Internet of Things
Nell'era degli smartphone, l'idea che gli esseri umani possano collegarsi tra di loro con modalità nuove ed innovative non fa più notizia. La connessione di oggetti però, come pure i motivi per cui li si vorrebbe connettere, può risultare di più difficile comprensione. Nonostante ciò, tutto ciò che ci circonda, dai contatori di energia agli elefanti, è collegato ad una rete che si sta espandendo ad una velocità incredibile, la cosiddetta Internet of Things, ossia Internet degli oggetti o IoT. (La speranza per gli elefanti è che la marcatura elettronica li protegga dai bracconieri).
Gartner, una società che si occupa di ricerche, afferma che 6,4 miliardi di "oggetti" connessi saranno utilizzati in tutto il mondo entro la fine del 2016 . Cisco, uno dei principali fornitori di apparati di networking, nonchè pioniere della tecnologia IoT, ritiene che la cifra aumenterà fino a 50 miliardi entro il 2020 . Indipendentemente dai numeri, l'Internet degli oggetti è destinato a diventare onnipresente, nel senso stretto della parola.
Già ora, quasi tutto ciò che riusciamo ad immaginare è collegato ad un qualche genere di rete. Le automobili non sono certamente escluse, essendo all'avanguardia dell'evoluzione di un mondo realmente connesso. Questo riguarda soprattutto gli pneumatici. Da diversi anni gli esperti di dati di Pirelli raccolgono ed integrano le informazioni delle flotte provenienti dai Cyber Tyre utilizzando i sensori incorporati al fine di misurare l'usura degli pneumatici, i carichi verticali, la temperatura e la pressione direttamente durante il loro utilizzo.
Ma perchè connettere tutti questi "oggetti"? Per l'informazione, e, ancora più importante, per il valore dell'informazione nel prendere decisioni e nell'automatizzare i processi.
L'idea è che connettendo e condividendo le informazioni derivanti dagli oggetti e dai prodotti che ci circondano (elettrodomestici, illuminazione stradale, segnaletica, luoghi e strutture ricreative, infrastrutture e trasporto pubblico, e, ovviamente automobili, per fare qualche esempio) la nostra vita ed il nostro benessere potranno trarre svariati vantaggi. Le persone potranno utilizzare meno energia, prendersi maggiormente cura della propria salute e condurre una vita più sicura e maggiormente produttiva. Le aziende potranno automatizzare un maggior numero di processi, utilizzare minori risorse e migliorare la logistica delle proprie attività. In breve, potremmo vivere in maniera più "smart".
Medici a distanza
Ma come può questa idea diventare realtà? Già da ora IoT sta mantenendo molte delle promesse fatte. Un esempio di uso comune è il termostato intelligente, un dispositivo semplice ma altamente connesso che contribuisce al controllo dei consumi energetici. Monitorando i modelli di utilizzo e comprendendo come gli abitanti della casa occupano generalmente le varie stanze, questi dispositivi sono in grado di ottimizzare il riscaldamento della casa senza o quasi l'intervento umano.
Tuttavia questa è solo la punta dell'iceberg del vivere smart e sono molte altre le aree che stanno per essere rivoluzionate dalle tecnologie e servizi IoT. Il settore sanitario, ad esempio, è un'area in cui la connettività è notevolmente in aumento. La maggior parte di noi già conosce i nuovi monitor per il fitness che funzionano grazie ad Internet. Oggi però, praticamente qualsiasi oggetto, dai monitor per il controllo della pressione sanguigna ai pacemaker cardiaci, può essere collegato alla rete sanitaria, in modo tale che i pazienti possano essere monitorati a distanza. La gestione remota di questi dispositivi risulta spesso più semplice ed economica rispetto alla stessa operazione svolta in ospedali o cliniche vere e proprie; inoltre, essa offre al paziente vantaggi che sono difficilmente garantiti dai modelli tradizionali.
Gli anziani, ad esempio, possono conservare la loro autonomia più a lungo se sono i dispositivi connessi a monitorarne le condizioni fisiche piuttosto che i medici o gli infermieri (che sono anche più costosi e molto meno praticabili). Gli utilizzatori di bastoni da passeggio connessi possono avvisare il personale medico premendo un pulsante di SOS nel caso di una caduta ; i dispositivi indossabili, come ad esempio fasce da polso o monitor di controllo, ricordano al paziente di assumere i farmaci puntualmente. Inoltre, con le pompe di infusione controllate, i medici possono somministrare un farmaco direttamente e regolare il dosaggio a seconda dei dati ricevuti direttamente dal dispositivo.
IoT in superstrada
Applicazioni come quelle sopradescritte iniziano a dimostrare il potenziale reale dell'IoT per fare sì che la qualità della nostra vita migliori. Oggi però, la maggior parte di questi esempi rimangono casi isolati: si tratta di applicazioni individuali non ancora bene integrate in un contesto più ampio. Il valore reale dell'Internet of Things inizierà ad emergere quando tutto sarà connesso, e non solo come endpoint, ma in quanto parte di una vera e propria rete. In altre parole, quando ogni oggetto sarà letteralmente connesso a tutti gli altri.
Da lungo tempo famosa per l'innovazione tecnica che la contraddistingue, non c'è da meravigliarsi che l'industria automobilistica sia alla guida di quelli che saranno i prossimi passi dell'evoluzione dell'IoT. Tutti i principali produttori automobilistici dotano le loro vetture di funzionalità di connessione basate su Internet. Gartner afferma che entro il 2020 i veicoli connessi che circoleranno per le strade saranno 250 milioni .
Il loro livello di connessione esatto è stato spiegato da diversi produttori in occasione del Mobile World Congress di quest'anno, svoltosi a Barcellona. Seat, ad esempio, ha presentato una serie di tecnologie che permetteranno alle proprie automobili di svolgere pressochè tutto, dal riservare e pagare un parcheggio fino ad attivare automaticamente il riscaldamento domestico o altri elettrodomestici quando esse si trovano entro una determinata distanza dalla casa del conducente .
Nel frattempo i del Cyber Tyre di Pirelli sono condivisi con un sistema telematico che genera informazioni in tempo reale su consumo di carburante, velocità, comportamento di guida, traffico e meteo. Ciò aiuta i fleet manager a prendere decisioni importanti per migliorare la sicurezza, il funzionamento e il risparmio economico dei loro veicoli, sulla base di manutenzione migliore, consumo di carburante e scelta degli pneumatici.
Vi sono ancora numerosi ostacoli da superare prima che l'idea di un mondo realmente connesso diventi realtà. I numerosi standard di connettività, ad esempio, rendono difficile la comunicazione tra i dispositivi di diversi produttori ed esistono inoltre problemi relativi alla sicurezza e alla vulnerabilità alle operazioni di hackeraggio. Nonostante ciò le tecnologie principali sono definite e la crescita dell'IoT sembra irrefrenabile. In qualsiasi modo ci arriveremo, siamo destinati a migliorare la qualità della nostra vita nel mondo connesso del futuro: Per parafrasare il famoso slogan di DuPont del 1935, cose più intelligenti per una vita più intelligente… con la connettività.