Strategia di lungo periodo sul clima, impegno sulla salute e sicurezza e gestione responsabile della catena di fornitura. E, ancora, impegno sull'economia circolare, approvvigionamento di materie prime sempre più sostenibili, tecnologia e innovazione al servizio della sostenibilità. Sono questi i principali fattori che hanno portato alla conferma di Pirelli, anche nel 2021, nella categoria “Gold Class” nell'ambito del Sustainability Yearbook 2021 pubblicato da S&P Global.
Pirelli è stata l'unica del settore “Auto Components” a livello mondiale ad aver ottenuto l'oro, con il riconoscimento "Gold Class Distinction", nella classifica che viene realizzata annualmente sulla base dei risultati del SAM Corporate Sustainabilty Assessment per gli indici Dow Jones Sustainability di S&P Global. Nel 2020 Pirelli era stata confermata leader mondiale di settore con un punteggio complessivo di 84 punti contro una media del settore di 35 punti.
Il Report condotto da S&P Global quest'anno ha esaminato oltre 7.000 aziende appartenenti a oltre 60 diverse categorie industriali. Una mole di oltre 200 mila documenti esaminati che trae un'importante e incoraggiante conclusione: le aziende che individuano la sostenibilità tra gli asset fondamentali per la strategia aziendale sono sempre di più (l'anno scorso l'assesment era avvenuto su 4.700 aziende con un incremento di quasi il 50% in un solo anno).
“La conferma di Pirelli nella Gold Class del Sustainability Yearbook 2021 - ha commentato il Vicepresidente esecutivo e Ceo, Marco Tronchetti Provera - testimonia la centralità della sostenibilità nella nostra strategia aziendale e la capacità di Pirelli di integrare un approccio responsabile in tutte le attività di business per creare valore per gli Stakeholder”.
Il riconoscimento da parte di S&P Global conferma il costante impegno di Pirelli per un futuro sostenibile, dove l'azienda già vanta – oltre alla leadership di settore negli indici Dow Jones World e Europe – un top rating nella Climate A list stilata da CDP per la gestione dei cambiamenti climatici oltre alla la validazione dei target sulla riduzione delle emissioni di CO2 da parte di Science Based Targets Initiative (SBTi), sulla strada per giungere ad una carbon neutrality entro il 2030.