Alla sua quarta edizione, l’Image Competition Project ha visto la partecipazione di sei squadre provenienti da El Karnak, Abu Sinbil, El Salam, El Hazira, El Mesiry ed El Waqqad che hanno presentato altrettanti progetti innovativi realizzati tra il 1° novembre 2016 e il 1° gennaio 2017 impiegando un budget limitato e materiali di recupero.
Ampio spazio è stato lasciato alla creatività, all’intraprendenza e all’improvvisazione. Una commissione di 10 giurati, scelti tra il personale Pirelli e gli abitanti dei villaggi che non hanno partecipato al progetto, ha valutato il lavoro svolto attraverso fotografie del prima e dopo, visite in-loco e interviste alla popolazione . La valutazione è stata fatta secondo 9 criteri precisi: innovazione, utilizzo efficiente dei materiali di recupero, coinvolgimento della comunità, grado di risoluzione dei problemi, numero di beneficiari, valutazione del progetto da parte dei fruitori, qualità, numero e dimensione dei progetti, sicurezza.
Il risultato finale è stato straordinario. I tre migliori progetti – quelli di El Salam, El Waqqad ed El Kamak – sono stati premiati in una cerimonia tenutasi il 15 febbraio ad Alessandria.
Il car sharing è noto da quando gentili automobilisti hanno iniziato ad assecondare la semplice richiesta di speranzosi autostoppisti che scarabocchiavano il nome della loro destinazione, spesso con errori ortografici, su cartelli improvvisati.
Oggi il car sharing è molto differente. Non si tratta più del concetto che chi dispone di maggiori mezzi aiuta i meno abbienti; si tratta piuttosto di intere comunità, dalle case automobilistiche alle amministrazioni locali, che si accordano e organizzano per condividere flotte di automobili perfettamente efficienti. Oltre ad essere un grande business. Secondo Navigant Research i ricavi globali derivanti dai servizi di car sharing ammonteranno a 34,6 miliardi di dollari (circa 32 miliardi di Euro) da oggi al 2024.
Il motivo di tale impennata è di facile comprensione. Condividere l’automobile significa condividere anche i costi di proprietà, compresi il prezzo di acquisto, il bollo, l’assicurazione, la revisione, i parcheggi e la manutenzione. Il risparmio sulle spese generali significa, ovviamente, che ci si può permettere momenti di puro “lusso automobilistico”. Girare per negozi a bordo di un’auto Prestige? Un’auto cabrio gommata Pirelli?
Alla Biblioteca Archimede di Settimo Torinese l’esposizione che ripercorre gli oltre 140 anni di Pirelli, tra le presenze industriali più importanti del comune piemontese
Dal 18 gennaio al primo maggio 2017, la Biblioteca Archimede di Settimo Torinese ospita la mostra “Pirelli in cento immagini. La bellezza, l’innovazione, la produzione”. Un percorso espositivo che, attraverso foto e illustrazioni, racconta gli oltre 140 anni di Pirelli: dalla fabbrica alle sue persone, dalla ricerca e la tecnologia alla nascita dei prodotti, dal rapporto con l’arte alle forme più innovative di comunicazione, dal mondo delle corse al celebre Calendario. Fino alla presentazione al pubblico della prima delle immagini, destinate alla realizzazione di un futuro progetto, che Peter Lindbergh – autore del Calendario Pirelli 2017 – ha scattato all’interno del Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese.
L’esposizione – curata dalla Fondazione Pirelli, dal cui Archivio Storico sono tratti i materiali esposti – è promossa e organizzata dal Comune di Settimo Torinese con il contributo di Pirelli e della Fondazione ECM (Esperienze di Cultura Metropolitana) e ha ricevuto il patrocinio della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino. Alla sua presentazione hanno preso parte il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, il Sindaco di Settimo Torinese, Fabrizio Puppo, il Vicepresidente Esecutivo e Ceo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, il presidente della Fondazione ECM, Aldo Corgiat, e il Consigliere Delegato e Direttore della Fondazione Pirelli, Antonio Calabrò.
“Abbiamo il privilegio di poter offrire a chi verrà alla Biblioteca Archimede - ha affermato ilsindaco di Settimo Torinese Fabrizio Puppo – la possibilità di vedere una mostra unica, un percorso attraverso foto e illustrazioni per raccontare gli oltre 140 anni di storia di Pirelli che, almeno in parte, è anche la storia della nostra città e dei molti lavoratori, cittadini di Settimo Torinese e dei comuni vicini, che in questa azienda hanno lavorato contribuendo a farla crescere. Lavoro, cultura e innovazione sono le tre parole chiave che legano in modo stretto il percorso di Pirelli e quello del nostro Comune che trovano proprio nella mostra ‘Pirelli in cento immagini’ il miglior racconto possibile”.
“Pirelli – ha dichiarato il Vice Presidente Esecutivo e CEO di Pirelli, Marco Tronchetti Provera- ha da sempre tra i propri valori più forti la passione per l’innovazione e per la qualità dei prodotti, l’attenzione per le persone e il dialogo con le comunità dei luoghi in cui si trovano i suoi stabilimenti, in Italia e nel mondo. La mostra di Settimo Torinese, luogo del nostro Polo Industriale più innovativo, ne è testimonianza. L’impegno del Comune di Settimo e della Regione Piemonte, con cui dialoghiamo proficuamente da anni, è un’importante sollecitazione a continuare a lavorare tenendo insieme radicamento territoriale e sguardo internazionale”.
“Siamo orgogliosi di poter ospitare la splendida mostra ‘Pirelli in cento immagini” – ha aggiunto il Presidente di Fondazione ECM, Aldo Corgiat – che si inserisce in un quadro di stretta e proficua collaborazione in ambito culturale e non solo, tra la città di Settimo, la Fondazione ECM e Pirelli, che ha portato alla realizzazione di grandi progetti e iniziative come gli spettacoli teatrali di Marco Paolini e Moni Ovadia in occasione dei 50 anni di Settimo città, la mostra WORKERS, i concerti in fabbrica organizzati nell’ambito della rassegna MITO, il Festival dell’Innovazione e della Scienza di cui Pirelli è Main Sponsor, la biblioteca nata dentro lo stabilimento di Settimo Torinese in collaborazione con la Biblioteca Archimede”.
La mostra “Pirelli in cento immagini. La bellezza, l’innovazione, la produzione” testimonia ancora una volta il ruolo attribuito da Settimo Torinese alla cultura come motore di sviluppo, di coesione sociale e di integrazione, oltre a ribadire il legame esistente tra i luoghi della cultura e i luoghi del lavoro. Per Pirelli, in particolare, l’esposizione segue le iniziative già organizzate o sostenute sul territorio di Settimo dall’azienda e dalla Fondazione Pirelli, costituita nel 2009 per promuovere e diffondere la conoscenza del patrimonio culturale, storico e documentale del gruppo. Ne sono stati esempio i tre concerti in fabbrica – nel 2010, nel 2011 e nel 2014 – organizzati al Polo nell’ambito del Festival MITO di cui Pirelli è sostenitore dal 2007 o, ancora, il supporto che ormai da anni viene dato da Pirelli al Festival dell’Innovazione e della Scienza di Settimo Torinese.
Il percorso espositivo
La mostra si sviluppa attraverso 6 sezioni. “Una P lunga oltre 140 anni” percorre la storia aziendale con le immagini delle sue fabbriche e dei suoi prodotti: dal primo stabilimento alla periferia di Milano alle prime esposizioni internazionali, dai cataloghi illustrati alle copertine della rivista “Pirelli”; “La fabbrica degli artisti” presenta alcune delle innumerevoli occasioni in cui pittori e fotografi affermati hanno usato la propria arte per raccontare il mondo delle fabbriche e della produzione; “Si va che è un incanto” documenta le sfide che quotidianamente, fin dal 1907, Pirelli affronta nel mondo delle corse; “Una Musa tra le ruote” ricostruisce il rapporto tra Pirelli e il mondo dell’arte, che risale fin agli inizi della sua storia, dalle prime campagne pubblicitarie d’artista alle illustrazioni; “Elogio della Bellezza” è un racconto delle icone femminili che accompagna il visitatore all’ultima sezione dedicata a “IlCalendario Pirelli 1964-2017”, con i più grandi nomi del mondo della fotografia.
Ultimo tra questi, il grande maestro tedesco Peter Lindbergh, che proprio a Settimo, nell’ambito del progetto che ha portato alla creazione del Calendario Pirelli 2017, ha realizzato una serie di scatti all’interno della fabbrica così suggestivi e potenti da essere stati destinati alla realizzazione di un progetto autonomo sul mondo della fabbrica di cui la mostra presenta al pubblico la prima immagine in anteprima.
Il polo industriale Pirelli di Settimo Torinese
La presenza di Pirelli a Settimo Torinese risale agli inizi degli anni Cinquanta. Nel 1984 si è aggiunto al primo stabilimento l’attuale sito industriale, acquisito dalla Ceat e oggetto di importanti investimenti nei due anni successivi. Il nuovo Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese, la cui idea progettuale è stata avviata nel 2007, sorge dall’integrazione in un’unica area dei due stabilimenti Pirelli già presenti nel territorio del Comune: i lavori per la sua realizzazione sono iniziati nel giugno 2009 e la sua produzione ha avuto inizio a maggio dell’anno successivo.
Il Polo, che è nato anche grazie alla proficua collaborazione con le istituzioni locali e con il Politecnico di Torino sul fronte della ricerca e dell’innovazione, costituisce lo stabilimento tecnologicamente più avanzato ed efficiente del gruppo Pirelli nel mondo, in termini di innovazione di prodotto, di processi produttivi e di qualità dell’ambiente di lavoro. A un architetto di fama mondiale come Renzo Piano è stato affidato il progetto della “spina”, il corpo centrale che ospita sia i laboratori di Ricerca e Sviluppo sia molti dei servizi per i lavoratori e che è pertanto diventato il naturale elemento di supporto alla produzione, ma anche di aggregazione e di socializzazione dei dipendenti.
È stato inoltre lo stesso Renzo Piano a progettare le opere paesaggistiche che immergono la fabbrica tra 500 alberi di ciliegi, oltre che le opere di viabilità interna e di illuminazione. Con un investimento iniziale pari a 150 milioni, poi cresciuto a oltre 300 milioni di euro anche a seguito della totale focalizzazione dello stabilimento sui pneumatici car del segmento Premium e Prestige, il Polo di Settimo opera con le più moderne tecnologie frutto della ricerca Pirelli, tra cui l’evoluzione del sistema robotizzato per la produzione di pneumatici (Next Mirs), il nuovo sistema per la produzione delle mescole (PTSM) e l’ultimo nato (PNCS-Pirelli Noise Cancelling System), un sistema che consente di assorbire il rumore e di non trasmetterlo all’interno del veicolo.
La produzione del Polo, concentrata su pneumatici a ridotto impatto ambientale, High-Performance e Ultra High-Performance, ammonta oggi a oltre 4 milioni di pezzi. Parte degli investimenti sono stati destinati alla formazione delle oltre 1.200 persone – per oltre 221 mila ore complessive pari a 25 giorni procapite nel periodo 2009-2015 – che operano nel Polo, con focus su competenze e attitudini allineate all’eccellenza tecnologica.
A latere delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia organizzate dalla città di Torino, il Polo di Settimo è stato visitato il 19 marzo del 2011 dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
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PIRELLI IN CENTO IMMAGINI. LA BELLEZZA, L’INNOVAZIONE, LA PRODUZIONE
Settimo Torinese, Biblioteca Archimede Piazza Campidoglio 50 18 gennaio 2017 – 1 maggio 2017