20 words for a new world: Telefono
Chi ha figli mi può capire: la lotta quotidiana per limitare l'uso dello smartphone. Mia moglie alla fine del 2019 ha negoziato duramente con mia figlia: 30 minuti al giorno al massimo, 3 ore e mezza alla settimana, cercando di spiegare come sia molto meglio vedere gli amici di persona piuttosto che attraverso un Facetime, Skype, Zoom o quant'altro. La negoziazione diventa anche più difficile quando ti senti dire - non a torto - che noi stessi passiamo troppo tempo con lo smartphone: ad esempio per sapere che tempo fa e la temperatura (devo prendere una giacca pesante?) non usciamo più sul balcone, ma controlliamo una app sulle previsioni del tempo.
Poi arriva il Covid-19 e cambia tutto. Lo smartphone diventa il mezzo per comunicare e per tenerci in contatto con le persone che amiamo, non potendo rimanere in contatto in loro fisicamente. Allora cambia la prospettiva: lo smartphone diventa il tramite tra te e gli altri, non solo uno strumento. Anche qui i confini tra la vita vera e quella digitale diventa sottile, si affievolisce fino a scomparire. Ma cosa succederà quando potremmo riacquistare una parvenza di normalità nella nostra vita sociale? Adesso mia figlia può rivedere i suoi amici e si dimentica spesso lo smartphone a casa. Quando questo succede mia moglie glielo ricorda e insieme sorridiamo pensando che circa 40 anni fa eravamo in lotta per i tempi di utilizzazione dello smartphone… scusate, 4 mesi fa.