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I migliori videogiochi di guida (di sempre)

La simulazione di guida è stata introdotta nei videogiochi a partire dai primi anni '70 e il suo successo continua ancora oggi tra gli appassionati. Ecco i simulatori di guida che hanno resistito nel corso degli anni

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Nel 1974, con Gran Trak il giocatore poteva condurre un pallino bianco lungo un percorso delimitato da puntini. Oggi è più probabile condurre veicoli simili a quelli reali tra paesaggi splendidamente illuminati, con motori e sospensioni truccate e ogni tipo di opzione per ottenere vantaggi.

Ma nella realtà il concetto alla base dei videogiochi di guida non è molto cambiato. Si tratta generalmente di una competizione, contro il tempo e contro gli avversari. Alla base del loro successo c'è il fatto di essere giochi entusiasmanti e di facile comprensione, che permettono anche di condurre auto che sarebbe impossibile guidare nella realtà, in luoghi improbabili da visitare. I vecchi giochi sono stati dimenticati in fretta con l'arrivo della nuova tecnologia che li ha spazzati via, eppure alcuni hanno mantenutointatto il loro fascino: eccone dieci che si sono conquistati un posto nella nostra memoria.

Pole Position (arcades, 1982)

Classico videogioco arcade, Pole Position presenta una cabina in stile cockpit con volante, leva del cambio e pedali. Oggi sembrerebbe una grafica veramente basica – un'auto dal design semplice su una pista grigia che sfreccia attraverso un anonimo paesaggio verde – ma da sempre questo gioco ha fortemente ispirato tutti videogiochi di guida.

MicroProse Formula One Grand Prix (Amiga, Atari ST, PC, 1991)

Il creatore di questa serie, una delle prime simulazioni di guida realistiche, è l'autore di videogiochi Geoff Crammond, già ingegnere nel settore della difesa. I piloti potevano bilanciare la lunghezza delle marce e l'altezza degli alettoni. In gara il controllo della vettura poteva essere compromesso dall'usura degli pneumatici, dal sistema di frenata scarso e dalla pessima sterzata. Le piste erano riprodotte in modo così preciso che gli appassionati di corse le conoscevano nei minimi dettagli.

DiRT Rally 2.0 (PC, PS4, Xbox One, 2019)

I videogiochi di Formula Uno a volte sembrano dipendere più dalla qualificazione e dal bilanciamento, che non dall'effettiva competizione. Non è il caso dei videogiochi di rally, dove spesso la sfida si gioca anche solo nel saper tenere l'auto in strada. Con i suoi circuiti di rallycross riprodotti dal mondo reale e le auto dagli anni '60 ai giorni nostri, DiRT è un gioco veramente completo. La messa a punto completa dei motori e gli pneumatici Pirelli rappresentano solo alcune delle opzioni, a volte anche troppo complesse.

Out Run (arcades, 1986)

Un altro classico dei videogiochi arcades, Out Run mette in pista una fiammante Ferrari Testarossa che sfreccia lungo una serie di autostrade fino a raggiungere un checkpoint prima della scadenza del tempo. La minaccia di scontro è costante, a causa della presenza di molte altre vetture che viaggiano nella stessa direzione e dei numerosi saliscendi che spesso nascondono imminenti ostacoli.

The Need for Speed (3DO, PC, PS1, Sega Saturn, 1994)

Nel gioco The Need for Speed i veicoli in arrivo dalla direzione opposta creano una continua tensione tra i concorrenti e ogni mossa sbagliata può causare uno scontro o dare il via all'inseguimento della polizia. Gareggiare contro un amico con le realistiche supercar in modalità a schermo condiviso era particolarmente snervante. Ventisei anni più tardi la serie è ancora popolare, grazie anche ad un adattamento cinematografico.

Burnout 3: Takedown (PS2, Xbox, 2004)

La serie Burnout porta i giocatori su strade ed autostrade trafficate, ricompensando con bonus i piloti particolarmente audaci. Una delle sfide di gioco più divertenti è quella del crash mode, dove bisogna provocare un incidente a catena cercando di ottenere più punti possibile.

Midtown Madness 2 (PC, 2000)

Non particolarmente ricordato, Midtown Madness 2 di Microsoft ha avuto successo per le sue ambientazioni realistiche a Londra e San Francisco. I giocatori che conoscevano bene le due città potevano approfittare delle loro conoscenze locali per trovare la giusta via. Anche lo stile di corsa arcade era divertente.

Mario Kart Wii (Wii, 2008)

La lunga serie di corse go-kart di Nintendo – con 14 episodi fino ad oggi – è un perfetto party game, con giocatori incoraggiati a sabotare i rivali utilizzando armi e trappole e ottenere subdoli vantaggi trovando scorciatoie. Questa edizione era accompagnata da un accessorio che trasformava il controller di movimento della Wii in un volante.

Desert Bus (mai pubblicato, 1995)

Progettato per essere inserito in Smoke and Mirrors, videogioco ideato dagli illusionisti Penn & Teller, Desert Bus richiede ai giocatori di guidare un bus nel corso di un viaggio di otto ore da Tucson a Las Vegas, in tempo reale. Il gioco non può nemmeno essere messo in pausa. Fortunatamente per i giocatori, l'editore è fallito prima di poter pubblicare il gioco.

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