Dal cinema di fantasia a quello delle commedie romantiche, passando dai cartoni animati ai gialli, fino ad arrivare ai polizieschi, le automobili hanno spesso accompagnato i protagonisti delle pellicole cinematografiche, meritandosi, alle volte, la nomination a miglior attore non protagonista!
Numerosi sono i film che si sono nutriti dell'anima di un'automobile che ha dato un significato più profondo alla trama, che ha rappresentato il momento storico come emblema di una realtà che si specchia in uno status symbol inconfondibile. Tanto quanto la sceneggiatura, tanto quanto i costumi, tanto quanto la scenografia e la regia, la presenza di un'automobile può fare la differenza in una pellicola cinematografica. Ha un'anima e un cuore, alle volte un cervello pensante che la fa agire e reagire. Ci troviamo davanti a un vero personaggio che ha il suo ruolo e lo vive fino in fondo.
Sin dai primi anni del dopoguerra, le auto sono apparse sul grande schermo per raccontare la vita di un'Italia che cominciava a vivere di profondi e rivoluzionari cambiamenti. Per non parlare della storia del cinema americano che ha assurto a simbolo indiscusso di intere generazioni raccontate, auto d'epoca che restano, ancora oggi, fortemente legate al mito.
Numerose sono le scene che ci tornano facilmente alla memoria e molte altre le troviamo andando a studiare una cinematografia più lontana. Difficile scegliere un film piuttosto che un altro visto che ognuno di loro risponde all'entusiasmante urgenza di raccontare quanto magnifiche siano state le performance di questi attori non attori.
Proviamoci con degli esempi che, siamo sicuri, ricorderete anche voi!
Ford V8 Flathead (Gangster Story)
Nel 1967 esce il film Gangster Story in cui si raccontano le vicende di Bonnie Elisabeth Parker e Clyde Chestnut Barrow, la storica coppia di criminali degli anni trenta. Dopo aver ricevuto un'accusa di omicidio, Clyde decide di scappare e, insieme a Bonnie, cominciano una vita in fuga fatta di rapine, sequestri di persona e inseguimenti che trova il suo epilogo in una tragica imboscata in cui rimangono uccisi nella loro Ford V8 Flathead crivellata di colpi di pistola e in cui vengono rinvenute quindici targhe diverse. Inseguimenti, sparatorie, tutto il pathos di un gangster movie vissuto anche attraverso le automobili che dimostrano di avere una personalità e un ruolo ben precisi.
Chevelle Malibu (Pulp Fiction)
Qualche anno dopo, il 14 ottobre del 1994, esce nelle sale un altro gangster movie destinato a rimanere nella storia del cinema come uno dei film più amati di sempre. Oscar alla migliore sceneggiatura, Pulp Fiction di Quentin Tarantino diventa un mito, consacrando il suo regista come uno dei più apprezzati del tempo, il cui stile diventa un genere a tutti gli effetti. Un intreccio di storie che non segue un ordine cronologico, in un'interpretazione visionaria del regista. L'auto di Vincent Vega, il protagonista interpretato da John Travolta, era una esclusiva Chevelle Malibu del 1964 che apparteneva allo stesso regista e che fu rubata proprio durante le riprese.
De Tomaso Mangusta - Jeep BAW BJ212 (Kill Bill)
Altro capolavoro di Tarantino è Kill Bill in cui il regista mette in scena automobili con un vero e proprio significato escatologico come la De Tomaso Mangusta (la mangusta è l'unico animale in grado di uccidere un cobra). L'auto di Bill è invece una Jeep BAW BJ212.
Questo film è stato omaggiato anche durante la Festa del Cinema di Roma in cui Mazda era partner ufficiale. E' stato creato un fondale a cerchio, ripreso da 64 telecamere, che ricostruiva una sequenza tratta dal film e, al centro di questa scenografia, una Mazda MX-5. I visitatori hanno potuto rivivere quel momento, calandosi nei panni dei protagonisti, indossando i costumi di scena per essere ripresi nel video e immortalare il loro momento da star.
Aston Martin DB85 - Jaguar XKR – Aston Martin V8 Vantage (007)
Molti degli inseguimenti più celebri del cinema appaiono nella serie di film dell'Agente 007, James Bond. La lotta del bene contro il male e la rassicurante superiorità dell'uomo rispetto alle diavolerie tecnologiche assicura a questo personaggio e alle sue storie un successo anche grazie alla sua immagine di uomo perfetto, bello, affascinante che conosce le arti marziali e parla diverse lingue. La frase con cui si presenta “Sono Bond, James Bond” è rimasta alla storia e viene associata dai più all'invocazione di fascino e seduttività. L'auto che più lo identifica su tutte è la splendida Aston Martin DB5, dotata di mitragliatrici, cortina fumogena, spargichiodi, scudo posteriore antiproiettile, carrozzeria blindata e targhe intercambiabili. La DB5 appare per la prima volta accanto a Bond nel film del 1964 Goldfinger, di cui ricordiamo anche una splendida colonna sonora.
La Jaguar XKR del film del 2002 La morte può attendere era dotata di mitragliatrice nel baule, missili laterali e bombe a razzo posteriori.
Nel 1987, nel film Zona Pericolo, arriva la Aston Martin V8 Vantage, sempre più inarrivabile, una vera star del film con sci estraibili, scanner radio, propulsori a razzo, cristalli antiproiettile, ruote a chiodatura estraibile e un dispositivo di autodistruzione a timer.
Ma è davvero lunghissima la lista di storiche Aston Martin, BMW, Ferrari, Chevrolet, Alfa Romeo e Lotus che incontriamo sullo schermo accanto a Bond e che sono vere e proprie complici della spia. Forse uno dei casi più emblematici in cui l'auto recita accanto al protagonista. Sono veicoli fatti per combattere, che non si limitano a una guida sportiva; non sono vetture di rappresentanza ma contribuiscono a raggiungere un climax perfetto di concitazione e suspense.
Lamborghini Murcielago Roadster (Batman Begins)
Altra auto perfetta per questo scopo è la Batmobile, una berlina al servizio della giustizia. E' curioso sapere che non era solo frutto di effetti speciali, ma un'auto realmente funzionante (o almeno così si dice!) con un motore marciante, mitragliatrici, tettuccio ritraibile, sistema di riconoscimento vocale, radar e faro della polizia. Una vera alleata di Batman e Robin che, nel film Batman Begins del 2005 è una splendida Lamborghini Murcielago Roadster.
Defender (Lara Croft: Tomb Raider)
Nel film del 2001 Lara Croft: Tomb Raider compare una straordinaria Defender realizzata apposta dalla Land Rover.
Maggiolino Volkswagen (Herbie, un maggiolino tutto matto)
Animata e dal cuore decisamente più tenero delle colleghe sopra citate, arriva sul grande schermo nel 1969 Herbie, Un Maggiolino tutto matto. Un Maggiolino Volkswagen che pensa, si emoziona e soffre come un essere umano. Il suo proprietario si adatta prontamente a questa strana e speciale relazione con la sua auto e insieme superano mille peripezie. Campione di simpatia, Un Maggiolino tutto matto è uno dei più famosi film d'avventura comica della Walt Disney. Il grande successo ha fatto sì che quella di Herbie diventasse una saga e così nel 1977 esce nelle sale Herbie al rally di Montecarlo e nel 1980 Herbie sbarca in Messico.
Aston Martin DB9 – Maserati Ghibli – Ferrari 458 Italia (Fast and Furious)
Le corse di Herbie nulla hanno però a che vedere con quelle riprese nella saga Fast and Furious. Una serie record di auto che hanno fatto storia: esemplari di potenza, una vera gara nella gara. Dalla Aston Martin DB-9 alla BMW Serie 3, alla Maserati Ghibli, Ferrari 458 Italia, Audi R8, Jeep Wrangler Unlimited, fino alla Mercedes Benz Classe G.
Toyota Tundra T3 Special Edition (Terminator 3)
Cattiva e performante anche la celebre Toyota Tundra T3 Special Edition che compare accanto a Harnold Schwarzenegger in Terminator 3. La versione prodotta per il film andò distrutta sul set, ma a seguito del film, ne venne prodotta un'edizione speciale di cui furono venduti 200 esemplari. In Terminator 2, invece, l'attore pilota una due ruote Honda XR.
DeLorean (Ritorno al futuro)
E non possiamo non citare una vettura fantastica quando si parla di "macchina del tempo più famosa di sempre". Di recente celebrata nuovamente al cinema, nella data che portò nel futuro i due protagonisti, il 21 ottobre 2015, la mitica DeLorean di Ritorno al Futuro resta, dal 1985, l'auto per eccellenza. Costruita solo tra il 1981 e 1983, la DeLorean era caratterizzata dagli sportelli che ricordavano le ali di un gabbiano e la carrozzeria di acciaio inossidabile non verniciato.
Cadillac – Chevrolet – Corvette (Cars)
Restando tra fantasia e realtà non si può non pensare alle mini auto del film d'animazione Pixar Cars, che nel 2006 disegna sullo schermo auto storiche come la Chevrolet, la Cadillac, la Corvette, la Fiat 500 tutte colorate e animatissime.
Ferrari 250 GTO (Vanilla Sky)
In Vanilla Sky, in un sogno dal quale non si è ancora svegliato, Tom Cruise esce di casa per ritrovarsi in una Manhattan deserta a bordo dell'italiana Ferrari 250 GTO: ecco il fascino di un'automobile come mito inarrivabile e come espediente per dare più corpo alla trama.
Lotus Esprit (Pretty Woman)
Il cinema americano ha prodotto anche film in cui il protagonista viene accostato romanticamente a un'auto, magari per rappresentare un riscatto sociale, un desiderio di emancipazione e rivincita. Nel 1990 esce nella sale il film forse più romantico di sempre, Pretty Woman. Una bellissima storia d'amore tra una prostituta e un miliardario, una favola in cui il finale è ribaltato perché, come dicono i protagonisti, alla fine della storia è lei che salva lui. E rimane tra le più celebri la frase di Vivian, Julia Roberts che, al volante di una Lotus Esprit, dice: “curva come se fosse sulle rotaie”.
Ford Thunderbird (Thelma e Louise)
Conquista l'Oscar per la miglior sceneggiatura il film del 1991 diretto da Ridley Scott e interpretato da Susan Sarandon e Geena Devis, Thelma e Louise: due amiche che a bordo di una Ford Thunderbird partono per un week end in montagna che riserverà loro una serie di accadimenti che sconvolgerà la vita delle due protagoniste. Una vera epopea on the road al femminile che sconcertò i benpensanti dell'epoca facendo parlare di femminismo criminale.
Alfa Romeo Duetto (Il Laureato)
Altro Oscar va anche alla regia per il film di Mike Nichols con un allora sconosciuto Dustin Hoffman, Il Laureato. La scena più potente del film vede la corsa in chiesa di Hoffman a bordo di un'Alfa Romeo Duetto per impedire il matrimonio della donna che ama. Da sottolineare che la Duetto rimane l'auto più longeva dell'Alfa Romeo, appena celebrata al Salone di Ginevra.
Ford Gran Torino (Gran Torino)
Nel 2008 Clint Eastwood rende omaggio a un auto dedicandole il titolo di uno dei suoi capolavori cinematografici: Ford Gran Torino del '72. In una storia in cui si parla della coscienza della responsabilità dei padri verso i figli, facendo i conti con la morte.
Chevrolet Speciale De Luxe (Gioventù bruciata)
Il film Gioventù Bruciata del 1955 consacrò l'attore James Dean a mito. Nel film guidava una Chevrolet Special De Luxe e il 30 settembre di quello stesso anno morì proprio mentre era diretto, sulla sua Porsche 550 Spyder, a un corsa automobilistica a Salinas.
Dodge Monaco (The Blues Brothers)
Nel 1974 esce il film The Blues Brothers in cui la Dodge Monaco è un'auto della polizia a tutti gli effetti.
Ford Mustang GT390 (Bullit)
Nel 1968 Steve McQueen è Bullit, un tenente della squadra omicidi molto astuto e diffidente che lavora con una Ford Mustang GT390 verde.
Lancia Aurelia (Il sorpasso)
Il mito dell'automobile vive anche nel cinema italiano e con Il Sorpasso di Dino Risi appare sugli schermi la Lancia Aurelia prodotta in Italia dal 1950 al 1958, la spider considerata una delle auto più belle mai costruite al mondo, con forti richiami agli Stati Uniti come il parabrezza panoramico dal profilo cromato. Uno spaccato preciso e cinico dell'Italia del boom in cui Gassman, magistralmente diretto da Risi, interpreta tutti i difetti dell'uomo di quei giorni, l'artificiale euforia, la presunzione, l'irresponsabilità, il vuoto di fondo. Ma, d'altra parte, anche i pregi della generosità e della disponibilità. E l'Aurelia che incarna alla perfezione tutti gli elementi dell'epoca, bellissima ed elegante, venne presto identificata come il mezzo attraverso il quale dichiarare la propria aggressività, la spacconeria musicata dal clacson che Gassman suona in molte delle sequenze delle corse in auto tra la campagna e la città.
Giulietta Spider – Cadillac – Chevrolet (La Dolce Vita)
Ne La Dolce Vita, indimenticabile film di Federico Fellini che uscì nelle sale nel 1960, uno straordinario Marcello Mastroianni interpreta Marcello Rubini, giornalista bello e amato ma infelice e insoddisfatto. E' il film in cui si identifica la sfrenata mondanità della tempo, in una serie di contraddizioni sociali socio-economiche del Paese. Si racconta la vita dei vip di Via Vittorio Veneto, in cui prevalgono i piaceri di uno stile di vita elegante ma frivolo. Molti solo i modelli di auto che aiutano il regista a rappresentare la realtà di quegli anni, dall'Alfa Romeo 1.9, alla Giulietta Spider, le molte Fiat, le Lancia tra cui spiccano una Appia e un autocarro Esadelta del 1963 e anche le straniere Cadillac, Chevrolet e Triumph. Senza dimenticare la Renault Floride, l'auto di Brigitte Bardot e la Mercedes 300 SL “Ali di Gabbiano”. Resta alla storia la scena della fontana di Trevi in cui la bella Anita Ekberg si immerge di notte e chiama il suo Marcello.
È finito il nostro viaggio, un viaggio che non rispetta fedelmente la cronologia ma che mette in luce il rapporto tra auto, motori e cinema in cui si mescolano l'odore della benzina e l'odore delle vite raccontate sul grande schermo e che hanno influenzato intere generazioni fino ai giorni nostri.