Per la consegna del premio, lo scorso 22 aprile, il top management di Chery Jaguar Land Rover ha fatto visita allo stabilimento Pirelli di Yanzhou. In primo equipaggiamento, le auto prodotte da Chery Jaguar Land Rover in Cina sono gommate al 100% Pirelli.
Per il 2020, il premio che Chery Jaguar Land Rover assegna ogni anno al fornitore d’eccellenza va a Pirelli, che si afferma sui quattrocento fornitori candidati. Si tratta di un riconoscimento che celebra la piena collaborazione fra Pirelli e la casa automobilistica, a partire dall’attività di ricerca e sviluppo congiunta.
“Dalla fase della ricerca e sviluppo alla consegna finale, la collaborazione con Pirelli va sempre liscia”, ha commentato QU Guofeng, Purchasing Vice President di Chery Jaguar Land Rover. “L’impegno di Pirelli nello sviluppo tecnologico e l’esplorazione continua nel mercato di fascia alta sono in sintonia con la filosofia di Chery Jaguar Land Rover, e credo che da questa collaborazione fra le due aziende arriveranno prodotti di qualità sempre migliore”.
“Sono onorato di ricevere il premio 2020 Excellent Supplier da Chery Jaguar Land Rover, che è un riconoscimento ai processi di produzione e alla qualità del prodotto di Pirelli e alla collaborazione fra le due aziende”, ha commentato Giuliano Menassi, CEO di Pirelli Asia Pacific. “Dall’ingresso in Cina nel 2005, Pirelli ha dato molta importanza al rinnovamento continuo degli impianti produttivi, e oggi la fabbrica di Yanzhou plant è uno degli stabilimenti più avanzati del mondo, con focus sulla produzione di pneumatici ad alte prestazioni”
In primo equipaggiamento, le auto prodotte da Chery Jaguar Land Rover in Cina sono gommate al 100% Pirelli. Fra tutti, i modelli Jaguar E-PACE e XFL calzano P Zero™, così come Land Rover Discovery e Range Rover Evoque Scorpion™ Zero All Season.
Foto: La cerimonia di consegna del premio “2020 Excellent Supplier” di Chery Jaguar Land Rover il 22 aprile nella fabbrica Pirelli di Yanzhou. In centro, QU Guofeng, Purchasing Vice President di Chery Jaguar Land Rover (a sinistra) e Giuliano Menassi, CEO of Pirelli Asia Pacific (a destra).
- In crescita nell’esercizio 2016 tutti i principali indicatori economici
- Ulteriore rafforzamento sul Premium: volumi in crescita del 14,2% e ricavi pari al 64,0% del business Consumer (61,5% nel 2015)
- Miglioramento del price/mix: +5,0% grazie soprattutto al mix di vendita
- Progressivo miglioramento dei volumi, in crescita del 2,1% (+5,1% nel quarto trimestre)
- Efficienze per 90,5 milioni di euro: raggiunto il 79% del target quadriennale 2014-2017 di 350 milioni di euro
- Crescita della redditività, con un margine Ebit Adjusted complessivo pari al 14,8% (14,4% nel corrispondente periodo 2015 a parità di perimetro). Redditività record per il business Consumer con un Ebit margin adjusted del 16,8% sull’anno (16,2% nel corrispondente periodo 2015 a parità di perimetro)
- Significativo miglioramento della posizione finanziaria netta
- Aumento della redditività in Europa. Apac e Nafta le aree a maggiore profittabilità
- Investimenti in Ricerca e Sviluppo per 228,1 milioni di euro, pari a circa il 4% dei ricavi totali (6% di quelli del segmento Premium)
- Prosegue il processo di trasformazione di Pirelli
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Per effetto dell’acquisizione da parte di Marco Polo Industrial Holding S.p.a. di Pirelli e della successiva fusione per incorporazione di Marco Polo Industrial Holding S.p.A. in Pirelli, a seguito della Purchase Price Allocation (PPA) condotta sulla base di quanto stabilito dai principi contabili di riferimento, sono stati iscritti a conto economico maggiori ammortamenti riferibili principalmente a immobilizzazioni immateriali identificate nell’ambito di tale operazione. La voce a conto economico “EBIT adjusted” esclude – oltre agli oneri non ricorrenti e di ristrutturazione - anche gli ammortamenti riferibili ad asset intangibili identificati in sede di PPA.
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Milano, 31 marzo 2017 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. S.p.A., ha esaminato e approvato i risultati del gruppo al 31 dicembre 2016. I risultati dell’esercizio 2016 evidenziano una crescita dei principali indicatori economici.
I ricavi sono stati pari a 6.058,4 milioni di euro, con una crescita organica del 7% a livello annuo (a parità di perimetro e al netto dell’effetto cambi, negativi per il 5,4%) e dell’8,7% nel corso del quarto trimestre. Il trend dei ricavi ha beneficiato della forte crescita – sia nel business Consumer sia Industrial - della componente price/mix (+5,0%) in particolare grazie al miglioramento del mix di vendita nonché per gli aumenti di prezzo nei mercati emergenti.
Positivo l’andamento dei volumi (+2,1% nel 2016, +5,1% nel quarto trimestre) grazie al business Consumer (+3,5% nel corso dell’anno, +4,8% nel quarto trimestre). L’andamento dei volumi Industrial, negativo a livello annuo (-3,8%) a causa della debolezza del mercato in Sud America, ha registrato nel quarto trimestre un progresso del 6,5% grazie alla ripresa del business nella region soprattutto nel canale Ricambi.
In miglioramento il Premium con una crescita dei volumi pari al 14,2%, superiore al trend del mercato Premium globale (+9,4%). La crescita organica dei ricavi del segmento è stata del 12,3% a 3.244,6 milioni di euro, con un’incidenza complessiva sui ricavi Consumer pari al 64% dal 61,5% del corrispondente periodo 2015 a pari perimetro.
L’Ebit Adjusted (risultato operativo ante oneri non ricorrenti, di ristrutturazione e ammortamenti di asset intangibili identificati in sede di PPA)è pari a 896,6 milioni di euro (860,5 milioni nel 2015 a parità di perimetro), con un margine Ebit Adjusted in crescita al 14,8% rispetto al 14,4% del 2015 a pari perimetro.
Il miglioramento della redditività è riconducibile alle leve interne quali la crescita dei volumi, il price/mix e alle efficienze realizzate per contrastare la volatilità dei cambi, l’aumento del costo delle materie prime e l’inflazione nei mercati emergenti. Le efficienze sono state pari a 90,5 milioni di euro, portando a 277,3 milioni di euro le efficienze conseguite dal 2014, pari al 79% del target quadriennale 2014-2017 di 350 milioni.
Il risultato operativo (Ebit) è stato pari a 724,2 milioni di euro (rispetto ai 786,1 milioni del corrispondente periodo 2015 a parità di perimetro) e riflette principalmente 66,6 milioni di oneri non ricorrenti e di ristrutturazione dovuti ai processi di razionalizzazione e ai costi relativi alle attività di riorganizzazione del segmento Industrial e 105,8 milioni di euro relativi agli ammortamenti di asset intangibili derivanti dall’acquisto degli asset Pirelli da parte di Marco Polo.
Il risultato netto totale è stato pari a 147,6 milioni di euro rispetto ai -383,5 milioni del 2015. Tale dato includeva una perdita di 559,5 milioni per il deconsolidamento del Venezuela e un impatto negativo di 14,6 milioni di euro derivante dalle attività operative cessate. Il risultato da partecipazioni è negativo per 20 milioni di euro (-41,4 milioni di euro nel corrispondente periodo 2015).
Il flusso netto della gestione operativa è risultato in netto miglioramento, passando dai 701,4 milioni del 2015 a 882,7 milioni di euro nell’esercizio 2016, grazie alla gestione del capitale circolante, e dopo aver sostenuto investimenti per 372,2 milioni di euro (391,4 milioni nel 2015), destinati principalmente all’incremento della capacità Premium in Europa, Nafta e Cina, oltre che al miglioramento del mix.
Il flusso netto di cassa totale – prima dei dividendi e degli effetti derivanti dalla fusione con Marco Polo Industrial Holding e dalla riorganizzazione delle attività industrial – è stato positivo per 383,1 milioni di euro (192,1 milioni di euro del 2015) e include circa 200 milioni di euro di incasso derivante dalla vendita di alcune partecipazioni (principalmente la cessione dell’investimento detenuto da Eurostazioni S.p.A. in Grandi Stazioni Retail) e asset immobiliari.
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2016 è risultata negativa per 4.912,8 milioni di euro, in miglioramento di 418,2 milioni rispetto ai 5.331,0 milioni di euro a fine 2015. Il positivo andamento è riconducibile principalmente all’elevata generazione di cassa, oltre che all’incasso di 266 milioni di euro derivante dall’ingresso, con una quota del 38%, del fondo cinese Cinda nel capitale di Pirelli Industrial nell’ambito del progetto di riorganizzazione del business industrial.
Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo sono stati pari a 228,1 milioni di euro, pari a circa il 4% delle vendite complessive, di cui 191,0 milioni di euro per attività legata ai prodotti Premium (circa il 6% delle vendite del segmento).
A livello geografico, l’Apac ha registrato, insieme al Nafta, la redditività più elevata fra tutte le macroaree, mantenendosi a livelli twenties. In miglioramento l’andamento dei ricavi (+12,1% la crescita organica nel 2016 e +25,4% nel quarto trimestre) che includono le vendite di Jiaozou Aeolus Tyre dal 1° ottobre 2016. A parità di perimetro la crescita è stata pari al 9% a livello annuo e al 17,9% nel quarto trimestre, grazie al positivo andamento del business Consumer e al rafforzamento del canale Primo Equipaggiamento grazie a nuove omologazioni con brand europei e locali.
Il Nafta ha registrato un margine Ebit a livelli twenties, stabile rispetto al 2015, con una crescita organica dei ricavi del 12,0% nel 2016 (+18,6% nel quarto trimestre) grazie al buon andamento del Premium e del SuperPremium.
In miglioramento la redditività in Europa, a livelli mid-teens, grazie alla crescita del 10,0% dei ricavi Premium, sostenuta dal buon andamento delle vendite sia nel Primo Equipaggiamento sia sul canale Ricambi. I ricavi organici sono cresciuti del 5,1%.
Il Meai ha registrato una redditività stabile a livelli high-teens, con ricavi in crescita organica del 7,2%.
In riduzione la redditività in Sud America (mid single-digit) per effetto principalmente dell’andamento del business Industrial che sconta la debolezza del mercato, mentre la redditività nel segmento Consumer si conferma a livelli high single-digit. Nel corso dell’anno i ricavi a livello organico hanno registrato un progresso del 6,0% (-6,6% includendo l’effetto cambi pari a -12,6%). In deciso miglioramento la performance nel quarto trimestre con una crescita dei ricavi del 12%, in particolar modo sul business industrial, con un incremento dei volumi superiore a quello di mercato.
La volatilità dei cambi e la debolezza del mercato hanno avuto un impatto negativo sui risultati in Russia (ricavi in flessione dell’1,0% al netto dei cambi) con una profittabilità a livelli break-even, in miglioramento rispetto ai primi nove mesi 2016 grazie al deciso recupero nel quarto trimestre (crescita organica dei ricavi del 9,6%, sostenuta soprattutto dal buon andamento del price/mix e da un effetto cambi pari a +6,5%).
- Ulteriore crescita per il Premium con ricavi pari al 65,1% del business Consumer
- Miglioramento del price/mix complessivo: +6% grazie ad aumenti di prezzo e migliore mix di vendita
- Efficienze per 51,3 milioni di euro (45,8 milioni nel primo semestre del 2015). Dal 2014 raggiunto il 68% del target quadriennale 2014-2017 di 350 milioni di euro
- Miglioramento della redditività, con un margine Ebit (ante oneri) al 14,5% (14,2% nel corrispondente periodo 2015 a parità di perimetro)
- Redditività del business Consumer al 16,4% (15,7% nel primo semestre 2015 a parità di perimetro)
- Business Industrial sconta la persistente debolezza del Sud America
- Aumento della redditività in Europa e Nafta. L’Apac si conferma l’area a maggiore profittabilità
- Concluso con successo il rifinanziamento del debito
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I commenti ai dati economici al 30 giugno 2016 – se non diversamente indicato – si riferiscono al confronto con i dati economici al 30 giugno 2015 del solo gruppo Pirelli a parità di perimetro.
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Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. SpA, riunitosi oggi, ha esaminato e approvato i risultati del gruppo al 30 giugno 2016. A seguire i principali elementi che hanno caratterizzato il semestre:
- Ricavi per 2.968,6 milioni di euro, con una crescita organica (a parità di perimetro e al netto dell’effetto cambi, negativi per l’8,8%) del 5,9%, grazie al forte miglioramento della componente prezzo/mix (+6,0%) per effetto degli aumenti di prezzo nei mercati emergenti, delle maggiori vendite sul canale Ricambi e del diverso mix geografico e di prodotto. L’incremento dei ricavi a livello organico è stato sostenuto dall’andamento del business Consumer (+7,4% la crescita organica) grazie alla performance del segmento Premium e ai mercati maturi, mentre il segmento Industrial (+0,4% la crescita organica) sconta la debolezza del mercato tyre in Sud America e in altri mercati emergenti. Stabili i volumi complessivi, con dinamiche differenti fra Consumer (+1,9%) e Industrial (-7,3%);
- Ulteriore rafforzamento del Premium, con una crescita dei volumi pari al 13,4% (+15% nel solo secondo trimestre e +11,7% nel primo trimestre) superiore al trend del mercato Premium globale (+9,4%). I ricavi organici del segmento sono aumentati dell’11,3% a 1.607,2 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi Consumer complessivi in crescita al 65,1% dal 61,5% del corrispondente periodo 2015 (a pari perimetro);
- Miglioramento della redditività grazie all’effetto delle leve interne quali il price/mix e alle efficienze realizzate per contrastare la volatilità dei cambi e la flessione di alcuni mercati principalmente nel business Industrial;
- Margine Ebitda ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione in miglioramento al 19,5% rispetto al 19,2% del corrispondente periodo 2015 a parità di perimetro. L’Ebitda ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione pari a 578,7 milioni (588,0 milioni nel corrispondente periodo 2015 a parità di perimetro);
- Margine Ebit ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione in crescita al 14,5% rispetto al 14,2% nel primo semestre 2015 a pari perimetro. Tale risultato beneficia, tra l’altro, del conseguimento di efficienze per 51,3 milioni di euro (45,8 milioni di euro nel primo semestre 2015). Dal 2014 sono state conseguite complessivamente efficienze per 238,1 milioni di euro, pari al 68% del target quadriennale 2014-2017 di 350 milioni. L’Ebit ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione pari a 429,1 milioni di euro (434,8 milioni nel primo semestre 2015 a parità di perimetro);
A livello geografico migliora la redditività in Europa e Nafta grazie alla forte crescita del segmento Premium. L’Apac si conferma l’area a più alta profittabilità con un Ebit Margin superiore al 20%.