Parlare di custom significa parlare di veicoli che vengono modificati, a volte all'estremo, per ottenere personalizzazioni che incontrano i gusti del proprietario del veicolo.
Se intavoliamo un discorso sulle custom car, significa parlare di automobili per le quali vengono costruiti su misura veri e propri costumi per modificarne sia l'aspetto esteriore che la meccanica dell'auto stessa.
Infatti il termine custom car significa proprio auto in costume.
Un'auto che viene customizzata è un auto che può essere considerata una fuoriserie. Vengono realizzate artigianalmente come tutti gli hot rods. Queste vetture sono state notevolmente modificate e la base di partenza è spesso una vettura datata o storica (tipo auto d'epoca).
Nascono come automobili poco costose che venivano alleggerite eliminando alcune parti come paraurti, tetto e finestrini; parti che venivano definite come non indispensabili. Veniva cambiato il motore con uno più performante, gli pneumatici con altri più grossi e si modificava la verniciatura della scocca (doveva essere molto appariscente).
Le origini
Le auto customizzate hanno origine da una restrizione del regolamento dettata della South California Timing Association, che proibì la partecipazione delle vetture hot rods agli eventi di velocità organizzati. Questo perché, secondo il regolamento, le custom car dovevano essere realizzate con una carrozzeria realizzata da una fabbrica di automobili dopo il 1948. Questo portò a una spaccatura tra i due mondi: chi preferì passare alla Rousetta Timing association, chi invece preferì applicare le tecniche di modifica al profilo dell'auto.
Gli street rodders, per poter utilizzare quotidianamente vetture relativamente recenti dal look più aggressivo, decisero di abbassare i telai, tagliare i padiglioni e restringere le sezioni frontali. Terminate le modifiche esterne della carrozzeria e applicata una verniciatura piuttosto standard, si passò all'allestimento interno, per proseguire nel cofano motore e terminare nel bagagliaio dopo aver ripassato anche la sotto scocca.
In poche parole preparare una custom car significa effettuare una rivisitazione a 360° di una vettura che viene ancora prodotta con componenti di ultima generazione.
Canoni estetici e scelte di customizzazione
I canoni estetici utilizzati sono del tutto a gusto personale: possono essere aggiunte o eliminate le parti cromate, applicate particolari e complesse verniciature, ricostruito integralmente l'abitacolo.
Vediamo quali sono i principali elementi che possono essere modificati e come può essere efficacemente accessoriata un'automobile per soddisfare le esigenze degli appassionati:
- La carrozzeria. Per ottenere gli effetti cromatici e ottici desiderati, il lavoro di customizzazione diventa molto lungo: solo se prendiamo in considerazione la verniciatura, tutto il processo che va dalla preparazione della scocca, all'esecuzione e rifinitura il tutto può richiedere oltre trenta, quaranta mani di vernice.
- L'abitacolo. Il rifacimento dell'abitacolo è anche una operazione piuttosto laboriosa: l'interno viene totalmente spogliato di ogni singolo componente e ricostruito con materiali ed elementi di ultimissima generazione. Il bello è proprio il contrasto tra componenti moderni su automobili che hanno, invece, una cinquantina di anni.
Per assicurare il comfort di viaggio, vengono installati degli impianti di condizionamento autocostruiti, tutta la strumentazione del cruscotto viene personalizzata e a seconda dei gusti del proprietario troviamo impianti audio più o meno evoluti e performanti.
- Il bagagliaio. Il bagagliaio, di norma, viene restaurato in armonia con la linea del resto degli interni dell'abitacolo e viene dotato di tutta una serie di accessori indispensabili: attrezzi di ogni specie, taniche per acqua, benzina e olio.
- Serbatoio e motori. Per quanto riguarda la motorizzazione, viene generalmente mantenuta quella originale. Quello che viene fatto è curare in modo estremo l'efficienza e il look. Proprio nel vano motore vengono abbondate le cromature e l'impiego di numerosi particolari cromati.
- Il sotto scocca. Le cromature abbondano anche nel sotto scocca, che comprende anche gomme e cerchioni. Bisogna pensare che questi gioiellini vengono spesso esposti nei vari show, pertanto un sotto scocca che esalti al meglio la vettura durante l'esibizione è d'obbligo.
È importante sottolineare come quelle sopra descritte non siano tutte modifiche necessarie. Volendo si può modificare anche un solo elemento (ad esempio i colori della carrozzeria o i cristalli) a seconda dei propri canoni estetici. Per effettuare i lavori di customizzazione è sempre bene rivolgersi a una officina specializzata che, oltre a svolgere l'opera di restyling della vettura in maniera altamente professionale, potrà facilmente reperire eventuali ricambi o apportare successive modifiche.
I magnifici anni '70: tra esibizioni ed eccessi
Alla fine degli anni sessanta, negli Stati Uniti vennero create delle classificazioni che permettevano delle assegnazioni di premi messi in palio negli Shows. Queste categorie, Mild, Moderate, Semi, Full, Radical custom vennero assegnate per definire la progressiva elaborazione della vettura che permetteva o meno il riconoscimento del modello di auto di partenza. Le elaborazioni potevano essere minime, per enfatizzare qualche particolare del modello, sino a una vera e propria trasformazione. La totale trasformazione delle automobili, partendo da un modello unico nel suo genere realizzato da zero, comunemente detto from scratch, ossia da uno schizzo, porta a dei nuovi esemplari che non hanno niente a che vedere con il modello originale, ma nemmeno con nessuna altra vettura mai prodotta. Questo ha portato a delle estremizzazioni come la riproduzione di una locomotiva oppure di una piscina con tutti eventuali comfort da spiaggia messe su quattro ruote.
Questi eccessi determinarono la fine dell'epoca d'oro delle esibizioni, consentendo la nascita delle street-machines: veicoli estremamente modificati nella meccanica e nella telaistica, ma adatte a un utilizzo normale su strada.
Le custom car oggi: tra alta specializzazione e saloni internazionali
Oggi le custom car sono tornate di moda come veicoli per essere utilizzati giornalmente ma anche come oggetto per collezionisti che cercano di riportare in vita vecchi esemplari. Anche oggi le esagerazioni non mancano e vengono realizzate su ordinazione delle vere e proprie concept car che hanno un costo che si aggira attorno il milione di dollari.
Oggi il panorama della personalizzazione è molto vario, le varie realtà si specializzano più su un determinato segmento di questo mercato d'avanguardia e troviamo chi punta al livello estetico e preparatori che, invece, intervengono più sulla parte meccanica della vettura.
Il Salone dell'Auto di Ginevra è una delle rassegne automobilistiche più importanti d'Europa sin dai primi del 1900. In questa occasioni le principali case presentano le loro ultime novità che verranno lanciate sul mercato, ma anche i prototipi e concept car di modelli ancora in fase di studio che saranno la base dei futuri modelli.
Renault, Opel, Fiat, Mercedes-Benz, Audi, Toyota, Subaru, SsangYong, Dacia, Volvo, Suzuki, Dacia, Jeep sono solo alcune delle case ospiti al salone di Ginevra con le loro novità.
Garace Italia Custom: un'eccellenza italiana
Realizzare allestimenti su misura per le auto in modo da creare delle vetture che rispecchiano i gusti ed il carattere del proprietario come se fossero dei vestiti cuciti da un sarto è l'obiettivo di Garage Italia Custom, guidata da Lapo Elkann, grande appassionato di auto, e grande cultore di stili e tendenze. Garage Italia Custom ha già debuttato al Salone di Ginevra con la sua prima realizzazione: la Fiat 500 X Black Tie. Si sono occupati del look del design di carrozzeria e interni presentando un look gessato sulla carrozzeria ottenuto con una tecnica innovativa il wrap-paint che permette di mettere insieme vernice e pellicole cromate. Il look interno dell'abitacolo è stato riproposto con materiali di pregio come legno massello, alcantara, denim e cashmere.
Seguendo questa scia l'azienda vuole proporre numerose soluzioni stilistiche ed estetiche che permetteranno di soddisfare al meglio il cliente mettendo a disposizione delle soluzioni sempre più simili all'idea che il proprietario ha della propria auto.
E' proprio su questi principi che al Salone di Ginevra sono arrivate proposte di personalizzazione anche da parte di altri marchi dedicate ai possessori di supercar sino ad arrivare a quelle meno appariscenti e messe a disposizione direttamente dalle case costruttrici. Come esempio possiamo citare Audi, BMW e Mercedes.
Diversamente l'ha pensata la Mopar, brand FCA di origine americana che ha messo a disposizione a listino numeri come 25.000 accessori per personalizzazioni tuning per le auto del gruppo.
RUF, azienda tedesca sul mercato da quasi cento anni, lavora come costruttore vero e proprio. Questa azienda si occupa di modificare e stravolgere esclusivamente le Porsche con pezzi di propria produzione.
Il desiderio dell'auto su misura è da tempo un bisogno sempre più diffuso. La personalizzazione non è altro che la differenza tra il lusso e l'esclusività. Ed è proprio su questi principi che si basa l'alleanza tutta italiana tra l'hub creativo di Lapo Elkann e Pirelli, per l'esclusività di poter equipaggiare le vetture con pneumatici a spalla colorata.
Prova di questa unione è stata la personalizzazione degli pneumatici delle due Ferrari di Lapo Elkann: spalla verde in pendant con la ferrari tinta militare, la 458 Italia, e spalla blu per l'elegantissima California blu notte.
Lo stile torinese si sta distinguendo anche oltre oceano con personalizzazioni estreme come ad esempio la 500e di Guerre Stellari che ha mandato in visibilio Los Angeles oppure l'Alfa Romeo 4C “La Furiosa” che con la sua vernice rossa grandiet ha riempito di colore il salone di Dubai.
Normativa italiana e regolamenti europei
La personalizzazione delle auto è un patrimonio italiano. Il marchio più famoso, anche se il fondatore nacque a Vienna, è sicuramente Abarth che da anni permette la personalizzazione dei propri veicoli con kit messi a disposizione dell'acquirente.
C'è da dire però che la personalizzazione nel nostro paese è sempre stata fortemente ostacolata da una serie di regole spesso di difficile interpretazione e talvolta in contrasto tra loro. Il nostro vecchio codice della strada proibiva qualsiasi modifica della vettura se non autorizzata dal costruttore del veicolo stesso. L'articolo 78 del codice della strada viola il principio di libera concorrenza, dando alle case costruttrici l'ultima parola in merito a ogni minima personalizzazione del veicolo, anche solo al semplice cambiamento del diametro dei cerchi, pur mantenendo invariato il rotolamento dello pneumatico.
Il nuovo codice Europeo, che è stato recepito dallo stato Italiano, riconosce la possibilità di poter personalizzare la propria auto senza dover ricorrere al nulla osta del costruttore, per la gioia di tutti gli automobilisti desiderosi di rendere unica la propria automobile, ma che non lo fanno per paura di incappare in sanzioni amministrative.
Il Salone dell'Automobile di Parigi, tra innovazione e tradizione
Questo autunno ci sarà il Salone dell'Automobile di Parigi, un evento internazionale che si svolge ogni due anni. In questa occasione visitatori e giornalisti provenienti da un centinaio di paesi si trovano in città per poter partecipare a questo grande evento per ammirare sia veicoli di ultima generazione che quelli d'epoca nella mostra storica realizzata ad hoc.
Il salone di Parigi permette di riunire marchi e veicoli di tutto il mondo dai più conosciuti e celebri a quelli poco noti. In questa occasione si possono vedere veicoli di tutti i generi, dai più costosi e di gamma molto alta alle super sportive, ai veicoli elettrici. Tutti i protagonisti del settore automobilistico mondiale partecipano a questo evento... chissà che sorprese ci riserverà questo anno per il mondo della customizzazione!
Tra la nostalgia e le nuove tecnologie: la nuova giovinezza delle auto d'epoca
Nel panorama delle custom car, le auto d'epoca occupano una fetta di mercato che negli utlimi anni ha visto una continua espansione. Un ritorno alle origini se vogliamo, visto che il fenomeno della customizzazione di automobili, come abbiamo già avuto modo di vedere, ha avuto origine proprio trasformando vecchie auto, spesso destinate a qualche discarica, poichè più economiche dei modelli più recenti. A metà strada tra un passato nostalgico e a tratti fiabesco e un futuro che le vede protagoniste di una nuova e inaspettata giovinezza, le auto d'epoca hanno riacesso le braci della passione in molti amanti delle quattro ruote e stanno ottenendo un grande successo anche tra i giovani e i giovanissimi, oltre che sulle vecchie generazioni.
Da modelli obsoleti e superati queste vetture sono diventate uno status symbol di eleganza ed esclusività da esibire e di cui andare fieri. Ciò è in larga parte dovuto a una corrente culturale emergente che, dal cinema alla moda, guarda al passato con uno sguardo incantato e fiabesco.
Le auto d'epoca sono oggi tra i modelli di autovetture che più di sovente vengono personalizzate e riproposte in una nuova versione che unisce il fascino intramontabile di una vecchia berlina sportiva alle nuove tecnologie.
Motore, abitacolo e sistema frenante sono le parti delle auto d'epoca che più spesso vengono oggi customizzate, mentre più raramente vengono svolti interventi sul bagagliaio e il sotto scocca che vengono di solito mantenuti fedeli al modello originario.
Motori e passione, la customizzazione nel mondo delle due ruote
Questa attitudine custom è un modo di vivere anche il settore motociclistico che è caratterizzato soprattutto dalla propensione del motociclista di voler guidare qualcosa di unico e solo suo.
Le moto customizzate sono spesso caratterizzate da sedute molto basse, interasse lungo e pedane avanzate, uno pneumatico posteriore molto largo e particolari e accessori di vario genere. L'insieme di tutte queste modificazioni permettono di ottenere un esemplare unico e personalizzato.
Questi sono veicoli che vengono definiti senza tempo, perché la loro linea è rimasta invariata nel corso degli anni. Sono veicoli adatti ad ogni tipo di spostamento, dal viaggio breve a quello lungo e sono moto molto comode sia per chi le guida che per il passeggero.
Le motociclette custom si distinguono solitamente per le numerose cromature e le verniciature molto particolari e appariscenti, soprattutto nella parte anteriore, per non parlare di optional come borse laterali di enorme capienza che ben si prestano ad essere personalizzate con l'aggiunta di ricamature, borchie o distintivi.
Il produttore più conosciuto al mondo è l'Harley-Davidson di Milwaukee negli Stati Uniti, anche se anche se Suzuki e Honda hanno realizzato veicoli molto simili a quelli statunitensi sia per il design che per le prestazioni. Successivamente anche altri produttori hanno intrapreso progetti in questo settore come Kawasaki, Yamaha e Moto Guzzi.
Esistono molti preparatori per le moto Custom che forniscono parti estetiche o che le producono direttamente da zero per personalizzarle completamente.
Anche in Italia si sono diffusi i Customizer che contribuiscono a mantenere elevata l'arte di questo mestiere puramente artigianale. Questi artigiani non si limitano a recuperare i vari pezzi dai cataloghi, ma disegnano e costruiscono da zero telai, pedane, serbatoi e fari.
Le custom si possono suddividere in numerose categorie. Tra le tante, le più note sono i Chopper, i Bobber, le Old Style, ma in continuazione vengono creati nuovi nomi per identificare queste moto, che possono essere definite delle vere e proprie sculture d'arte.
I Chopper hanno avuto vita grazie alle grandi personalizzazioni di questo genere motociclistico. Sono caratterizzati da lunghe forcelle e si sono particolarmente diffusi negli USA e in Svezia soprattutto negli anni sessanta. La casa produttrice più celebre di Chopper è la Orange Country Choppers, situata a Orange Country che ha preso molta notorietà grazie al programma American Chopper.