisti nell'epoca della diffusione della tecnologia smart? Ci stanno provando, con buone idee e ottimo spirito di intraprendenza!

Le idee hi-tech sotto l'ombrellone
Qualche mese fa è andato in scena alla Fiera di Rimini l'evento Sun Next, dedicato a tutte quelle start up che hanno investito nelle nuove tecnologie applicate alle località balneari, lidi e spiagge. Ingegneri, tecnici e amanti della tecnologia e del mare hanno presentato progetti molto interessanti e all'avanguardia con la speranza di ottenere nuovi finanziamenti e diffondere le proprie idee.

I progetti sono vari e sembrano pezzi di un puzzle per la composizione della spiaggia hi tech perfetta: applicazioni con interfacce semplici e rapidissime per noleggiare qualunque tipo di barca in più di 90 porti italiani, piattaforme mobile per ordinare gustosi menù e farseli portare direttamente sotto l'ombrellone, librerie digitali immediatamente a disposizione sul proprio tablet o smartphone grazie ad un codice QR applicato al palo dell'ombrellone (permettono di leggere libri e quotidiani di ogni tipo) e molto altro ancora.

L'obbiettivo comune è quello di provare a rendere anche le spiagge e i lidi, luoghi solitamente poco attrezzati per gli amanti della tecnologia, il posto ideale per nerd e amanti della smart life. Ci saranno riusciti?

Spiagge 2.0 - Le spiagge più hi-tech e di lusso 02
Spiagge 2.0 - Le spiagge più hi-tech e di lusso 02

Smart Beach: la spiaggia italiana 2.0
Sicuramente c'è riuscita una start-up di San Benedetto del Tronto, Astra Tech, con il progetto Smart Beach, la prima spiaggia 2.0 d'Italia e, probabilmente, del mondo. Con Smart Beach si punta a migliorare in maniera semplice ed organizzata un posto piacevole come la spiaggia.

L'idea innovativa è frutto di due ingegneri giovanissimi con esperienze in giro per il mondo, da New York, a San Paolo, passando per Svizzera e Gran Bretagna:"Abbiamo lavorato come bagnini e abbiamo subito capito che le strutture balneari erano rimaste indietro di 50 anni. Servivano nuove idee e nuove soluzioni. Abbiamo pensato a qualcosa di veramente innovativo, di mai visto prima. Abbiamo investito 30 mila euro e sviluppato tre soluzioni per soddisfare le esigenze dei consumatori". La spiaggia pensata da questi due brillanti ragazzi è un insieme di più sistemi, software e hardware, tutti all'insegna della comodità e del relax per la clientela in vacanza: ombrelloni hi-tech che si aprono con un click in pochissimo tempo (l'intera spiaggia può essere "aperta" in soli 40 secondi) e dotati di presa USB per la ricarica del cellulare (Open your beach), piattaforma multilingua software (GetEat) per inoltrare ordinazioni di cibo e bevande in base al menù della struttura dove ci si rilassa e senza muoversi di un metro sulla sabbia bollente. Il tutto funzionante con alimentazione ad energia solare e infrastruttura wi-fi integrata.

I tre ingegneri marchigiani hanno focalizzato l'attenzione sui servizi in grado di rendere unico il soggiorno dei vacanzieri: "le strutture balneari di ultima generazione o quelle più vecchie che hanno subito lavori di ammodernamento, hanno contribuito all'introduzione di nuovi e accattivanti design, grazie all'utilizzo di nuovi tipi di materiali e forme, ma i servizi da erogare alla clientela sono stati totalmente ignorati. La nostra non è l'idea del secolo, ma un progetto del genere non è mai stato concretizzato sulle spiagge adriatiche e italiane".

Idee chiare anche sui prezzi da proporre ai proprietari dei lidi per questo servizio esclusivo: Smart Beach è stato offerto innanzitutto sulla riviera adriatica marchigiana, con l'aiuto delle istituzioni e della Regione. Inizialmente il costo del sistema di ordinazioni, GetEat, è stato gratuito. Successivamente sono state caricate delle percentuali su ogni transazione avvenuta. Per quel che riguarda il meccanismo dell'apertura ombrelloni ad energia solare, il costo è fissato a 50 euro, mentre per la presa USB l'installazione costa 19 euro.

Il progetto marchigiano ha avuto un discreto successo, essendo stato acquistato da numerosi lidi in diverse regioni: Marche, Abruzzo, Emilia Romagna e Toscana. All'estero il progetto ha avuto successo in alcuni stabilimenti balneari di Ibiza, nelle Baleari e di Antigua, nei Caraibi.

Hi tech on the beach dall'Italia all'estero
Smart Beach è un progetto in via di diffusione, applicabile a tutti i lidi, vista la compatibilità delle componenti meccaniche ad energia solare a tutti gli ombrelloni esistenti. Tuttavia ci sono alcuni lidi, in Italia e in Europa, che hanno intrapreso una strada più esclusiva, scegliendo soluzioni ancora più sofisticate e complete.

Un esempio? La spiaggia privata Bagno Andrea, zona 95, di Bellaria Igea Marina e la sua tecnospiaggia. Così come il progetto Smart Beach, anche la tecno beach in questione è dotata di ombrelloni fotovoltaici gestiti da remoto con un semplice computer o un telecomando e lettini con integrate tecnologie wireless. Tuttavia questa struttura turistica balneare ha voluto incrementare il proprio grado di modernità e tendenze digital glamour installando totem interattivi per inviare foto e cartoline elettroniche, ricevere informazioni turistiche e travel-trend in tempo reale, informazioni meteo e aggiornamenti sulla qualità dell'aria. In più, questi totem funzionano anche come ricaricatori per bici e moto elettriche. Presente nello stabilimento anche un sistema di videosorveglianza per prevenire furti e monitorare i bagnanti mentre si divertono in acqua o tra i giardini, tra un corso di fitness e un bagno in mare o piscina.

Spostandoci all'estero, più precisamente a Dubai, la patria degli hotel di lusso, delle innovazioni tecnologiche e del fasto digitale, è possibile osservare, sulle spiagge di Jumeirah, le prime Smart Palm al mondo, palme fotovoltaiche dotate di tecnologie avanzate che producono corrente elettrica pulita e danno l'opportunità ai vacanzieri di ricaricare tablet e smartphone, connettersi ad internet tramite hotspot wi-fi, mostrare le previsioni meteorologiche e condividere il notiziario locale tramite un ampio display. Ogni palma, vera e propria isola tech e attrazione turistica a tutto tondo, accoglie ben otto prese per la ricarica di dispositivi mobili, un hotspot wi-fi abilitato per 50 connessioni contemporanee e luci accese sia di giorno che di notte. Ne sono previste 130, un buon modo per modificare in modo simil-naturale e con uno stile locale l'architettura del paesaggio e il panorama della metropoli araba.

Più vicino al Belpaese, in una località meta di tanti viaggi degli italiani e considerata il top delle destinazioni estive, Ibiza, è stata introdotta una tecnologia per il pagamento del conto dello splendido resort Ushuaïa Ibiza Beach Hotel molto simile a quella presente sugli smartphone di nuova generazione, PayTouch, basata sulle impronte digitali. Si tratta di un'importante svolta tecnologica legata al mondo degli stabilimenti balneari, poiché spesso portarsi dietro il portafogli o il telefonino mentre si è in mare o ci si addormenta in spiaggia è scomodo. Il dispositivo per i pagamenti è molto simile al POS che si trova in qualsiasi negozio, ma al posto dei pulsanti per il codice pin e della fessura per inserire la scheda ci sono due sensori che rilevano le impronte delle dita. Al cliente basta solo pre-registrarsi su un apposito portale web e associare alle proprie impronte la carta di credito. L'operazione, del tutto automatica, consente così di pagare senza portarsi in spiaggia o in camera soldi in contanti, carte di credito o smartphone per consultare le proprie informazioni bancarie. Rispetto agli altri sistemi di pagamenti, PayTouch previene le frodi rendendo l'utente anonimo. Una tecnica simile alla tecnologia NFC, che però ha lo svantaggio di appoggiarsi agli smartphone, che possono essere rubati o al momento di pagare possono avere la batteria scarica o la connessione wi-fi non disponibile.

In Germania, a Westerland, località balneare molto nota sul Mare del Nord e centro principale e alla moda dell'isola di Stylt, ai clienti è data la possibilità di prenotare il proprio lettino solare sul web prima dell'arrivo nella baia. Il servizio rende possibile scegliere la posizione e la fila esatta grazie ad una panoramica completa in presa diretta delle postazioni già occupate. Inoltre, le sdraio dispongono anche di un sistema hi-fi integrato per abbronzarsi al ritmo della propria colonna sonora preferita.

Di ritorno in Italia, a Marina di Pietrasanta, alcuni stabilimenti balneari offrono ai clienti dei lettini solari auto-refrigeranti che spruzzano vapore acqueo freddo ogni volta lo si desideri. Tra i trattamenti hi-tech previsti inoltre, molte spiagge offrono ombrelloni dotati di sensori in grado di monitorare lo spostamento del sole e adattarsi di conseguenza per offrire continuamente un'ombra perpetua ai bambini.

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