Si è svolta a Venezia, dal 19 al 21 settembre, ‘The Future of Science’, la sesta edizione del ciclo annuale di conferenze rivolto alla comunità scientifica organizzato dalle Fondazioni Silvio Tronchetti Provera, Umberto Veronesi e Giorgio Cini. L’obiettivo del convegno è quello di definire il ruolo della scienza nel terzo millennio e sottolinearne l’importanza per ill miglioramento della qualità della vita.
Tema della sesta edizione, ‘Viruses: the Invisibile Enemy’. Scienziati di fama internazionale hanno raccontato come i virus si sono evoluti e come gli esseri umani hanno imparato nel tempo a debellarli. Hanno indicato come scienza e tecnologia possono affrontare le nuove minacce virali sviluppando nuovi vaccini preventivi e terapie mirate, basate sulle conoscenze più avanzate della biologia molecolare. Presenti all’evento, tra gli altri, Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli, Umberto Veronesi, Direttore Scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia, Giovanni Batoli presidente della Fondazione Giorgio Cini, il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, Ferruccio Fazio, Ministro della Salute, Luc Montagnier, Premio Nobel della medicina 2008.
La Fondazione Silvio Tronchetti Provera è nata nel 2001 per promuovere la ricerca nei settori dell’economia, delle scienze, delle tecnologie e del management e in altre aree di interesse per lo sviluppo industriale. La fondazione punta, in particolare, a promuovere la formazione di giovani talenti in queste discipline. In nove anni di attività ha favorito il rientro di giovani e brillanti ricercatori e finanziato importanti ricerche nei settori delle nanotecnologie, delle energie rinnovabili (green technologies), dell’infomobilità, della fotonica, e delle biotecnologie. La Fondazione, inoltre, opera a stretto contatto con le principali università italiane e straniere e si avvale della collaborazione di aziende come Microsoft, Pirelli, STMicroeletrics, e Value Partners e di istituzioni pubbliche quale il CNR e l’ l’ Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione.
Nel 2010 in Turchia previsti ricavi per 500 milioni di euro
in crescita di oltre il 25% rispetto al 2009
Negli ultimi 10 anni investiti nel polo di Izmit 140 milioni di euro:
nel 2011 programmati nuovi investimenti per 30 milioni di euro
Con 8 milioni di pezzi l’anno, è il più grande
stabilimento Pirelli al mondo
Nel 2011 saranno prodotti 50 mila pezzi per la F1
Pirelli, presente in Turchia dal 1960,
celebra il 50° anniversario di attività
Istanbul, 23 settembre 2010 – Pirelli ha inaugurato oggi in Turchia, nel polo industriale di Izmit, la “Fabbrica dei Campioni”, l’impianto dove il gruppo produrrà gli pneumatici destinati a tutti i Team della Formula Uno nel triennio 2011-2013. Il polo, che quest’anno festeggia il Cinquantenario di attività, ospita dal 2007 la linea produttiva per le gomme Motorsport e si appresta a diventare, in sinergia con il centro Ricerca e Sviluppo di Milano, anche il cuore delle attività Pirelli dedicate alla Formula Uno. Nello stabilimento di Izmit, che con 8 milioni di pezzi tra motorsport, auto e truck, è la fabbrica Pirelli nella quale si produce il maggior numero di pneumatici, il gruppo ha investito 140 milioni di euro negli ultimi 10 anni e investirà nel 2011 ulteriori 30 milioni di euro a sostegno della strategia di espansione in Turchia e nei vicini mercati emergenti.
L’inaugurazione della divisione per gli pneumatici F1 è avvenuta nel corso di una conferenza stampa tenutasi all’interno dello stabilimento, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, Nihat Ergün, Ministro dell’Industria e del Commercio della Turchia, Gianpaolo Scarante, Ambasciatore d’Italia in Turchia, Marco Tronchetti Provera, presidente del gruppo Pirelli, Francesco Gori, amministratore delegato di Pirelli Tyre, Andrea Pirondini, amministratore delegato di Pirelli Turchia e Metin Ar, chairman di Pirelli Turchia.
La presenza di Pirelli in Turchia
La fabbrica di Izmit, inaugurata nel 1960, produce pneumatici per i segmenti auto e industrial, oltre che Motorsport. La produzione dello stabilimento turco rifornisce i principali mercati europei (tra i quali, oltre la Turchia, l’Italia, la Germania, la Francia, la Spagna, la Grecia, la Svizzera, l’Austria e il Regno Unito) e il Medio Oriente e numerose case automobilistiche mondiali quali Mercedes, Jaguar, Fiat e Renault. Il polo, che ospita anche uno stabilimento per la produzione di cordicella metallica giunto quest’anno al venticinquesimo anno di attività, si estende su una superficie di 340 mila metri quadrati e impiega 1.800 persone.
Nel 2010, Pirelli in Turchia prevede un fatturato di oltre 500 milioni di euro, in aumento di oltre il 25% rispetto allo scorso anno, e punta a crescere ulteriormente grazie ai 30 milioni di euro di nuovi investimenti che nel 2011 si aggiungeranno ai 140 milioni di euro già investiti negli ultimi 10 anni.
La Turchia e la Formula 1
Con l’avvio della divisione dedicata alla Formula Uno, Pirelli amplia la linea produttiva di pneumatici destinati a tutte le attività sportive automobilistiche. Nel 2011, la società produrrà complessivamente 200 mila pneumatici da gara, di cui 50 mila destinati alla fornitura dei Team F1 e 70 mila circa ai campionati di Gp2 e Gp3, dei quali Pirelli è fornitore unico. La rimanente produzione è destinata alle 60 competizioni automobilistiche internazionali su strada e su pista nelle quali la Casa milanese è impegnata come fornitore esclusivo, oltre che ai più prestigiosi campionati monomarca, quali il Ferrari Challenge, il Lamborghini Super Trofeo e il Maserati Trofeo. Nel complesso, l’intera gamma Pirelli per impieghi sportivi automobilistici è composta da 200 tipologie di pneumatici racing, inclusi gli pneumatici rally.
Gli pneumatici per la F1 verranno prodotti esclusivamente nello stabilimento di Izmit sulla base delle modellistiche di simulazione, delle mescole e delle strutture messe a punto dalla Ricerca e Sviluppo Pirelli che conta oltre mille ingegneri e tecnici. La linea per la Formula Uno, che si estende su una superficie di 15 mila metri quadrati, si avvale dei macchinari più avanzati per la produzione di pneumatici sportivi.
Il polo di Izmit, in sinergia con il centro Preparazione gomme sportive Pirelli di Burton on Trent (Regno Unito), sarà anche il cuore di tutte le attività logistiche legate alla Formula Uno.
I primi test
I nuovi pneumatici PZero Formula Uno, sviluppati sulla base delle esperienze maturate dai tecnici Pirelli in tutte le competizioni automobilistiche mondiali su strada e su pista, sono stati testati con successo a partire da metà agosto in tre cicli di prove sui circuiti del Mugello, di Le Castellet (Francia) e di Jerez (Spagna) e in questi giorni sono sottoposti a nuovi test sul circuito di Monza. Nei turni di prova al Mugello e a Le Castellet sono state testate struttura e profili, al fine di garantire la massima adattabilità, continuità e omogeneità di prestazioni degli pneumatici. Sui circuiti di Jerez e Monza i test si sono concentrati principalmente sull’ottimizzazione delle mescole che saranno di sei diversi tipi per l’intera stagione: quattro “slick” per le gare su asciutto, un “rain” per le condizioni di pioggia e un intermedio in caso di pioggia leggera.
I test su pista, condotti su una Toyota TF 109 che ha preso parte alle gare della passata stagione, sono stati affidati fino alle prove sul Circuito di Jerez al pilota tedesco Nick Heidfeld. I test conclusivi sono previsti ad Abu Dhabi a metà novembre, al termine del Gran Premio.
“I test sono andati oltre le mie stesse aspettative e credo che Pirelli sia già a buon punto nello sviluppo degli pneumatici” ha dichiarato Heidfeld. “Il team Pirelli, al quale credo di aver dato qualche utile consiglio, ha imboccato sin dall’inizio la strada giusta per fornire a tutti i Team gomme affidabili e sicure in grado di garantire lo spettacolo e di far esprimere a ogni pilota il proprio stile di guida”.
Formula Uno e sostenibilità
Coerentemente con la strategia Green Performance Pirelli, finalizzata allo sviluppo di prodotti e soluzioni capaci di coniugare il massimo delle prestazioni e della sicurezza con il rispetto dell’ambiente, anche la fornitura per la Formula Uno è ispirata a criteri di sostenibilità ambientale. In particolare, al pari di tutte le gomme da gara Pirelli, anche dalle mescole dei PZero destinati al massimo campionato automobilistico sono stati eliminati gli olii altamente aromatici. Inoltre, i processi della fabbrica di Izmit sono gestiti con criteri di efficienza energetica e idrica volti al contenimento delle emissioni di sostanze dannose come l’anidride carbonica. Particolare attenzione è posta al riutilizzo degli scarti di produzione e degli pneumatici usati. Il protocollo di smaltimento prevede il riciclo delle gomme F1 usate che saranno destinate alla generazione di nuova materia prima per altri pneumatici o alla produzione di energia. L’attenzione di Pirelli per i temi della sostenibilità è testimoniato anche dalla recente conferma negli indici Dow Jones Sustainability STOXX e Dow Jones Sustainability World, dove la società è risultata, per il quarto anno consecutivo, leader mondiale nel settore “Autoparts and Tires”.
I 50 anni di Pirelli in Turchia
L’inaugurazione della divisione produttiva per la Formula Uno coincide con le celebrazioni del Cinquantesimo anniversario di attività di Pirelli Turchia che prevedono, tra l’altro, una mostra fotografica presentata ieri al Cıragan Palace di Istanbul. La collezione di immagini ripercorre la storia della presenza industriale della Società in Turchia e ne racconta l’evoluzione tecnologica. Alle celebrazioni ufficiali hanno preso parte le autorità locali e gli esponenti del mondo imprenditoriale e culturale turco, tra i quali il regista Ferzan Ozpetek e la cantante Sezen Aksu.
In occasione del ‘BMWRIDERS’ 2010 che si è tenuto agli inizi di settembre a Formigal, in Spagna, nel cuore dei Pirenei, Metzeler ha organizzato “Safety and Experience”, una tavola rotonda sul tema della sicurezza cui sono intervenuti rappresentanti del Ministero dei Trasporti spagnolo, di ANESDOR (Asociación Nacional de Empresas del Sector de Dos Ruedas) e della Guardia Civil.
Il ruolo della tecnologia, comportamenti di guida sicuri, sensibilizzare i più giovani al tema della sicurezza, sollecitare azioni concrete da parte di aziende e istituzioni, questi gli argomenti proposti da Metzeler ai giornalisti e ai motociclisti presenti all’evento.
“Safety and Experience” è una delle iniziative sulla sicurezza stradale in linea con gli obiettivi della Carta Europea per la Sicurezza Stradale (www.erscharter.eu) che ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale in Europa.