E' del 23 ottobre 1928 il primo documento conservato del nostro Archivio storico in cui si fa riferimento alla biblioteca aziendale: si trattava di una biblioteca circolante a disposizione del personale iscritto al “Dopolavoro Aziende Pirelli”, con 800 volumi e un vero e proprio regolamento. La “Ditta, oltre che supportare gli oneri dell'amministrazione della Biblioteca, concorrerà al suo incremento con una somma annua per l'acquisto di nuove opere”; il prestito non poteva superare i 20 giorni, per un massimo di 2 libri a richiesta. Negli anni successivi la biblioteca trovò una sua collocazione all'interno della Bicocca degli Arcimboldi, e – dopo un periodo di chiusura durante la guerra – fu riaperta nell'ottobre del 1945 in una nuova sede. Il “Notiziario Pirelli” del 1° febbraio 1946 faceva infatti riferimento all'apertura di una “Sezione della nostra Biblioteca a Milano-Brusada in un locale al 2° piano di Via G.B Pirelli” nata con l'obiettivo di “aumentare il numero dei volumi con opportuni acquisti per fornire a tutti quel mezzo potente di ricreazione e di educazione che è il libro”.
Nel 1946 erano circa 3000 i volumi della nuova biblioteca, scelti dai lavoratori attraverso i cataloghi messi a disposizione dall'azienda. L'importanza attribuita da Pirelli alla diffusione della lettura tra i suoi dipendenti è evidente inoltre nel “Notiziario Pirelli” dal titolo “Il lavoratore non legge”: “bisogna andare incontro al lavoratore dopo le fatiche e i disagi della sua giornata lavorativa e cercare di facilitargli la vita intima suscitando in lui il desiderio di spaziare al di fuori del clima di fabbrica”. E' in quest'ambito che nasce per iniziativa del Comitato di Redazione del Notiziario il Centro Culturale Pirelli. Come racconterà Silvestro Severgnini, promotore del Centro Culturale, in La cultura come il pane per la rivista “Pirelli” del 1951, il Centro nacque con lo scopo di “raggruppare e coordinare varie iniziative a carattere educativo già esistenti nell'ambito della nostra Ditta o tuttora allo studio con lo scopo di tendere al miglioramento del livello medio culturale dei lavoratori”. Tra le attività del Centro: non solo la “biblioteca Pirelli”, ma anche le “riunioni in fabbrica”, la “scuola interna di selezionamento”, eventi musicali e teatrali, mostre e rassegne cinematografiche, convegni a cui erano invitati scrittori e artisti di fama mondiale, come Milan Kundera e Cesare Zavattini.
Negli anni successivi la biblioteca crescerà fino a raggiungere i 10.000 volumi nel 1956; nel 1957 un'intera pagina di “Fatti e notizie” è dedicata al rinnovo della biblioteca, che si dota di nuovi spazi in viale Sarca 183, dove rimarrà fino al 1972. La novità era la sala di lettura dedicata a giornali e riviste e alla consultazione dei libri direttamente dagli scaffali. I prestiti librari erano saliti a 50.000 unità, segno tangibile dell'interesse di moltissimi dipendenti per la lettura. Nel 1972 la biblioteca aziendale venne trasferita dal fabbricato “Attività Creative” al fabbricato 120, sempre in viale Sarca, dove venne predisposto uno sportello gestito dal “Gruppo Attività sociali”. Per i suoi ricercatori e ingegneri Pirelli aveva messo a disposizione anche una Biblioteca Tecnico-Scientifica composta da circa 16000 volumi sulla tecnologia della gomma e dei cavi dall'Ottocento fino ai nostri giorni. Dal 2010 tale biblioteca è consultabile presso la Fondazione Pirelli.
Oggi Pirelli, in linea con questa lunga tradizione e a supporto di #ioleggoperché, iniziativa promossa da AIE (Associazione Italiana Editori) a favore della lettura, aprirà a breve due nuove biblioteche aziendali nell'Headquarter di Milano Bicocca e nella fabbrica di Bollate, sulla scia della positiva esperienza della Biblioteca aziendale del Polo Industriale di Settimo Torinese, attualmente la prima biblioteca privata inserita nello Sbam (Sistema bibliotecario dell'area metropolitana torinese). I cataloghi delle tre biblioteche aziendali saranno arricchiti annualmente di nuovi volumi, anche con libri di letteratura per l'infanzia.
Lo stesso spirito che ha animato la prima biblioteca circolante del 1928 continua ancora oggi attraverso l'apertura di queste nuove biblioteche aziendali, creando così un nuovo punto di incontro in cui la lettura è canale di comunicazione, di scambio e aggregazione. Le iniziative legate alle tre biblioteche Pirelli sono infatti parte integrate dei numerosi progetti dell'Azienda volti al miglioramento della qualità della vita e dell'ambiente di lavoro.
Per ulteriori approfondimenti: www.fondazionepirelli.org