Il ricercatore Riccardo Tebano ricorda di avere rappresentato Pirelli in un progetto del 2007 presso la University of California, Berkeley, finalizzato a migliorare la gestione del traffico nelle smart cities del futuro. Provenendo da un'azienda che produce pneumatici, Tebano si sentiva un leggermente spaesato in un ambiente di specialisti delle “smart cities”. In realtà questo fattore ha giocato a suo favore.
“Per noi il campo era totalmente nuovo, perciò abbiamo iniziato da zero" spiega Tebano, una laurea in fisica con dottorato di ricerca in scienza dei materiali, oltre a una recente laurea in psicologia. “E abbiamo avuto idee veramente buone.”
In quell'occasione, , Pirelli ha giocato un “rivoluzionario”. L'idea, infatti, era quella di realizzare un sistema di piccoli sensori sotterraneiin grado di analizzare il traffico in superficie sulla base della velocità e del tipo di veicolo. In altre parole, il sistema, primo del suo genere, era in grado di “capire” se il veicolo soprastante fosse un'auto o una bicicletta, informazione fondamentale in caso di traffico molto intenso. L'azienda detiene ora una serie di brevetti per tale sistema e, anche se la tecnologia è progredita e oggi utilizza i dati dei telefoni cellulari per eseguire queste analisi. Pirelli si è inoltre adoperata, in questi ultimi anni, per concentrarsi esclusivamente sull'innovazione relativa ai pneumatici.
Pensiero rivoluzionario
La lezione non è passata inosservata agli occhi di Marco Spinetto, direttore dell'innovazione strategica di Pirelli. Le idee realmente innovative non si originano tanto da sistemi ben organizzati, quanto dal disordine e dall'entropia. Spinetto è alla ricerca di modalità per promuovere l'innovazione rivoluzionaria all'interno di Pirelli, in particolare grazie alla Sala Futura.
Questo è il nome di un nuovo spazio allestito in due ex sale riunioni del 4° piano, in uno dei palazzi del quartier generale della Bicocca. Questo spazio è stato progettato come un luogo dove i dipendenti di diverse funzioni possono incontrarsi per dare vita a nuovi pensieri, a nuova linfa creativa. Uno spazio che vedrà affiancate persone provenienti, ad esempio, dalla logistica, dall'ufficio marketing e dall'assistenza clienti a ricercatori ed esperti del controllo della qualità, facendo in modo che ciascuno si senta un importante contributore del processo.
“Vogliamo andare oltre le normali attività giornaliere e ripensare a ciò che facciamo” spiega Spinetto, che ha studiato ingegneria nucleare con specializzazione in elettronica ed è in Pirelli dal 1988. “La struttura del mercato è molto complessa e, ad esempio, potrebbe pesino essere messa in discussione. Esistono procedure giornaliere nella modalità con cui ci interfacciamo con i clienti per i primi equipaggiamenti o per l'aftermarket. Guardiamo al futuro per cercare idee diverse da applicare poi in azienda.”
Creare uno spazio
La Sala Futura crea fermento in un'azienda più avvezza a processi industriali e a un'importante attività di ricerca e sviluppo piuttosto che alla veloce e caotica generazione di idee, tipica dei protagonisti della Silicon Valley, come Google e Facebook. Un gruppo di lavoro di otto persone, provenienti da diverse divisioni aziendali, è stato incaricato di ideare e progettare questo nuovo spazio dedicato all'innovazione. Ed è uno di questi otto ad aver avuto l'idea del nome “Futura”, ispirandosi alla famosa canzone di Lucio Dalla, dove vengono condivise le sue speranze e i suoi sogni per il futuro.
Il gruppo ha inoltre creato delle frasi che danno a ognuno l'idea di come lo spazio dovrebbe essere utilizzato. Queste "regole" sono affisse alle pareti. Giuliana Rinaldi di Project Portfolio Management ne prende una come esempio per spiegare. Una delle frasi recita: “Questa non è una sala riunioni: siete sempre i benvenuti”, sottolineando il concetto che le persone si devono sentire libere di farvi un salto ed entrare, anche se non partecipano ufficialmente ad alcuna riunione. Un'altra frase è questa: “Sentitevi liberi di ascoltare e di esprimere la vostra opinione”. “Non troviamo soluzioni, ma nuove domande”.
All'interno della Sala si trova un'area per una vera e propria attività di brainstorming, con una grande parete con schermi televisivi da un lato e una lavagna cancellabile con touch screen dall'altro. Il tavolo da riunione si può dividere in singole scrivanie per l'attività di gruppi più piccoli. Vi è poi uno spazio con sedie bean-bag e lavagne mobili per pensare in maniera libera e un'area relax con cucina, calcio balilla e una biblioteca. Un'agenzia che si occupa di design ha fornito poi consulenza relativa alla configurazione e ai messaggi che tale luogo doveva evocare, con pavimenti che vanno dal colore viola all'arancio e numerose piante.
Da una porta si accede infine alla Materioteca®, dove le persone sono incoraggiate a prelevare nuovi materiali, a creare cose e provarle, oltre che a utilizzare le stampanti e gli strumenti 3D.
Costruire sinergie
Il primo progetto strutturato nella Sala Futura coinvolge 30 persone alle quali la direzione Pirelli ha proposto una specifica sfida aziendale. Nel giro di sei mesi essi dovranno sviluppare dei piani in risposta al progetto/sfida e creare studi di fattibilità per le loro idee. In seguito queste saranno presentate a un comitato direttivo che deciderà quale idea adottare e, si auspica, portare sul mercato. Per lo sviluppo del programma è stato necessario un anno di tempo, con la collaborazione di consulenti esterni guidati da Monica Silvi dell' R&D Product Academy, insieme alla divisione delle risorse umane.
Tuttavia la Sala Futura è aperta anche ad altri tipi di prenotazione, per un massimo di mezza giornata per volta, e nelle sue prime settimane ha già registrato il tutto esaurito. Un modello dello spazio in scala ridotta, completo di piante e calcio balilla, ha contribuito a generare interesse dal momento in cui è stato esposto nell'area della reception dell'edificio. Si sta inoltre programmando di invitare relatori provenienti da aziende start-up che operano nel settore automobilistico, ma non solo.
“Si tratta di uno spazio totalmente nuovo che non è mai esistito in Pirelli” spiega Alberto Bordini dell'ufficio stampa corporate, che ha fatto parte del team di sviluppo interdipartimentale di Futura. “Ognuno di noi ha intrapreso un percorso di studi differente e ha background diversi, ma, lavorando nella stessa azienda e condividendo gli stessi obiettivi, abbiamo la possibilità di creare sinergia puntando sulle nostre diverse competenze personali e professionali.